Archivio di giugno 2011

Benvenuto rattone!

tirrenia !!!!!! (31)

Per qualche strana ragione il chip (colpo a correre) è un colpo che molti sbagliano, in tutte e tre le categorie a scalare. Sento già le voci di protesta dei giocatori di prima categoria: “Stai dicendo una fesseria! Il chip è un colpo facile, che non sbaglio MAI”

Okay, rettifico. Il chip è un colpo difficile per MOLTI, me compresa. A volte perdo il feeling e per quante prove faccia non riacquisto il controllo. Colpisco la palla troppo in alto provocando un lungo rattone oppure faccio una flappa imbarazzante, che dimostra che la grande palla (pianeta terra) è stata colpita prima della piccola palla da golf!

Quando il dubbio si insinua nella mente poi si arrampica sul grip del ferro, per estendersi alle mani, le spalle, la faccia del bastone e… flappa o rattone è il naturale risultato. Ho provato a correggere ripetendo la tecnica, ho provato tentando di evitare di pensare, con il “pronti-attenti-via-fine” (report “Libera il tuo miglior swing”, lo trovi qui: http://www.golfissazione.com/diecipassi) ma quando il dubbio ormai è avanzato non FUNZIONA NIENTE. O meglio, magari funziona per un breve periodo, poi di nuovo il buio.

La malattia permane!

Ecco il rimedio di Tim Gallwey: accettare il rattone, anzi ringraziarlo. Il rattone è frutto di Sé1, la mente che pensa e ripensa, dà troppe istruzioni e inibisce  il naturale swing che Sé2 (inconscio, istinto) è in grado di eseguire.  Come tutte le altre manifestazioni di Sé1, i rattoni non si “cibano” della luce della consapevolezza. Il nuovo dialogo interno (è Sé1 che parla) sarà questo:

“Okay, caro Sé2, quando fai i rattoni voglio capire come li fai. Ti analizzerò in piena consapevolezza e senza giudizio.”

Con questa affermazione dichiari che la tua tranquillità non è destabilizzata da un volgare rattone, nemmeno se è avvenuto in un momento inopportuno, ad esempio quando ti fa segnare una x in gara.

Mentre fai il rattone o la flappa dovresti sentire una specie di debolezza nel polso destro, un attimo prima dell’impatto, che impedisce alla faccia del bastone di essere square all’impatto. Ascoltando il rumore del colpo “rattonato” puoi capire se hai colpito la palla sotto, sopra o sull’equatore. Mano a mano che aumenta questa consapevolezza aumenta anche la percentuale di chip solidi.

I golfisti ciechi  capiscono subito dal rumore come e dove è stata colpita la palla e quanta strada farà.

Per riassumere: Aumentare la consapevolezza accettando i brutti colpi  e cercando di capirli può “curare” a lungo termine.

Lo dice Tim, adesso basta provare!

Di chi è la colpa se non migliori?

finish

finish

Anni fa ho frequentato un corso di motivazione di Tony Robbins.

Dopo il corso ero euforica, piena di progetti, pronta a conquistare il mondo.

Ma questa sensazione di euforia se n’è andata dopo qualche tempo.

La stessa cosa è successa quando ho iniziato l’attività del doposcuola. Di nuovo la stessa cosa è successa quando ho letto dei libri, frequentato corsi on line  e preso lezioni di web marketing.

Ogni volta mi sentivo eccitata, pronta a cambiare vita, desiderosa di uccidere il drago che si metteva in mezzo alla mia strada, ma dopo un pò questa sensazione di “vittoria” se ne andava riportandomi al punto di partenza. In tasca mi rimaneva solo un risultato negativo.

Mi dicevo: “Il seminario di Tony Robbins è utile, ma ha breve durata.” “Il doposcuola non poteva funzionare a causa dei ragazzi problematici” “Il corso di marketing on line dà informazioni che non servono al mio scopo”

BIASIMAVO il seminario, i ragazzi difficili, il corso on line.

In realtà non ero pronta per un reale cambiamento dopo il seminario, non ero capace di affrontare le difficoltà dei ragazzi del doposcuola, non avevo la costanza e la voglia di applicarmi davvero nel corso on line. Non erano quelle tre scelte a non funzionare, ero IO.

