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Dritte per chi va in Kenya…senza golf!

Una vacanza in Kenya POTREBBE essere completa. Non manca niente: mare, montagna (kilimangiaro) palme, savana, safari fotografico, presenza di numerosi vip come Manuela Arcuri, Briatore-Gregoraci, Bonolis, Mastrota. A prezzi giusti.

 

Eravamo un nutrito gruppo eterogeneo di persone dagli 11 ai 60 anni, partiti da Lucca in 23! Andrea Bigi, il più vecchio, ha condiviso la camera con due ventenni scatenati (uno è mio figlio Tommaso), ringiovanendo di colpo in discoteca alla presenza dell’Arcuri.

Io ho  fatto un‘abbuffata di mango appena arrivata e sono stata punita dagli dei: mi è uscito uno sfogo in viso e sulle mani con un prurito pazzesco, evidentemente sono allergica. Avresti dovuto vedere quanto godevo nel gustare quel frutto succoso arancione e dolcissimo, profumato di tropici. Sembravo invasata! Ora non posso nemmeno guardarlo…

Siamo partiti con 3 mega jeep per il safari, ma ATTENZIONE. Se vai in Kenya e decidi di fare il safari allo Tsavo est informati bene sui prezzi e sui servizi che ti offrono. Chiedi DOV’E’ il campo in cui farai il pernottamento:può essere dentro o fuori dal parco, in genere è sul fiume. Chiedi se dormirai in tenda o in un lodge e scegli il lodge specie se hai bambini. Prediligi la Jeep al pulmino, ti porta su strade più accidentate addentrandosi di più. Noi abbiamo speso 220 euro a persona per safari, pernottamento, due pranzi, una cena, una colazione. L’acqua da bere è compresa, caffè e altre bibite NO. Il nostro campo, il Kiboko, era bellissimo e suggestivo.

Prima di arrivare al campo si è forata una gomma della nostra jeep. Siamo scesi sotto il sole cocente ad aspettare il cambio della ruota quando abbiamo fatto capannello intorno a questi tre bambini della foto, che chiedevano ACQUA. Guarda le loro mani: li abbiamo riempiti di biscotti, soldi, penne, magliette e bottigliette d’acqua, merce preziosa in quei villaggi. Non potevano credere alla loro fortuna!

Solo l’intervento divino poteva aver forato la gomma proprio lì, davanti a loro: la strada che porta all’ingresso del parco Tsavo è un inferno di polvere rossa e sassi, dove vivono persone in assoluta povertà. Donne e bambini stanno sulla strada ad urlare quando passano le jeep dei turisti, nella speranza che gettino loro qualcosa dai finestrini.

Guarda qui a destra la foto dell’assalto!

Il campo Kiboko, dove abbiamo alloggiato, era quanto di più selvaggio e avventuroso potessimo aspettarci: sorge su un fiume invaso da coccodrilli e ippopotami, gli alloggi sono composti da tende con la cerniera.

Il lato negativo è che è a mezz’ora dal parco e un’ora di macchina in più su quelle strade accidentate non è il massimo. Scegli un lodge NEL parco! Devo ammettere però che il luogo è spettacolare: un complesso di capanne arredato con  grandi divani in legno, panche, tavoli e sedie intagliate a mano, tetto a capanna, tutto in stile rustico africano, con personale masai che di notte sta sveglio a scacciare i ghepardi.

 

La notte il silenzio e il buio assoluto sono rotti dai versi degli animali, dai salti delle scimmie sui tetti delle tende, dal ronzio degli insetti e delle zanzare. Se ti metti in testa la paura non te la togli facilmente! La notte in cui eravamo là i masai hanno scacciato ben 4 ghepardi che cercano avanzi di cibo nel campo. Ghepardi addomesticati? Forse, ma non vorrei trovarmeli davanti.

Il safari per noi è stato un pò deludente. Pochi animali, tutti in lontananza. Un’unica leonessa intontita dal troppo cibo stava lì attorniata dalle jeep a farsi fotografare, con una carcassa a pochi metri da lei. Sospetto tremendo: la carcassa/pasto della leonessa è messa lì a bella posta per i turisti assetati di foto?

Dopo il safari, grande relax al mare di Watamu, sulla costa a due ore e mezzo dall’aeroporto di Mombasa.

