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Secondo step per la felicità
Vai a riprendere il quaderno con gli esercizi del primo step (http://golfissazione.com/vuoi-solo-essere-felice/)
Di nuovo tu, il quaderno (o i fogli: il vecchio e il nuovo, bianco) e il tavolo vuoto.
Devi essere solo e prenderti mezz’ora almeno senza interruzioni, senza telefono, senza pc.
Fai un respiro profondo ad occhi chiusi e immagina che la tua comprensione passi i confini della stanza, della città, dell’Europa per abbracciare tutto il mondo. Abbi una chiara visione del planisfero, puoi vederlo tutto, mari, terre emerse, atmosfera e tu sei lì in mezzo, aperto alla massima comprensione.
Leggi tutto quello che hai scritto la scorsa settimana. Sul nuovo foglio scrivi questa domanda:
Cosa mi manca per essere felice? Ad esempio: più amore, più rispetto, un compagno/a, un lavoro più soddisfacente, più passione, ritrovare il peso forma, più amici, giocare meglio a golf, smettere di fumare, più salute, un miglior rapporto con moglie/marito, un miglior rapporto con i figli… Non puoi scrivere che ti manca qualcosa o qualcuno che sai di non poter avere, soprattutto in amore.
A questo punto scrivi la tua frase-chiave, quella con cui ti condizionerai.
Io mi merito e sono degno di essere amato – rispettato – di trovare un compagno – di avere un lavoro che mi soddisfa – di provare passione per… – di ritrovare il peso-forma – di giocare meglio a golf – ecc ecc.
Tieni ben in evidenza questa frase perchè ti servirà da ora in poi. Dopo ti spiego come.
Adesso scrivi questa domanda, quella che ti farai ogni mattina.
Se io fossi uno che … (è amato, è rispettato, che trova un compagno, che ha un lavoro che lo soddisfa, che prova passione per la vita, che ritrova il peso forma, che gioca bene a golf, che vuole smettere di fumare, che ha un buon rapporto col partner e con i figli…..) che cosa farei?…….
Questo è un esercizio potente per capire cosa si vuole e come arrivarci. Tutte le sere, mentre ti prepari per andare a dormire, ripetiti 20 volte “IO mi merito e sono degno di….”
Tutte le mattine invece fatti una sola, semplice domanda “Se io fossi uno che….. che cosa farei?” Hai lanciato un imput potentissimo al tuo sistema nervoso per trovare una strada che ti porti in quella direzione, la direzione che gli indichi la sera con l’affermazione e la mattina con la domanda.
Per oggi basta, hai lavorato tanto. La potente domanda della mattina ha avuto effetti miracolosi su di me.
Ho ancora il “vizio” di voler controllare i compiti a mia figlia tredicenne perché vorrei che lei desse il massimo a scuola. Lei non vuole e si crea un circolo vizioso per cui io pur di risentirle la lezione le prometto mari e monti oppure la ricatto: se non ti fai risentire non giochi alla wii… Mi vergogno come una pazza a scriverlo qui! E’ pazzesco che io confessi una cosa del genere… ma lo faccio proprio perchè sono in via di guarigione, grazie all’affermazione: “Io mi merito e sono degna di avere una figlia indipendente e in gamba che non ha bisogno del mio aiuto” E la mattina, la frase ancora più potente: “Se io fossi una che non ha bisogno di controllare gli altri che cosa farei?”
Sto facendo passi da gigante perchè MI ACCORGO di quando mi entra il meccanismo del controllo e mi chiudo la bocca. Evito di chiedere a Sara (con ansia) com’è andato il compito o l’interrogazione e ho già i primi risultati, dopo solo una decina di giorni che mi sono imposta questo esercizio. Adesso Sara, da sola, mi racconta cosa le succede a scuola, mentre prima di fronte alle mie domande insistenti rispondeva a monosillabi e visibilmente seccata. Lunedì scorso mi ha chiesto PER FAVORE di risentirle geografia.
Che cosa ho fatto? Ho chiesto al mio subconscio di mostrarmi COSA FA una persona che non controlla e io (la mia parte razionale e conscia) ho agito COME SE non controllassi nessuno.
La felicità e fatta di tante cose, ha mille aspetti che non si esauriscono in due post sul blog. Però ti posso garantire che questi due esercizi funzionano per interrompere automatismi che provocano infelicità e insoddisfazione.
Adesso che hai scritto il tuo primo obiettivo (se ne hai scritti tanti è meglio che tu li raggiunga uno alla volta) metti un foglietto sul comodino di camera tua con su scritto:
MI merito e sono degno di…
Se io fossi uno che…. che cosa farei?
Aspetto i risultati fra una settimana, ti prego di commentare questo post solo dopo che tutte le sere e tutte le mattine per 7 giorni hai pronunciato queste frasi, non importa se a voce alta o mentalmente. Non costa niente e salirai il gradino più difficile verso la felicità: l’INIZIO, la prima azione che ti porta un cambiamento.
Dedicato alla tua realizzazione!