Quindi, puoi comprare i migliori programmi di crescita personale, prendere un sacco di lezioni di golf e guardare la tecnica dei professionisti in tv, puoi intraprendere ogni azione che vuoi ma farai tutto per niente se non metti in pratica gli insegnamenti e non li alleni.

In ogni cosa che fai, prendi la piena responsabilità dei risultati che ottieni. Solo così potrai cambiarli.

Ecco 5 punti-chiave per ottenere un risultato in qualsiasi campo, golf compreso:

1 – Accetta che non otterrai niente senza sforzo. Se il tuo obiettivo è dimagrire, migliorare a golf, guadagnare più soldi non potrai ottenerlo con una pillola magica. Libri, corsi, lezioni e seminari giocano un ruolo importante, ma alla fine chi dovrà sforzarsi per applicarli e ottenere un risultato sarai tu.

2 – Ricorda che una volta non basta. Leggi il libro più di una volta, ascolta l’audio diverse volte fino ad impararlo quasi a memoria. Quelle informazioni allora avranno un effetto su di te e produrranno un miglioramento.

3 – Prendi nota. Scrivi tutto ciò che ti serve, annota ciò che ti aiuta su un diario. sarà più facile controllare a che punto sei rileggendolo.

4 – Fai il percorso con qualcuno. In due ci si motiva meglio e ci si dà man forte.

5 – Sii tenace. Non mollare, non abbatterti, insisti fino a che non funziona oppure cerca un’altra strada.

Il tuo successo in tutti i campi è dato dalla somma di piccoli sforzi quotidiani, fatti con passione, amore e fatica. Ma che gusto, il viaggio della vita!

“liberazione” dello swing in video!

Lo so, i miei video per ora fanno solo ridere, ma l’importante è la comunicazione del messaggio: quello che esprimo nel report “Libera il tuo miglior swing” FUNZIONA.

Gianna ha giocato meno 7 in 9 buche, Alberto è entusiasta dei suoi colpi da quando applica il metodo e Lucia sostiene di aver allungato miracolosamente i suoi legni e il drive.

Il concetto è estremamente semplice: sé1, la tua mente razionale, dovrebbe ASTENERSI dall’istruire sé2, l’inconscio, perché troppe istruzioni provocano un colpo sbagliato. Una sola istruzione può andare bene, ma più di una è dannosa.

L’inconscio è la tua parte istintuale, quella che sa come muoversi per far volare bene la palla, e se tu lo lasci libero sarai stupito da quanto ti sembrerà facile giocare a golf. (io ne so qualcosa di quanto è difficile…)

Se invece Sé1  subissa Sé2 di istruzioni (gira le spalle, tendi il braccio sinistro, ruota il fianco…) è probabile che Sé2 sbagli il colpo e si sorbisca i rimproveri di Sé1, del tipo:

“Sei una stupida! Ma come tiri? Ti avevo detto di ruotare il fianco, sei rimasta ferma. Che tiro orribile!” Sé1 si sfoga col suo sé opposto, Sé2 e lo tratta da pellaio come se davvero fosse un’altra persona.

Per evitare le troppe istruzioni, basta ingannare la tua  mente razionale parlando. Anziché pensare pronuncia 4 parole nei 4 punti cruciali dello swing: all’address, all’apice del backswing, all’impatto e al finish: pronti-attenti-via-fine. Pronunciale a voce alta mentre tiri, come faccio io nel video, e vedrai che colpi liberi e belli farai.

Prova per un pò, non ti arrendere subito se non funziona nell’immediato, abbi fiducia e riprova.

Sei un adulto e per gli adulti è difficile mettere a tacere la mente e LASCIARSI ANDARE. Tendiamo a controllare tutto, mentre il golf vuole un “controllo libero”. Sembra un controsenso, ma è così. Se osservi un professionista capisci che ha il pieno controllo del colpo, ma mentre lo fa non si dà alcuna istruzione, i suoi muscoli sono sciolti e il corpo si muove armonioso e libero da tensioni.

