golf clinic
Raccontati il tuo swing
Una cosa utilissima che pochi golfisti fanno è descrivere il proprio swing con le parole. Tradurre le sensazioni in parole è difficilissimo, ma del resto non è questo che fanno i maestri? I maestri tentano di trasmetterti una sensazione con le loro parole e sai chi è il più bravo? Quello che usa le parole giuste per te, le parole che ti accendono la lampadina nel cervello!
Se tu ogni volta che fai lo swing tenti di descrivere la sensazione ti alleni ad abbinare le parole giuste alle sensazioni giuste, ma soprattutto ti rendi consapevole di quando lo swing è giusto e quando non lo è.
Ho fatto descrivere lo swing ai golfissati della clinic di ottobre e con mio grande stupore perfino Antonio, il principiante, aveva capito quale dei suoi swing era il migliore! Come puoi ben vedere Antonio esegue tutta la routine che il maestro gli aveva appena insegnato: grip, bastone davanti a sé per la distanza, appoggio a terra e infine piegare le ginocchia. Nell’altro video Emanuele, il miglior golfista della clinic, è invece perfettamente consapevole che i suoi 2 swing erano corretti.
Guarda qui lo swing di Antonio (non ancora “handicappato”):
Quando Antonio riuscirà a descrivere nei particolari come stava la faccia del bastone nel backswing o cosa c’era di giusto nel suo primo swing, il più sciolto, giocherà già molto meglio di adesso!
questo è lo swing di Emanuele, 5 di handicap:
Il problema di molti amatori è che vanno dal maestro quando giocano male senza essere consapevoli della giusta sensazione dello swing quando basterebbe praticare con attenzione descrivendo la sensazione giusta.
Con la consapevolezza la lezione col maestro rende meglio!
Dunque, per diventare consapevole fai uno swing e chiediti:
Questo swing era corretto? Dove sarebbe andata la palla? Com’era il ritmo? Come stava la mia testa nel follow-through? Il bastone nel back era parallelo al terreno? Ho fatto un buon finish? Poi racconta a te stesso le tue sensazioni. E’ un piccolo, utile trucco per diventare consapevoli del proprio swing da casa, senza palla. Prova il tuo swing in un ambiente adatto, con mobili lontani, lampadari altissimi e tappeti vecchi… E soprattutto evita la camera da letto al buio… Se uccidi tua moglie mentre provi lo swing cosa racconti al giudice…?
Ho sentito delle storie allucinanti di golfissati che hanno spaccato mobili e lampadari (anch’io sono una di quelle), hanno fatto squarci nel tappeto, hanno rotto vetri delle finestre e soprattutto hanno dato una mazzata a un familiare che passava lì vicino mentre facevano il backswing… Questo è un costo troppo alto per diventare consapevoli dello swing!
Visto il successo e il mio divertimento, ripeterò la clinic a novembre in una NUOVA location a sorpresa… ti invio la lettera domenica sera!
Cinic di ottobre: sole, pioggia, golf, amicizia e…
Sole: lo abbiamo goduto tutta la domenica. Giornata estiva, con piscina aperta e pranzo sotto la veranda. Il sole è stato un complice nella riuscita della giornata perché noi umani siamo come le piante, abbiamo bisogno di LUCE! Il sole ha reso facili gli approcci fra gli ulivi, ci ha permesso di ridere di noi stessi mentre pronunciavamo le parole “Pronti-attenti-via fine” durante lo swing…
Abbiamo preso il tè delle 5 all’aperto, illuminati dal sole.
Poi, al tramonto, abbiamo ridimensionato i nostri “problemi” di golf, rendendoli piccoli piccoli in confronto alla fortuna e alla benedizione che la vita (e il POTER giocare a golf) ci offre. La meditazione ha conciliato il sonno a qualcuno, un meritato relax dopo una giornata di swing!