Chi l’avrebbe mai detto che nella vicina Malindi abbondassero tanti vip con ville e discoteche sul mare? Tutti alla festa al Billionaire di Briatore, dunque! E chi se la perde una serata con il tavolo dei VIP accanto?

Io. Sì io me la sono persa. Con la scusa dell’intossicazione da mango sono andata a letto, ma il resto del gruppo ha aspettato mezzanotte per fiondarsi nell’ambitissimo locale zeppo di vip. Mi sa che il Kenya è un paradiso fiscale nel senso che le tasse non si pagano proprio. Chi ha un pò di soldini, specie quelli di colore scuro, se li porta al caldo equatoriale anziché nella verde Svizzera…

Al mare bisogna sopportare i beach boys, un fenomeno in crescita e secondo me, un rovina -vacanze. All’inizio ti fanno pena, ti dicono che sono poveri, non lavorano, ti propongono ogni genere di mercanzia: gite, safari, uscite in barca e poi oggetti in legno, sigarette, spinelli…

Ma poi impari a conoscerli e  capisci sono che sono solo una rottura di scatole. Non puoi fare una passeggiata perché ti si appiccicano addosso e non ti mollano. Ti raccontano la loro vita cercando di farti pena ed estorcerti qualcosa. Cominciano col cercare di venderti le cose più care come safari, gite in barca. Poi calano con cose sempre meno care. Poi, se proprio non vuoi comprare niente, ti chiedono vestiti o penne o qualsiasi cosa che puoi dargli. Se non puoi dargli niente sul momento, ti estorcono la promessa che gliela darai l’ultimo giorno di vacanza e non ti lasciano in pace finché non gliel’hai data.

E’ PAZZESCO. Mandano perfino le loro donne con i bambini per farti pena e farti comprare. Mi viene il dubbio che questo popolo sia figlio dei loro antenati  schiavi, privo di iniziativa, con uno spirito di rassegnazione e senza alcuna voglia di lavorare. E’ anche vero che il clima caldo umido non aiuta. Resta il fatto che io al mare in Kenya non ci tornerei anche per evitare la loro presenza.

La vita di villaggio per noi 23 lucchesi invece è stata spettacolare. Il piacere della compagnia, la condivisione dei pasti, degli sport/giochi e le chiacchierate in allegria ci hanno lasciato ricordi indelebili e la cosa più bella è che non c’erano differenze d’età. Da 11 a 6o anni, tutti uniti a condividere le stesse esperienze. Matteo, 23 anni e Andrea, 61, la serata al Billionaire hanno ballato insieme tutta la sera cercando di farsi notare dalla Gregoraci…

Aspetto i commenti di tutti quelli che sono stati o andranno in Kenya!

 

 

 

 

 

 

Vacanze di golf

75901La vacanza di golf è una vacanza doppiamente piacevole: si unisce la passione del golf al piacere di scoprire nuovi posti. Se poi ci mettiamo anche la goduria di mangiare fuori, dormire in albergo, lasciare a casa lavoro, preoccupazioni e abitudini, la vacanza di golf diventa FANTASTICA. Ti racconto la mia di tre giorni in costa azzurra, a Sainte Maxime, anche se risale all’anno scorso. Non ha importanza il luogo o il tempo, l’importante è lo spirito con cui si “affronta” una vacanza di golf.

Primo: mollo tutto. Dove sono le preoccupazioni mentre saliamo in macchina, sacche ben sistemate in bauliera, trolley con il necessario da golf  e tanta voglia di andare a giocare? E’ come se automaticamente l’autostrada, la musica e il telepass scuotessero ogni residuo di pensiero inutile. C’è solo da guardare il panorama, fermarsi per un caffé e rilassarsi. I nostri amici sono dietro di noi, ogni coppia ha dovuto prendere la sua macchina per l’ingombro delle sacche e delle valigie, pazienza, ma la presenza delle due automobili dietro non fa che aumentare la sensazione di benessere condiviso, preludio dei bei momenti che ci aspettano.

Secondo: scopro posti nuovi. Entrata in Francia, mi incuriosisce l’autostrada con i viadotti alti, parecchi metri sul livello del mare, mi affascinano di nomi di città da sogno come Monte Carlo, Nizza, Cannes, Antibes. Siamo quasi arrivati, l’uscita dell’autostrada mostra una stradina pulita, ben asfaltata, con una candida striscia della mezzeria… filiamo verso il golf!

