Archivio di settembre 2013

Foto-barzellette

Prima delle foto una bellissima barzelletta:

La Signorina Bea, organista della parrocchia, aveva 80 anni e non era mai stata sposata.
La apprezzavano tutti per la sua dolcezza e i modi gentili.
In un pomeriggio di primavera il parroco andò a farle visita ed ella lo fece accomodare nel suo salotto in stile vittoriano mentre gli preparava una tazza di tè.
Seduto di fronte al vecchio organo il giovane prelato notò che sopra vi era posata una ciotola di vetro piena d’acqua.
Incredibilmente sulla superficie galleggiava un preservativo.
Immaginate la sorpresa e la curiosità del povero prete!!
Poi rientrò la padrona di casa con tè e pasticcini e cominciarono a chiacchierare.
Il parroco per un po’ cercò di reprimere la sua curiosità riguardo alla ciotola piena d’acqua e quello che ci galleggiava dentro, ma ben presto non resistette più e chiese: “Signorina Bea, che cos’è quello?” indicando la ciotola.
“Ah, già” lei rispose “Non è meraviglioso? Stavo passeggiando in centro lo scorso autunno e ho trovato una scatolina per terra. Le istruzioni dicevano di metterlo sull’organo, tenerlo bagnato e avrebbe prevenuto le malattie. E sa una cosa? Per tutto l’inverno non ho avuto neanche un raffreddore!!!!”
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 Dache cosa si capisce che questa è una caserma dei carabinieri?
1) dal fatto che c’è lo stemma? – noooo
2) dal fatto che c’è il cartello giallo di zona militare? – noooo
3) dal fatto che tutte le tapparelle sono chiuse? quasi……………..
Ti stai avvicinando ma ancora noooo…Guarda i BALCONI!!!!!
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Via dubbi, incertezze e ansie da gara

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Immagina una situazione-tipo di golf che ti mette

ansia –  dubbio –  insicurezza – aspettativa. Sono tutti potenziali superflui ossia energie che ti distolgono dalla concentrazione e rilassamento necessario per un buon colpo di golf.

Ad esempio immagina di essere alla buca 17 con un bello score e ti mancano 2 buche per mantenere/migliorare lo score. Oppure immagina di provare semplicemente ANSIA e sfiducia, collezionando colpi brutti. O di sentire insicurezza sul putting e quindi mancare spesso la buca anche da vicino. O di essere davanti a un lago dove sai che superi SOLO con un colpo dritto e preciso (e ti viene il dubbio di poterci riuscire). Oppure l’aspettativa di una bella gara in cui volevi DIMOSTRARE la tua bravura, prontamente DELUSA dalla realtà dei brutti colpi.

Immedesimati nell’emozione che ti fa creare potenziale superfluo

Allenati a lasciar andare aspettativa/necessità/paure/attaccamento al risultato in questo modo:

Stringi forte la pallina da golf  immaginando questa stretta come l’attaccamento al  tuo risultato di golf o alle tue paure.

Devi stringerla talmente forte da sentire quasi un dolore fisico. Il dolore rappresenta il tuo attaccamento all’emozione.

Poi chiediti:

Sono disposto a lasciar andare questo sentimento?  Se la risposta è sì  chiediti: quando? Se la risposta è ORA, lascia che la pallina o il bastone cada a terra e sentiti libero. Senti che la paura se n’è andata e adesso puoi concentrarti sul colpo.

Ricorda BENE: se nonostante l’esercizio continui a provare ansia e sbagli alcuni colpi a golf ripetilo stringendo il tuo “attaccamento” ancora + forte.

Alle mie clinic golfissati questo esercizio funziona solo dopo un po’ di prove, mai al primo colpo. In campo dopo adeguato allenamento funziona subito. La ripetizione del gesto simbolico del LASCIAR ANDARE allontana da te un pezzettino di ansia-paura ogni volta.

Quando giochi in campo, appena riconosci di stare creando potenziale superfluo con dubbi, paure, incertezze, aspettative fermati e fai l’esercizio. Stringi la tua mazza da golf che rappresenta il sentimento di dubbio, paura, ansia… e poi lasciala cadere a terra immaginando la tua liberazione totale da questi sentimenti negativi e distruttivi per il golf.

Poi vai deciso a eseguire il tuo colpo: la mggior parte delle volte funziona!

Probabilmente ti ritroverai a lasciar andare un po’ di più ogni volta che esegui l’esercizio. I risultati all’inizio potrebbero essere abbastanza lievi. Se sarai persistente, i risultati diventeranno, molto velocemente,  sempre più evidenti. Potresti notare di avere degli strati di emozioni residue che ti lasciano insicurezze. Tuttavia, ciò che lasci andare se ne va per sempre!DSC03141

Questo è uno degli esercizi che faremo alla clinic golfissati il 6-7 ottobre 2013 con me e Lorenzo Bosisio. Hai una buona ragione per prenotare subito… leggila QUI:

Clinic golfissati

Confondere l’avversario nel match play

strettaQuesta volta la mia “bontà” e “gentilezza” di cui vado fiera VA A FARSI FRIGGERE!

Chi ha detto che sono buona e gentile? Io, e c’è anche qualcuno che me lo ha confermato, ma adesso voglio essere cattiva. E quindi  ti suggerisco un modo per far sbagliare l’avversario. Una sana, normale, egoistica cattiveria.

Se mai ti è capitato di giocare un agguerrito match play sono certa che HAI GUFATO il tuo avversario. Mors tua, vita mea. E’ la legge della vita, vuoi vincere e non soccombere.

La tensione nel match play è alta. Ogni buca è la sconfitta o la vittoria. Esulti interiormente quando l’avversario sbaglia, senza darlo troppo a vedere, a parte il leggero sorriso e gli occhi che ti brillano. E una vocina interna che ripete “che bello, ha sbagliato!Vinco io questa buca, come sono felice!”

Ecco qui una chicca per indurre l’avversario a sbagliare: lo fai concentrare su un particolare dello swing. Ad esempio, gli dici con noncuranza:

“Ho notato che le tue spalle non ruotano completamente, ma tu tiri colpi da Dio… Mi fai vedere come ruoti le spalle, lentamente?” Lui, colpito nell’ego penserà: “Che str…vai dicendo, io ruoto bene le spalle” e ti mostra come fa. Da questo momento si concentrerà sulla rotazione delle sue spalle e sbaglierà un sacco di colpi!!!

E’ risaputo che concentrarsi su un particolare dello swing porta a risultati catastrofici. E tu vinci il match play!

risoRicorda comunque che il vero insegnamento che puoi trarre da questo post ironico (scherzavo, io non sarei capace di indurre l’avversario a sbagliare) è che devi stare concentrato sul colpo senza mai fissarti su un solo particolare del tuo corpo perché nel golf come nel tennis è l’armonia, l’equilibrio, la concentrazione e il ritmo che determinano un buon colpo. Se ti fissi su un particolare sei perduto.

Ho scritto un post anche su Golf Academy dove racconto di un golfista indisciplinato e antipatico, che ti auguro di non incontrare né marcare in gara. Eccolo:

http://www.golfacademy.it/il-golfista-indesiderato/