Pioggia Era previsto un uragano per lunedì. Gli ottimisti Alessandra e Lorenzo hanno invitato i partecipanti a ignorare le catastrofiche previsioni del tempo, a sfidare le autorità esterne che ci dicono cosa fare e… i coraggiosi golfissati, armati di completi da pioggia, non si sono fatti intimorire. Fino a mezzogiorno tutto okay. Alla buca 3 un forte scroscio d’acqua ci ha costretti a tornare in club house, ma appena ha smesso ci siamo divisi: 3 in putting green con Lorenzo e 6 in campo con me, i golfissati non mollano mai!
Golf. Cosa ne è del nostro golf? Il nostro livello varia da n.c a un fantastico 5 di handicap, Emanuele.
Questo ragazzino di 15 anni è fantastico, una promessa del futuro golf italiano.
In campo pratica il maestro Lorenzo ci ha finalmente chiarito come si pratica correttamente, perché la maggior parte di noi fino ad oggi tirava secchiate di palline cambiando i ferri a caso e poi si vantava di “aver fatto il compito”!
Com’è una buona pratica? Ordine prima di tutto: sacca in ordine e lontana alla nostra destra, palline davanti a noi, si inizia con i colpi corti, sandwedge o pitch. Tiriamo 5 palle con intenzione ed attenzione, scommettendo con noi stessi che le metteremo in un certo punto, a una certa distanza. Quante sono andate al bersaglio su 10? Col tempo dovremmo vedere il numero delle palle precise aumentare. Aumentiamo mano a mano le distanze e diamoci obiettivi precisi. Difficile? Per i golfissati abituati a scorrazzare solo in campo…sì!
Mentre la domenica nell’uliveto molti zappavano la terra tanto che avrei potuto piantare le zucche nelle zolle (!), il lunedì in campo davano il meglio di sé! Lorenzo ha dato a tutti un piccolo compito personalizzato a casa, che se allenato a dovere e abbinato ai tips mentali dovrebbe realizzare l’obiettivo di ognuno entro il maggio 2013.
Amicizia Conoscevo solo per nome, come lettori del mio blog, Roberto, Rachele e Nicoletta, mentre non conoscevo gli altri. Allora come avrò fatto ad attirare persone simpatiche, intelligenti, aperte, versatili, che nella vita svolgono lavori interessanti??
Ed è stato così anche alle clinic precedenti. Forse in questo mio hobby-lavoro sono talmente concentrata sull’estrarre il meglio dalle persone che poi in effetti si realizza il “miracolo”… Tutte mi mostrano il loro lato migliore, quello a cui mi rivolgo!!
Mi sembrava, mentre ero con loro, di conoscere da una vita queste persone e così è stato per alcuni di loro. Abbiamo condiviso pasti, merenda, sensazioni di swing, chiacchiere e confidenze come se fossimo amici da anni…
Il miracolo Nicoletta ha imbucato con un approccio da fuori! Lo so che per diversi voi lettori questa è una cosa normale, ma per lei, che per ora è 36 di handicap è un miracolo!… Ho esultato con lei e le ho fatto “ancorare” la sensazione di questo fantastico approccio, per poterla ripetere in futuro. Nicoletta si è creata il suo gesto-frase ancora che utilizzerà nelle sue prossime gare per realizzare il suo obiettivo di golf, da verificare a maggio 2013.
Dopo questa clinic per la prima volta in vita mia ho avuto voglia di tirare un secchio di palline in campo pratica!
Una clinic originale
Non sono tanti i maestri che insegnano il grip in piscina… A Lorenzo Bosisio piace l’originalità.
L’anno scorso, dopo che l’ho intervistato per scrivere “L’Eccellenza nel golf”, Lorenzo ha cominciato a seguire il mio lavoro e si è incuriosito. Ha scritto sul mio blog un articolo sulla postura, ha commentato diversi miei post e poi… è venuto a trovarmi a Lucca, per condividere con me la “Clinic Golfissati” del 9-10 settembre.
Questa volta la clinic “golfissati mente-tecnica” è stata ancora migliore delle precedenti!