Terzo: la curiosità di calpestare un nuovo campo da golf mette le ali ai piedi. Nessuna perdita di tempo, l’albergo può attendere, sbrighiamoci a pagare ‘sto green fee e corriamo sul tee della uno. Qualche esitazione su come giocare: tre uomini e tre donne? Oppure quattro+ 2 persone? Alterneremo, intanto inforchiamo il cart e corriamo sul tee, prima le donne.

Quarto: è marzo, eppure c’è un bel sole e tutto va per il verso giusto. Un giro completo di 18 buche vissuto con intensità, brezza leggera e profumo di fiori, un saliscendi spettacolare e squarci di mare, del vicino Saint Tropez. Il campo è perfino FACILE,  lo swing viene da solo senza fatica! Non c’è competizione fra noi, vogliamo solo dire ai signori uomini che siamo più brave di loro, così ci impegnamo per bene e poi il risultato non è controllabile…

Quinto: a cose normali nel mio campo gioco meglio, invece qui mi sono superata! Il campo è FACILE e corto, ma questo a volte non vuol dire niente, ho sentito un sacco di persone che mi confermano di giocare meglio nel loro campo, ti risulta?

Sesto: buon ristorante, ottimo albergo e compagni di viaggio in forma smagliante. Per forza, dopo una giornata di golf all’aria aperta in un campo nuovo, con poca gente e ben curato, con lo swing al meglio e il morale alle stelle non si può pensare che la compagnia non sia piacevole. E adesso, raccolgo racconti di vacanze di golf con commenti sul gioco: giochi meglio in vacanza o nel tuo campo? E quanto può essere stata piacevole una tua vacanza di golf? Raccontamela!5363

 

Vacanza di Paolo

La vacanza golfistica si è svolta a Tenerife -a metà gennaio – temperatura media 25/28°, abbastanza vicina all’Italia – campi belli, uno più dell’altro (un paio troppo cari per giocare). Ho giocato al golf del Sur, 9+9+9, buche ampie ma inclinate (la maggior parte) quindi tiri di precisione. Ostacoli naturali di canaloni, boschetti, pietraie. Personale educato e disponibile. Allego alcune foto.
Grazie per l’opportunità.
Con stima P. Ferrario
p.s. sul mio campo, Castelconturbia, sono mediocre e approssimativo. sul golf del Sur, concentrato quasi preciso e buoni risultati

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A Zanzibar non conoscono il golf!

Il ragazzo zanzibarino della foto sotto si fa chiamare Alessandrino. Assorbe ogni informazione dai turisti italiani, vuole migliorare la lingua, incrementare il suo business di venditore di souvenir, iniziare l’attività di organizzatore di escursioni per turisti: VUOLE EVOLVERE! Di questa bella vacanza al mare ricordo soprattutto il fermento della mente di Alessandrino che cerca in ogni modo di uscire da una condizione di miseria e limitazione, addirittura si è detto disposto a sposare un’ultracinquantenne purchè lo porti via da lì…52587Gli sarei andata bene anch’io, peccato fossi già sposata! Ha solo 23 anni… Gli ho detto: “se sposi una che ha 30 anni più di te fra pochi anni sarà vecchia e non la vorrai più!” Mi ha risposto: “E’ meglio se è vecchia, così non rischio che mi faccia le corna o mi lasci, io sono molto geloso”. Ha voluto che gli raccontassi di me, della mia famiglia e della vita che faccio in Italia, così gli ho detto che gioco a golf.79165[1]

A GOLF? cos’è il golf?

Che stranezza pensare a qualcuno che non ha mai sentito parlare del golf. Mi sono messa in posizione da swing, ho disegnato una pallina sulla sabbia e gli ho mostrato come si gioca a golf, spiegandogli con molta approssimazione com’è fatto un campo da golf, con i green e i fairways. Era estasiato per aver imparato una cosa nuova, non mi mollava più e mi riempiva di domande chiedendomi consigli di ogni tipo. Poi arrivati al villaggio ha voluto conoscere i miei figli.

“Voglio sposare tua figlia Martina” mi ha detto il giorno dopo. Ah sì, eh? Altro che cinquantenne!

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