Archivio di dicembre 2010

Semina oggi per raccogliere dal 2011 in poi

3 bimbi resizataSono circondata da inquinamento acustico: Tommaso suona il piano non proprio come un professionista, Sara e un’amica giocano alla Wii che fa un rumore ripetitivo e alienante e io in queste condizioni dovrei scrivere qualcosa di buono? Eppure oggi ho qualcosa da dire, ci provo nonostante l’incremento di rumore.

Siccome desidero un’esistenza felice, cerco di seminare in ogni istante semi di felicità con un processo decisionale cosciente. Adesso per esempio avrei potuto scegliere di urlare “Sara abbassa il volume, Tommaso smettila di suonare!” e invece ho scelto di lasciare i miei figli in pace  e partire proprio dal loro  rumore per iniziare questo scritto. E dato che il mio desiderio è che questo scritto lasci qualcosa a ME e a Te che mi leggi, cerco di fare in modo che il rumore FELICE che fanno i miei figli mi sia d’aiuto anzichè di intralcio! Sono appena tornata dalla stanza dove i tre ragazzi si divertono e fanno casino e ho stampato a tutti e tre un bacio sulla guancia, come per dire: “continuate pure, andate bene così come siete”

Sto imparando l’importanza di SEMINARE continuamente semplicemente decidendo COSA dire o fare ogni volta che agisco. Chiamo mia figlia per mettere a posto? Decido coscientemente cosa dirle e COME dirglielo per ottenere che metta a posto. Se senza pensare e in preda al nervoso le dico urlando che lascia sempre la stanza in disordine, non ne posso più e deve correre a metterla a posto cosa ottengo? Ottengo il suo odio! Magari mette a posto ma la allontano da me perchè l’ho fatta sentire inadeguata rimproverandola per così poco. Allora magari le dico sorridendo: “amore andresti a mettere a posto la tua stanza? Dopo ti lascio guardare in pace la tv” E’ difficile che mi dica di no, la sua risposta tipica in genere è: “dopo“. Allora insisto: “dopo quando? Ora sono le dieci, facciamo alle dieci e venti?” Lei negozia: “no, alle dieci e mezzo”. “Okay, vada per le 10 e mezzo. Vediamo se rispetti l’orario, io non ti chiamo, sincronizziamo gli orologi e scommetto che non ce la farai a spaccare il secondo” Questo tipo di contrattazione mi porta un risultato molto più positivo dell’arrabbiatura perchè io rimango serena e felice e lei anche! Non funziona sempre, devo cambiare strategia spesso però evito emozioni negative di rabbia e risentimento!

 Semino anche quando preparo il pranzo. Scelgo sempre cosa cucinare, a pranzo e a cena (di questa “investitura” a volte farei volentieri a meno…)  Scelgo piatti variati, che contengano verdura cruda o al vapore, a volte cuocio la pasta nell’acqua delle verdure per far mangiare a mia figlia una pasta con sali minerali delle verdure!

E poi a volte mi mangio i semi che ho in mano. A volte NON semino perchè sono UMANA e mortale e ho voglia di mandare tutti a quel paese! Ad esempio quando mia figlia mi risponde “metto a posto dopo” ricorro al ricatto e all’intimidazione e invece di cucinare sano scongelo una pizza!!!

Un altro momento giusto per seminare è quando mi verrebbe voglia di criticare o quando sento qualcuno che critica altri. Fermo immediatamente il pensiero e mi riprendo perchè se critico è come se dicessi “io vado bene e tu no” e quando un’amica mi racconta un pettegolezzo su un’altra amica comune invece di assecondare la sua critica cerco subito di minimizzare e ammorbidire. Una volta Gina mi ha raccontato che Laura, un’amica comune, ha parlato male di mia figlia, ha detto che è viziata, perdigiorno e ruba i soldi alla nonna per comprarsi oggetti firmati. In un’altra vita sarei rimasta sconvolta, sarei andata da Laura e avrei chiesto spiegazioni, litigando e rompendo i rapporti anche perchè non credo alle sue parole. Stavolta invece ho seminato. Ho detto a Gina che non avrebbe dovuto dirmi una cosa del genere perchè sicuramente ha promesso a Laura di non dirla e perchè potrebbe offendermi. (ritengo di avere seminato rendendo Gina consapevole delle conseguenze di quello che dice) Poi non ho riferito a Laura di aver saputo del suo “stalking”, anzi ho provato compassione per lei che fa paragoni con sua figlia che guarda caso ha le stesse caratteristiche che critica nella mia… Chi spettegola trova nell’altro NEGATIVITA’ che appartengono anche a lui!

