Come possiamo migliorare a golf?

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Ho selezionato domanda e risposta cruciale nell’intervista ad Andrea Perrino, quella che ci interessa direttamente:

Cosa puoi suggerire a noi di terza e seconda categoria per giocare un golf più regolare, evitare alti e bassi, portare a casa score più soddisfacenti?

Praticare il gioco corto. Riuscire a fare sempre non più di tre colpi da 50 metri. Praticare il gioco lungo, soprattutto in terza categoria, ha poca rilevanza perchè comunque è difficile arrivare in green con i colpi giusti per il par. Se invece si pratica l’approccio e il putt e si riesce a fare non più di tre colpi da 50 metri spesso si può fare bogie. Se poi si riesce a fare un solo putt perché magari l’approccio è bellissimo diventa possibile anche il par. Io suggerisco la pratica serrata sul gioco corto e invece noto che sul putting green non c’è mai nessuno!”

Mi riservo di fare un commento a questo suggerimento di Andrea.

Andrea!!!!!! Non vogliamo sentire questa frittata che già tutti i maestri ci propinano… Noi vogliamo il segreto, the secret, qualcosa che nessuno ci ha ancora detto! E’ chiarissimo che tu hai ragione, ovvio che garantirci tre colpi da 50 metri ci fa fare lo score, ma noi vogliamo sapere come fare al meglio questi colpi! Noi non abbiamo voglia di stare  ore sul putting green o sul pitching green (infatti da 50 mtri non è raro che io faccia anche 4 colpi nelle giornate no). 

Se tu Andrea ci dicessi, ad esempio, di fare gli approcci in un certo modo, proprio come li fai tu e quando sperimentiamo quel modo vediamo che funziona, saremmo felici e contenti di aver finalmente scoperto un “segreto”.

Penso di interpretare il desiderio di tanti golfisti quando affermo che cerchiamo il segreto. E se il segreto del gioco “bello, dritto, lungo, da tanti punti sullo score” fosse già in ognuno di noi?  Il nostro inconscio ha registrato qual è il giusto swing che fa volare la palla in un certo modo, il giusto approccio che avvicina la palla alla buca, il giusto movimento del putter per imbucare la palla. Lo sa perchè ogni tanto questi bei colpi perfetti e magici li rifacciamo. Il mio segreto per giocare meglio deriva unicamente dal mio atteggiamento interiore, dai film mentali e dall’energia del momento perchè mi alleno ben poco. Certo non raggiungerò mai risultati strabilianti, ma l’importante per me è divertirmi e giocare più o meno il mio handicap.

Cosa fare allora, rassegnarci, fare come dice Andrea e praticare il gioco corto cercando di fare due o tre colpi da 50 metri? Meglio fare un pò di tutto: allenarci il giusto e disporci mentalmente a giocare al meglio, rilassati e sciolti,e quando le cose vanno male adottare ogni tecnica mentale  e fisica (respirazione, fisiologia, visualizzazione) per superare l’ansia e ritrovare il giusto swing. Praticare con la mente attenta, concentrati e rilassati e affrontare il campo col giusto atteggiamento positivo e con scioltezza: questo è il segreto (di Pulcinella) che, come quello che ci ha suggerito Andrea (3 colpi al max da 50 metri), è molto più facile a dirsi che a farsi.

Il film dell’intervista sarà pubblicato al più presto!

 

 

 

 

 

 

 

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