Se ancora non hai letto il report lo puoi scaricare cliccando qui:

http://www.golfissazione.com/diecipassi/

scorri la lettera fino al report “Libera il tuo miglior swing”, lascia nome ed email e lo riceverai immediatamente.

Fammi sapere i risultati delle prove![youtube]http://www.youtube.com/watch?v=tIxM6455FXM&feature=player_profilepage[/youtube]

La vittoria su te stesso

IMGP0043

Anziché cercare di vincere sugli altri, di superarli e dimostrare di essere migliore, cerca semplicemente di vincere su te stesso.

Cosa vuol dire?

Vuol dire superare il meglio di te. Se non sei soddisfatto di te stesso, (del lavoro che fai, di come giochi a golf, della vita che conduci, dei rapporti con gli altri),  trova il modo di essere vittorioso su te stesso. Alimenta il desiderio di migliorare te stesso. Non ci sono nemici, non c’è competizione, nessuna invidia. E mano a mano che migliori tu migliora anche il mondo. L’unico, vero avversario al mondo sono le cose che non ti piacciono di te.

Ecco la domanda che ti farai: cosa voglio per migliorare dentro di me?

La chiave sta nel trasformare cosa non vuoi in cosa VUOI. Devi cambiare modo di esprimerti, ad esempio da:

non voglio il mal di testa – non voglio fare gare di golf perché gioco male – non voglio lavorare così tanto – in: voglio avere la testa lucida -voglio giocare bene per poi fare gare di golf – voglio dedicare un tot di tempo al lavoro e non di più.

Se ti concentri su cosa NON vuoi ne attiri  ancora di più. Carenza attira carenza, privazione attira privazione.

Io ho sempre desiderato una famiglia unita, dei figli responsabili e felici ma non l’avevo in passato, fino a che non ho fatto chiarezza in me. Cosa c’era in me che impediva ai miei figli di essere felici? Cosa c’era in me che scatenava discussioni, litigi e incomprensioni in famiglia? Fino a che non ho messo a nudo la mia anima non ho potuto orientare la mia vita nella direzione che volevo, sapevo solo cosa NON VOLEVO e cioè i diversi momenti di infelicità familiare che ho vissuto.  Poi, da quando qualche anno fa mi sono posta come obiettivo primario la serenità familiare e il bene dei miei figli semplicemente mi rendevo cosciente in ogni momento di cosa era opportuno FARE e DIRE per realizzare questo obiettivo, rompendo i miei meccanismi inconsci e i vecchi schemi mentali. Adesso ho tracciato altri sentieri neuronali nel mio cervello e agisco anziché reagire, domino il pensiero anziché essere dominata da esso. E, come per magia, quando sono cambiata io sono cambiati completamente i rapporti in famiglia. Miglioro io, migliora il mondo intorno a me.

Dunque, concentrati su ciò che vuoi e lo accrescerai perché dove metti l’attenzione fluisce l’energia. Allora vuoi migliorare il golf? Ponitelo come obiettivo, fa’ che diventi una “magnifica ossessione”, e smonta tutte le obiezioni e tutte le scuse che te lo impediscono.

“Sono troppo vecchio, tiro troppo corto, ho troppi acciacchi fisici, ho altro a cui pensare, mia moglie non mi ci manda…” Riconoscile come scuse, fai pulizia e chiarezza in te. Rendi cosciente l’inconscio, altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino. Sceglilo tu il tuo destino!

Le barzellette regalate ad Alessandra

92294

Un uomo va sotto la doccia, subito dopo la moglie e nello stesso istante suonano al campanello di casa. La donna avvolge un asciugamano attorno al corpo, scende le scale e correndo va ad aprire la porta: è Giuseppe, il vicino.

Prima che lei possa dire qualcosa lui le dice: “ti do 800 Euro subito in contanti se fai cadere l’asciugamano!” Lei riflette e in un attimo l’asciugamano cade per terra… Lui la guarda a fondo e le dà la somma pattuita. Lei, un po’ sconvolta, ma felice per la piccola fortuna guadagnata in un attimo risale in bagno. Il marito, ancora sotto la doccia le chiede chi fosse alla porta. Lei risponde: “era Giuseppe”. Il marito: “perfetto, ti ha restituito gli 800 euro che gli avevo prestato?”