Quando da piccola qualcuno mi offendeva con una parola tipo “stupida” rispondevo: “Chi lo dice lo è” Dicevo una grande verità! Chi dice stupido a qualcun altro è perchè ha sperimentato la stupidità e vorrebbe condividerla con l’altro, invece appartiene a lui! Se Laura ha una figlia viziata che le ruba i soldi regolarmente niente per lei è più consolante del pensiero che anche mia figlia faccia la stessa cosa! Chi lo dice lo è!

Semino quando con uno sforzo cosciente decido di far felice qualcuno con un complimento, un abbraccio, un apprezzamento, un invito, un saluto caloroso.  Con questo tipo di semina raccolgo immediatamente! L’altra sera ho avuto un moto di affetto verso Laura, sì, proprio lei che parla male di mia figlia. Era seduta, sono andata dietro di lei, l’ho abbracciata e le ho fatto un massaggio sulle spalle. Mi ha preso le mani e non me le mollava più, dimostrandomi il suo affetto,  è stato un momento intenso, partito da un impulso semplice. Le prime volte è uno sforzo cosciente, poi diventa naturale e spontaneo.

 

sara rezisata

Ogni volta che interrompi un automatismo pensando a scegliere cosa dire, cosa fare, cosa pensare e come agire ottieni la padronanza di te stesso e crei la vita come la vuoi tu, non come la vogliono gli altri. Ti accorgerai piano piano che la tua vita diventa più lieta, più prospera e più degna di essere vissuta. Seminando amore otterrai l’amore, seminando generosità otterrai abbondanza economica, seminando felicità otterrai felicità. E’ facile tutto questo? No, per niente. Quante volte mi sorprendo ad utilizzare i vecchi meccanismi con i figli, con mio marito, con gli amici e a mangiarmi i semi che ho in mano! Dopo la caduta però riconosco l’errore e mi rialzo più forte pronta per la prossima sfida. Per seminare, dunque, ci vuole il controllo della mente unito a spensieratezza, allegria, creatività. Nel 2011 inizierai a recepire la vita come espressione miracolosa della divinità e negli anni seguenti questo processo non sarà più saltuario, ma continuo. Ti auguro un 2011 di continua SEMINA di amore, compassione, gioia, letizia, condivisione, il tutto col controllo delle tue scelte. Il raccolto, vedrai, sarà abbondante.

Domande da ridere

. Se il mio capo si droga, io sono un tossico-dipendente ?

· Se lavorare fa bene, perché non lo lasciamo fare agli ammalati ?

· Le tende da sole … soffrono di solitudine ?

· Per diventare necrofili ci vuole inclinazione o bisogna farsi le ossa ?

· Perché si chiama sala-parto se ha solo nuovi arrivi ?

· Nei film porno il protagonista e il montatore sono la stessa persona ?

· Se Garibaldi è partito da Quarto, chi erano i tre partiti prima di lui ?

· Vecchioni da ragazzo si chiamava Jovanotti ?

· Se la museruola si mette sul muso dove si mette la cazzuola ?

· Sono le pecore di Murano che producono la lana di vetro ?

· Ma in una banca del seme, cosa danno di interessi?

· La penisola è un isola a forma di pene ?

· Gestante è participio presente o preservativo imperfetto ?

· Visto che la luce viaggia più veloce del suono, sarà per questo che molte persone appaiono brillanti finché non le senti parlare ?

· Quelli che attaccano i cartelli “Chi tocca muore” muoiono tutti ?

· Perché “separato” si scrive tutto unito quando “tutto unito” si scrive separato?

· Perché “abbreviazione” è una parola cosi lunga?

· Perché i Kamikaze portano un casco?

