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Che tipo di golfista donna sei?

swing di golfRiesumo un vecchio articolo dove descrivo persone che conosco e dove però mancavo IO! Io sono l’ultima, la numero 6. E tu, amica golfissata, riconosci qualche amica che può assomigliare a questi 6 profili? E tu riconosci TE STESSA? Che tipo di golfista sei? Raccontamelo nei commenti!!

o1. L’ambiziosa. Da 7 a 18 di handicap, gioca bene il suo handicap e talvolta anche sotto, quindi vince parecchie gare. Ha uno swing aggressivo e lungo, supera di gran lunga molti golfisti maschi. Prende lezioni 2-3 volte al mese, gioca 3-4 giorni a settimana e si allena almeno un’ora ogni volta, sul gioco lungo e su quello corto. Anche quando non è in gara vuole emergere sugli altri e dimostrare di essere la migliore, se è in giornata “no” e gioca male diventa intrattabile. In questi momenti mette il muso e fa capire chiaramente che non vuole essere disturbata, altrimenti risponde male. Più si arrabbia e più gioca male, arriva anche a sprecare dei colpi facili sbagliandoli quasi apposta perché fatti di fretta, quasi con l’intenzione di “punire” il campo. Quando è tranquilla e gioca bene è piacevole, conosce bene le regole del gioco e aiuta volentieri i compagni. E’ corretta nel segnare il suo punteggio e quello degli altri. E’ instancabile e partecipa a tutte le gare possibili nel suo campo e fuori.

2. L’imbranata buona. Non è classificata, ha fatto solo qualche gara per cercare di prendere l’handicap, per ora non ci è riuscita. E’ un po’ impaurita, anche se ha dato l’esame delle regole in realtà chiede continuamente cosa deve fare in questa e quella circostanza. Il primo colpo dal tee della buca uno è quasi sempre un disastro e a questa buca maledetta non è ancora riuscita a segnare un punto. Quando arriva in green con un numero adeguato di colpi per fare il suo doppio bogey fa 3 putt, segnando così un solo punto. Grazie alla fortuna dei principianti qualche volta nei par 3 riesce a mettere la palla in green segnando un par o un bogey a seconda dei putt e allora esulta di felicità. I suoi approcci al green sono tutti casuali, in genere sono “toppini” o “flappe” penose e i suoi colpi dal fairway inguardabili. Davanti a un lago trema di paura e lo dichiara, così ogni palla finisce in acqua, il che le rende impossibile segnare la buca. Ogni tanto le parte un bel colpo e allora le si riaccende la speranza che la prossima volta giocherà meglio.

tirrenia !!!!!! (23)3. L’imbranata cattiva. Alla larga da quelle come lei! Gioca 36 di handicap ma non siamo sicuri che nella gara in cui ha preso l’handicap abbia segnato bene il punteggio… Quando sbaglia dà sempre la colpa al povero marito sottomesso, lo accusa di aver parlato, di aver fatto rumore o semplicemente di esistere. Bisogna stare attenti a non starle dietro mentre tira perché “le facciamo ombra” e le diamo fastidio. In gara “gufa” i compagni che giocano meglio di lei prevedendo il loro prossimo tiro, in genere dice: “Ora farai un bellissimo drive, beato te, io tiro corto e tu invece…” Oppure dice: “Scommetto che ora metti la palla in green vicino alla bandiera e poi fai un solo putt… così puoi fare 5” Non ho ancora visto uno sventurato a cui è stato fatto un tale pronostico fare un bel colpo. Quando tira devo stare attenta a non fare il minimo rumore per non farla arrabbiare… Se sbaglia è colpa MIA!!

4. La distratta menefreghista. Gioca un handicap alto, da 30 a 36, è una compagna piacevole perché ha mille argomenti da trattare durante il percorso: ricette di cucina, performances dei figli, spettacoli televisivi… Bisogna sempre ricordarle che tocca a lei tirare, il golf è l’accessorio delle sue altre svariate attività in campo. Porta con sé la merenda e la condivide con i compagni, la panchina della buca 12 è il luogo ideale per i suoi pic-nic. Non dimentica mai il barattolino “tupperware” con i pinoli per gli uccellini. Ha un ottimo fair play, tira diverse palle in acqua sempre col sorriso sulle labbra.

5. La ladra. Questa gioca un handicap variabile da 12 a 36 e forse anche sotto 12: per i ladri non conta l’handicap. Spesso ammette l’errore se smascherata, ma se si rende conto che nessuno la osserva dichiara un colpo in meno di quelli effettivamente tirati. Se tira la palla nel bosco parte a razzo per cercarla e ogni volta la trova miracolosamente messa bene. Si guarda intorno quando deve fare un tiro dal rough per aggiustare la palla col bastone e quando fa air shot dice che era una prova!

