Come giochi dopo una lezione col maestro?

Maestro, correggimi il backswing!

Maestro, correggimi il backswing!

Dopo mesi di flappe, rattoni, hook, Mario si decide a fissare una serie di lezioni. E’ allergico ai maestri perché sa che deve passare ore in campo pratica prima di poter giocare in campo totalmente sciolto e rilassato.

Ma almeno, pensa, riuscirà ad evitare brutte figure come quella di ieri. Ieri al par 3 di 150 metri ha dovuto tirare il drive da tanto che ha accorciato i suoi tiri, e non è nemmeno arrivato in green. Al par 4 col lago davanti ha messo ben due palle in acqua e alla fine delle 18 buche  si sentiva talmente spossato e umiliato che non è riuscito a godersi la bella giornata di sole e la compagnia dei suoi amici. Ormai sono mesi che ha alti e bassi, con grande predominanza di bassi.

Vuole migliorare, così investe e va dal maestro. 

 Cosa si aspetta? Naturalmente si aspetta che il maestro veda i suoi errori e vi ponga rimedio. Vuole allungare i suoi colpi, vuole riacquistare la fiducia e la scioltezza di un tempo, vuole GIOCARE BENE. Mario paga e vuole un risultato.

Però è come quando vai dal dottore: tu paghi anche se lui non ti assicura il risultato.
Il maestro è bravo e disponibile, individua subito l’errore di Mario e gli fa fare un esercizio per aiutarlo a capire come scendere internamente con le braccia per non andare addosso alla palla.

Dopo tre lezioni Mario è stufo del campo pratica e si avventura in campo con un amico. Non alza la palla e dice:

“Tutta colpa del maestro. Mi ha cambiato lo swing, il grip, mi fa fare esercizi stupidi e ora gioco peggio di prima!”

 Per tutte le 9 buche non ha fatto altro che inveire contro il povero maestro, secondo lui un incapace. 

Ma il golf non si insegna: si impara.

Caro Mario, gli dice il maestro dopo che ha saputo dei suoi improperi, devi metterci tanto di tuo se vuoi migliorare, il maestro non basta, anzi, è solo una scusa per darti davvero una mossa. Passa ore in campo pratica, sul putting green e diventa consapevole di cosa funziona e cosa non funziona nel tuo swing. Cerca di fare quello che ti dico io usando la testa, stando all’erta, mettendoci tutto te stesso. E’ così che migliorerai. Se mi dai la colpa tu resterai sempre lo stesso e non ti sforzerai mai di migliorare. Se ci metti la voglia e la passione arriverai lontano.

I soldi che hai speso nelle lezioni sono ben spesi se migliori, no? Li hai spesi per un impegno che prendi CON TE STESSO, non con me.

Ma Mario non è convinto e vuole il rimborso. Soddisfatto o rimborsato, è così che dovrebbero lavorare i maestri.

3 Commenti a “Come giochi dopo una lezione col maestro?”

  • Donato:

    A QUALCUNO BENE O MALE LA COLPA VA DATA…EPPOI SE NON CI LAMENTIAMO CHE italiani siamo…

  • Guido:

    Il maestro deve capire con chi ha a che fare. Se gli capita uno come Mario, anzichè cercare di correggerlo deve dirgli BRAVO MARIO, CHE BELLO SWING, tu non devi cambiare niente del tuo gioco!

  • alessio:

    c’e’ maestro e maestro e c’e’ allievo ed allievo per me il campo pratica andrebbe abolito ma riconosco che serve e non poco