· Da dove viene l’idea di sterilizzare l’ago della siringa che serve per l’iniezione letale ad un condannato a morte?

· Perché i negozi aperti 24 ore su 24 hanno la serratura?

· Voglio comprare un boomerang nuovo. Come faccio a sbarazzarmi di quello vecchio?

· Come si fa a sapere se una parola nel dizionario è scritta sbagliata?

· Genero in sardo si dice nuoro?

· Ma un donnaiolo incallito dove li ha i calli?

· Perchè Noè non ha lasciato affogare quelle due zanzare?

· Quando producono un nuovo cibo per cani “più gustoso”, in realtà chi lo ha assaggiato?

· Perché il pane caldo si definisce fresco?

· Perché quando si è in ferie non si lavora, ma un giorno feriale è lavorativo?

· Se i gatti quando camminano vanno gattoni, i coyote come camminano?

· Per fare il grano duro ci vuole uno spaventapasseri a forma di donna?

· Se la Fabbrica Italiana Automobili Torino si chiama FIAT…
  se l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale si chiama INPS…
  se l’Unita’ Sanitaria Locale si chiama USL…
         perchè la Federazione Italiana Consorzi Agrari si chiama Federconsorzi?

Qui sotto 4 domande con relative risposte, bellissime.

Che cos’è la colonia penale? R: il profumo del cazzo

.   Che cos’è l’enciclica papale? R: la bicicletta del Papa

.   Che cos’è il ciclo mestruale? R: la bicicletta del Marchese

.   Che cos’è un fattore di potenza? R: un amministratore agricolo del sud

hole in one, il miracolo di Alessio

resized_DSC00568Qui sotto ho copiato il racconto di un golfista entusiasta, appassionato, fissato e chi più ne ha più ne metta: è Alessio che domenica ha fatto buca in uno nel par 3 al golf Fontevivo di San Miniato. Che gioia trasuda dalle sue parole!!! Com’è potuto succedere proprio a lui, un handicap 27? Vediamo se mi avvicino alla risposta:

– Alessio è in testa per la gara sociale, ha una forte motivazione per vincere perchè con una sola gara ne vince 2.

– Alla buca 4 si avvia sul tee in tutta tranquillità, dopo aver fatto tre buche buone. La buca 4 è un par 3 facile, di soli 120 metri: prendere il green è alla portata di tutti, basta addressarsi bene. Alessio non pensa troppo, fa il suo swing e segue il volo della palla.

– Il suo pensiero è già orientato sul birdie, grande risultato, così segue con gli occhi e con le orecchie quella sua bellissima palla che atterra in green e si avvia verso la bandiera.

– La palla che entra è il coronamento di un sogno, è un premio del suo pensiero positivo, un annuncio di altre gioie future. Lui dice che ha avuto una grande fortuna, ma la fortuna aiuta gli audaci e chi si impegna a fondo. Io dico che è un segno e tocca ad Alessio capirne il significato! Ecco il suo racconto: 

Domenica 12 dicembre mi è successa una cosa che non mi succederà mai più!
Lo sponsor della gara a Fontevivo non me lo ricordo e chissenefrega… Io sto pensando ad una cosa sola mentre mi sto scaldando: e’ l’ultima gara del sociale dove sono in testa con 6 punti di vantaggio e mi dispiacerebbe perderlo proprio all’ultima giornata visto che chi vince prende 7 punti e a scalare il settimo ne prende 1.

Partenza ore 8e 50 tutti pronti io il mio amico Stefano e ( deciso insieme ) il mio grande antagonista, secondo in classifica, Piero.