Non so in quale di queste categorie inquadrare me stessa… Forse nel numero 6. Ma temo di essere sola, di non assomigliare a NESSUNO!

a Roma-Antonella's birthday 0086. L’incostante. Questa donna gioca a golf da una vita intera, il suo handicap ha toccato il minimo di 19 per risalire fino a 23, (nel mio campo gioco 26, ma magari lo giocassi!) salendo una china che sembra inarrestabile. Le sue gare sono abbastanza penose, e per questo sempre più rare. Ha dei comportamenti fobico compulsivi come quello della paura del primo colpo col drive. Tira più lungo il ferro 5 del drive perché col drive non riesce a completare il backswing… Non tira i legni da terra,  passa dal drive al ferro 5. Gioca abbastanza bene i ferri e gli approcci per cui alla fine riesce a giocare una trentina di handicap ogni volta (e pensare che fino a pochi anni fa era costante nel giocare 22 di hcp sul suo campo). Ma ecco che talvolta entra la MOTIVAZIONE. Sì Sì Sì!!!!!!!!!!!!! La motivazione è tornare a divertirsi! Questa donna esige il divertimento in campo! Basta con le paure Ma paure DI CHE????????? Questa donna si allena come una pazza anche se ha sempre dichiarato di odiare l’allenamento e… sapete una cosa? Questa donna si sta di nuovo divertendo. Ancora non gioca al top, ma c’è stata una bella trasformazione.

Ti faccio il resoconto alla prossima gara, promesso.

Il Botto…un ebook illuminante


Crescita Personale: ebook IL BOTTO!

 

Molti di voi golfissati hanno conosciuto gli autori di questo ebook, Viviana e Leonardo.

In silenzio, piano piano, hanno catturato l’attenzione di migliaia di persone con i loro ebook illuminanti e “Il Botto” contiene perle di saggezza che scuotono le coscienze. Ci voleva questo ebook per risvegliare la mia propensione alla sobrietà! E per confermare la mia forza interiore rispetto a ciò che gli altri si aspettano da me!

Ad esempio, molti mi vorrebbero far sentire “sbagliata” perché non leggo i quotidiani e non guardo la tv. “Non sei informata!” Mi dicono.

E adesso in questo bell’ebook scopro che invece sono GIUSTA e non SBAGLIATA perché non spreco inutili energie immergendomi nelle notizie di cronaca nera o dei politici corrotti. In ogni caso, anche se non trovavo alcuna conferma del mio operato, sono già CONVINTA che andare controcorrente può essere giusto.

Come dice l’ebook, nella vita non bisogna fare rivoluzioni. (che hanno bisogno di una folla, di un partito politico, di un governo. Hanno bisogno del potere e il potere corrompe.)                                  Bisogna ribellarsi!

La ribellione è una discontinuità. Non è né riforma né rivoluzione: semplicemente, ti sconnetti da tutto ciò che è vecchio. Le vecchie religioni, le vecchie ideologie politiche, il vecchio essere umano. Ti stacchi radicalmente da tutto ciò che è vecchio, riparti da zero, inizi la vita da capo. Il rivoluzionario cerca di cambiare il vecchio; il ribelle semplicemente ne esce, come il serpente che si lascia alle spalle la vecchia pelle senza mai guardare indietro.

Ribellarsi quindi, piuttosto che fare una Rivoluzione. Perché così puoi iniziare subito – e pacificamente – a fare le tue libere scelte. A prescindere da quello che continueranno o meno a fare gli altri. Non sbraitando o puntando il dito, ma dando il buon esempio con Amore.

La cosa più bella che mi ha lasciato l’ebook, è questa domanda:

In che modo posso dare il mio personale contributo a questo malandato meraviglioso mondo?

Ho capito che in tutti i miei obiettivi, propositi, progetti, manca qualcosa. Manca una VISIONE più ampia, più universale, che ho intenzione di integrare. Aiuto agli altri – risparmio energetico – filiera corta – sobrietà è già qualcosa, ma non mi basta. Sto cercando la risposta a questa domanda!

Se vuoi acquistare IL BOTTO – che puoi rivendere a tua volta – clicca sull’immagine qui sotto:

Crescita Personale: ebook IL BOTTO!

 

Visita Risorse per crescere del mio blog per vedere l’altro ebook di Leonardo e Viviana. La maggior parte dei golfisti lo ha preso per trovare il tempo di giocare!

novità per resettarsi al golf

Ieri 19 gennaio erano circa 3 gradi, pioveva e nel campo da golf c’eravamo solo io, un amico e poche altre anime coraggiose.

