Archivio di novembre 2009

Spunti nuovi per giocare meglio

I golfisti si affannano per captare ogni segnale che possa far migliorare il loro gioco, accolgono con gioia nuovi spunti e non vedono l’ora di provarli. Più riescono a raccogliere informazioni che riguardano le regole, lo swing, il modo di colpire la palla, il putt, l’attrezzatura, più essi sentono di aver possibilità di giocare meglio.

Ecco un nuovo spunto, su consiglio di un professionista americano, che riguarda la posizione sulla palla.

Com’è il tuo setup?

Cioè, come ti posizioni sulla palla?

–        Il tuo corpo deve essere parallelo alla linea di tiro. Se non sei sicuro dell’address, metti in terra un bastone parallelo alla linea di tiro e piazzati in base ad esso. Oppure allontanati dalla palla, prendi un riferimento fra la palla e la bandiera e posizionati come se dovessi tirare proprio lì.

–        Bilancia il tuo peso sulle piante dei piedi e non sui talloni.

–        Piega leggermente le ginocchia e raddrizza la schiena

–        Tieni il peso già leggermente a destra e con gli occhi guarda la parte destra della palla: così sei pronto per ruotare bene le spalle.

Segui sempre una routine per posizionarti, se il tuo swing sarà corretto la palla andrà proprio dove vorrai tu.

“Ah! I soliti consigli!” (sento il sospiro di fastidio)

“Ma io faccio già queste cose, le so benissimo, eppure sbaglio spesso i miei colpi. Cosa me ne faccio dei consigli?”

I consigli invece sono sempre utili: una volta ne serve uno e una volta un altro. Se ci pensi, anche il maestro ti dà il consiglio che ti serve in quel momento. Prova ad usare questo spunto sul setup in campo pratica, chissà che tu non “senta” che ci voleva proprio questo buon setup per dare il meglio del tuo swing. Di sicuro un buon assetto sulla palla è già un 50% di un buon colpo… basta non dimenticarsi l’altro 50%.

Rubare non conviene

“Ho fatto cinque!”

“No, hai fatto sei: drive corto,  secondo tiro a 150 metri dal green, terzo avanti e quarto in green, due putt: 6.”

Sì, hai ragione, ho fatto 6, scusa”

“Niente, succede.” Dopo 3 buche stessa storia. “Quanto hai fatto?” chiedo, ben sapendo che ha fatto triplo bogey.

Ci pensa un pò, poi titubante dice: “Mi sembra 6…”

Mi sta mettendo alla prova, vuole sapere se davvero gli sto così addosso. A cose normali gli dico subito che ha fatto 7, ne sono sicura e non dovrei lasciargliela passare. Ma questa volta voglio fare una prova. Così chiedo: “Dimmi tu. Hai fatto 6?”

“Sì, sì, ho fatto 6. Tu mi hai contato i colpi?”

“No, ti segno 6 allora.”

Lui non sa se credermi, accetta il 6 ma è confuso. Si chiede se davvero non mi sono accorta di niente o se faccio finta.

Che succede subito dopo?

Che il destino lo punisce. Segna due x di seguito. CREDO NELLA LEGGE DI ATTRAZIONE! I suoi pensieri erano negativi e confusi, erano di questo tenore: “mi ha segnato 6, ma ho fatto 7 e forse sta sospettando, anche alla 2 mi ha beccato che ho dichiarato un colpo in meno. Però mi fa troppo comodo un punto in più visto che sto giocando male. se non se ne accorge fra qualche buca ci riprovo.”

COME PUO’ GIOCARE A GOLF, DIVERTIRSI E VINCERE UNO COSI’? E’ giusto e normale che il destino lo punisca, tutto il suo atteggiamento attira un risultato negativo.

 Quindi: stiamo pure addosso all’inizio a chi ruba, poi facciamo finta di non aver controllato quando ci riprova e lo lasciamo nell’incertezza. L’incertezza è l’antitesi del golf, i risultati parleranno da soli.