 Buca 1 insomma  –   buca 2 benino  –   buca 3 pure  –  buca 4 come da descrizione: sono le ore 9,30, vado sul tee sintetico del par 3 di 120 metri e faccio il mio colpo. Vedo bene la pallina che si alza, rimbalza in green a 3 metri circa dalla bandiera, poi prosegue dritta verso l’asta, e qui penso: “Vai vai pallina bella, che qui ci scappa il birdi (come lo chiamo io)!” Lei, la palla, va avanti davvero e…Plu! (il classico rumore che non dimenticherò mai) entra in buca!! Sissignori, entra proprio dentro la buca e il Nencio che sono io entra nella storia con il suo primo (e quasi sicuramente ultimo)

HOLE IN ONE ( INGLESE ) O’LINONE ( NAPOLETANO ) OLIUAN ( CINESE ) BUO DI ULO ( LIVORNESE E PISANO )

Dopo alle buche 5, 6, 7 e 8 ho fatto  tutte x, ma non mi importava più… I miei amici dovevano darmi da mangiare con la fionda tanto volavo alto!!! Il mio amico Piero ha vinto a pari merito con me ma è arrivato secondo perchè ha fatto un punto meno di me nel secondo giro.Io ho preso 7 punti così ho vinto anche la gara sociale. Poteva forse andarmi meglio di così?

RAGAZZI CHE DOMENICA E CHE CULO !!!!!!!

Il cameratismo nel golf

19060Le barzellette di golf hanno in comune una morale: gli uomini amano di più il golf delle mogli e hanno relazioni migliori e più durature con i compagni di gioco piuttosto che con le mogli! Tra compagni infatti nasce spontaneo un senso di lealtà, che acquista significati mistici ed eterni molto più profondi della cerimonia di matrimonio, dove si fanno promesse vane…

Qual è il segreto?  La chiarezza. Nel golf la partita a quattro ha scopi chiari e limitati: chi arriva ultimo paga da bere, se a coppie la coppia perdente paga “lo spaghetto” e chi arriva primo si gusta la gloria per aver giocato meglio degli altri. Nella partita a due che è il matrimonio si stabiliscono mete nebulosamente ampie e irraggiungibili: fedeltà finchè morte non ci separi, reciproca assistenza nella malattia, amore eterno, ripetto e onore per tutta la vita……..

Il cameratismo nel golf è fatto ad arte, proprio come lo stesso campo da golf che è stato ricavato dalla natura, ti chiede solo cinque o sei ore a settimana, che comprendono i saluti scherzosi nel parcheggio, il cambio delle scarpe nello spogliatoio, i commenti davanti a un bicchiere di birra e le 18 buche insieme. Dentro questo spazio circoscritto nascono irritazioni, gelosie, a volte perfino litigi, che però vengono miracolosamente soffocati dalle distanze imposte dal gioco, dalle regole di buona condotta degli sportivi e dal pensiero che comunque finirà presto.

Come nel matrimonio, nel golf c’è partecipazione: ci aiutiamo a vicenda a cercare le palline perdute, commentiamo caritatevoli gli swing sbagliati gli uni degli altri e ci ritroviamo insieme (come marito e moglie a cena) sui green e sui tee. A differenza del matrimonio però il golf è una guerra fin dal primo momento, è un gioco al massacro che fa nascere il cameratismo golfistico, come un fiore che sboccia fra i sassi. Uccidere o essere uccisi, mangiare o essere mangiati, il cameratismo del golf ha come fondamenta l’antagonismo animale, piacevolmente dissimulato sotto il maglioncino Chervò nuovo e le piccole gentilezze.

Oltre a una guerra il golf è anche un teatro dove ognuno recita la sua personalità e a turno sta sotto i riflettori, alternando il ruolo di attore a quello di spettatore. Non c’è niente di prevedibile nel golf, a  volte il giocatore più forte crolla e gli spettatori ne sono contenti!

Buona parte del piacere del golf quindi è nella familiarità che si sviluppa fra  compagni di gioco, nella sicurezza che ognuno prova all’interno del suo ruolo di attore, nella competizione sportiva, nella gioia di essere insieme. E la moglie? Purtroppo c’è anche lei!! Questa vecchia barzelletta rende bene l’idea il rapporto moglie/golf:

4 amici giocano a golf tutti i giovedì mattina. Sono sul tee della 8 quando vedono passare un corteo funebre in strada e uno di loro dice agli altri 3: “Facciamo un minuto di silenzio” Trascorso il minuto i tre amici stupiti dal senso religioso del compagno gli chiedono: “Com’è che ti commuovi davanti a un funerale? Che ti è preso?” Lui risponde triste: “eravamo sposati da 25 anni…”