ALLA FACCIA DELLA FISSAZIONE!

Ho giocato male fino alla buca 7 compresa. Quel giocare male meritato, quasi desiderato… Puro autolesionismo di golf. Le mani mi gelavano, ero felice quando tirava il mio compagno di gioco perché potevo mettermi le mani sotto le ascelle per scaldarle un pò.

Quando toccava a me tiravo a “fare alla svelta” per togliermi il pensiero. Spesso sbagliavo, ma evitavo accuratamente di utilizzare tutte le mie tecniche mentali per sbloccare il mio brutto gioco, come se volessi punirmi.

In queste condizioni mentali i buoni colpi erano praticamente impossibili.

Ho deciso di saltare le buche 8 e 9, mi sono ricoperta le mani con la manica della giacca, e ho puntato verso la club house sognando di stringere in mano la tazza di cappuccino caldo.

Dopo colazione decidiamo di continuare.

Finalmente alla buca 10 si è accesa la lampadina nella mia testa! L’interruttore è stato scaldarmi, rifocillarmi, interrompere il modulo della sofferenza fisica del gelo. Ho acceso la voglia di giocare bene.

Il fatto di non giocare le buche 8 e 9 e l’essermi fermata 15 minuti in club house ha interrotto il mio modulo negativo. Ho voluto provare l'”interruzione di modulo” quando ho aiutato il mio compagno che giocava male. Gli ho suggerito di fermarsi, gli ho offerto una caramella e gli ho detto: seguimi senza giocare fino alla buca 12, gustati la caramella e poi ricominci.

Risultato? Ha giocato 7 buche meravigliose, finendo il giro a -3 nonostante 2 x iniziali grazie a una caramella mou.

Spiegherò nel dettaglio questo sistema dell’interruttore nel mio prossimo post. Stai in campana perché prima di presentare le mie clinic del 2013 lancerò l’audio/ebook “I segreti delle Clinic Golfissati” che mi sta venendo proprio bene.

Provo spesso in campo “I segreti delle Clinic Golfissati” (quando è possibile con questo tempo orrendo) e quando funziona, come ieri con me e il mio amico, sono davvero felice!

Un dono di un amico golfista a me e te

 

Queste vignette che ti allego in fondo al post sono il regalo dell’amico Alfredo Maccolini, che segue il mio blog da 4 anni. Sono tutti bellissimi regali, e quello di oggi lo condivido con te perché sono certa che ti piacerà.

E’ così semplice!

Io a volte scrivo post simili ma moto più “parolosi” e complicati. Questo è VERO e FACILE come se dovesse leggerlo un bimbo.

Cosa dice? Dice quello che dico io: DIVERTITI. Prendi la vita con divertimento e leggerezza, ridi il più possibile ed esercitati a usare lo humor. Guarda almeno 3 film divertenti a settimana, leggi le barzellette e  allenati a raccontarle. Il buonumore guarisce, dillo ai depressi.

Tieni gli amici divertenti e prendi le distanze dai depressi. Dimmi con chi stai e ti dirò chi sei!

Ringrazio l’amico Alfredo dei suoi doni e ringrazio te che mi leggi e mi segui sul blog. Senza te che leggi non avrebbe senso che scrivessi. Quindi, al di là degli auguri scontati che lascio ai tuoi familiari e amici, ti auguro un sano divertimento e ti RINGRAZIO DI ESISTERE!

Ecco il pdf di Alfredo, lo leggerai in meno di un minuto e ti farà stare subito meglio. Clicca qui:

Ama te stesso

L’ancora di Tiger

Questo film mostra 10 bellissimi colpi del giovane Tiger. Guarda come esprime la sua gioia…

Alza il pugno destro, guarda in faccia il pubblico con un largo sorriso e una particolare gestualità del pugno destro rivolto verso l’alto, cammina veloce a grandi falcate cercando la condivisione della sua immensa gioia con qualcuno. Batte il 5 con il suo caddie, sempre con la mano destra e tiene in mano il putter con la sinistra.

Tutto questo lo fa in maniera naturale, mai studiata. Queste esultanze sono ancore sensoriali che, rievocate al momento giusto, lo riportano nello stato di entusiasmo necessario per riprodurre i suoi migliori colpi. Anche nel rugby, nel calcio, nel tennis e in ogni altro sport assistiamo a queste manifestazioni di esaltazione per una palla andata a segno o una vittoria, e ogni atleta ha il suo modo di esprimere la gioia: c’è chi si inginocchia e alza la testa al cielo, chi piange, chi alza le braccia, chi si rotola in terra…

E tu? Che gesto fai, che frase dici, in che modo manifesti la tua esultanza? (non rotolandoti sul green, spero!)