============================

Il Reverendo Norton si svegliò una domenica mattina e, rendendosi conto che era una eccezionalmente bella giornata di sole di primavera, decise che doveva per forza andare a giocare a golf. Così, egli disse al Pastore Associato che non si sentiva bene e lo convinse a dire messa per lui quel giorno.

Non appena il Pastore Associato lasciò la stanza, Padre Norton si diresse fuori città verso un campo di golf a circa 60 km. In questo modo era certo che non avrebbe incontrato accidentalmente nessuno della sua parrocchia che lo conoscesse. Mentre si preparava sul tee della uno egli era completamente solo. Dopo tutto, era domenica mattina e tutti erano in chiesa! Nello stesso momento, San Pietro si avvicinò al signore mentre guardava giù dal paradiso e esclamò, “Non gliela lascerai passare liscia, vero?” Il signore sospirò e disse, “No, penso di no”.

Proprio in quel momento Padre Norton colpì la palla che partì dritta verso la bandiera, cadde appena prima, rotolò un pochino e cadde nella buca. Era stata una HOLE IN ONE DA 380 METRI! San Pietro era incredulo. guardò verso il Signore e chiese “Perché gli hai lasciato fare un tiro del genere?”.
Il Signore sorrise e rispose, “A chi potrebbe mai raccontarlo?”

===============================

Al volante della sua macchina, un attempato sacerdote sta riaccompagnando una giovane monaca al convento. Il sacerdote non riesce a togliere lo sguardo dalle sue gambe accavallate.

All’improvviso poggia la mano sulla coscia sinistra della monaca. Lei lo guarda e glidice: “Padre, si ricorda il salmo 129?” Il prete ritira subito la mano e si perde in mille scuse. Poco dopo, approfittando di un cambio di marcia, lascia che la sua mano sfiori la coscia della religiosa che imperterrita ripete: “Padre, si ricorda il salmo 129?” Mortificato, ritira la mano, balbettando una scusa. Arrivati al convento, la monaca scende senza dire una parola. Il prete, preso dal rimorso dell’insano gesto si precipita sulla Bibbia alla ricerca del salmo 129.

“Salmo 129: andate avanti, sempre più in alto, troverete la gloria…”

=================================

Un rappresentante, un impiegato e un direttore del personale escono dall’ufficio a mezzogiorno e vanno verso un ristorantino quando sopra una panca trovano una vecchia lampada ad olio. La strofinano e appare il genio della lampada. “Generalmente esaudisco tre desideri, ma poiché siete tre, ne avrete uno ciascuno“.

L’impiegato spinge gli altri e grida: “tocca a me, a me….Voglio stare su una spiaggia incontaminata delle Bahamas, sempre in vacanza, senza nessun pensiero che potrebbe disturbare la mia quiete”. Detto questo svanisce. Il rappresentante grida: “a me, a me, tocca a me!!!! Voglio gustarmi un cocktail su una spiaggia di Tahiti con la donna dei miei sogni!” E svanisce. Tocca a te, dice il genio, guardando il Direttore del personale.

“Voglio che dopo pranzo quei due tornino al lavoro!”

=========================================

In classe la maestra si rivolge a Gianni e gli chiede: ‘Ci sono cinque uccelli appollaiati su un ramo. Se spari a uno degli uccelli, quanti ne rimangono?’ Gianni risponde: “Nessuno, perché con il rumore dello sparo voleranno via tutti”. La maestra: “Beh, la risposta giusta era quattro, ma mi piace come ragioni“. Allora Gianni dice “Posso farle io una domanda adesso?” La maestra “Va bene”.

“Ci sono tre donne sedute su una panchina che mangiano il gelato. Una lo lecca delicatamente ai lati, la seconda lo ingoia tutto fino al cono, mentre la terza dà piccoli morsi in cima al gelato. Quale delle tre è sposata?” L’insegnante arrossisce e risponde: “Suppongola  seconda… quella che ingoia il gelato fino al cono”

Gianni: “Beh, la risposta corretta era quella che porta la fede, ma… mi piace come ragiona”!!!