Sì perché calmare la mente aiuta a concentrarti, ancorarsi ai propri migliori colpi ti dà carica emotiva e aumentare il feeling col proprio corpo ti rende consapevole, ma…
Se oltre a tutto ciò c’è un maestro che ti dice su cosa lavorare tecnicamente per migliorare il tuo swing e sta con te per ben due giorni ad inculcartelo in testa E’ MEGLIO ANCORA!! Abbiamo fatto giochi di ogni tipo:
– Approcci agli ulivi dalle varie distanze, 10m.- 30m. – 50m. 70m. Era piuttosto dura mettere le palle in “Bandiera”, ma interessante notare come lo swing cambi a seconda della distanza da raggiungere.
– Approcci ad occhi chiusi cercando di capire solo dal tocco, forza e rumore dove può essere andata la palla per aumentare il feeling.
– Colpi di golf mentre pronunciamo le parole “pronti-attenti-via-fine” per non pensare A NIENTE e lasciar libero l’inconscio di effettuare lo swing. (se ti interessa provare l’esercizio lo trovi nell’ebook gratuito “Libera il tuo miglior swing” che è a metà di questa lettera, clicca QUI)
In questo video ad esempio c’è Pepi che ha appena fatto un bell’approccio senza guardare (ma forse ha barato e ha guardato…)
in questo video Marco indovina il suo colpo non proprio perfetto…
Verso le 6 di pomeriggio ci siamo meritati un pò di riposo grazie alla merenda con tè e biscotti e alla mia meditazione guidata che ha ricordato a tutti la nostra potenzialità come esseri umani e golfisti. Abbiamo ripercorso le tappe dei nostri migliori momenti di golf, quando il nostro golf era FACILE, lo swing produttivo di colpi bellissimi, lo score alto e il morale alle stelle. Possiamo ripetere QUEI momenti, risvegliandoli alla nostra memoria. La carica emotiva di questa meditazione induce una forza vitale che ci dà di nuovo VOGLIA di migliorare, di progredire e di credere in noi stessi.
Abbiamo risvegliato la FIDUCIA! Poi abbiamo ancorato la nostra fiducia con un gesto e una frase.
Lorenzo ci ha mostrato come devono muoversi le spalle alle varie inclinazioni, devono ruotare intorno alla spina dorsale… Questo movimento non è naturale per gli esseri umani, soprattutto quelli che iniziano il golf da adulti. Fabio, il non golfista che era con noi, aveva infatti la tendenza ad alzarsi mentre ruotava le spalle… Per un principiante poteva essere una giornata DURA e invece Fabio ha seguito le pazze gesta di questi golfisti fissati entrambe le giornate, salvo farsi dei ricchi bagni in piscina fra uno swing e l’altro…
Abbiamo trascorso l’intera giornata di lunedì nel campo da golf, allenandoci ognuno sul proprio “tip” tecnico-mentale. Anche un allenamento in campo pratica ha le sue regole… molti di noi prima della clinic si allenavano a casaccio, tirando con tutti i ferri una palla dopo l’altra in modo totalmente casuale… Lorenzo ci ha insegnato come rendere produttivo al massimo ogni allenamento.
(Quasi quasi mi è venuta voglia di ritornare in campo pratica!)
I partecipanti alla clinic si sono stancati perché questi due giorni hanno fatto lavorare la mente a un ritmo incessante, ma erano felici dell’esperienza. Anche il clima familiare e la giornata in casa hanno contribuito a creare un ambiente sereno, dove si impara senza stress e ci si diverte.
Daniela ad esempio gioca da 4 anni e ha uno swing potente come un uomo, ma non riusciva a concludere gare con punteggi soddisfacenti. Non aveva simpatia come me per il campo pratica, non amava le lezioni e le clinic, ma in questi due giorni ha ritrovato l’entusiasmo e la voglia di progredire nel golf come merita. Questa è la sua testimonianza:
Uno dei partecipanti mi ha chiesto di ripetere la clinic, vuole tornare con 3 amici, può darsi che la ripeta ad ottobre ma il gruppo non può superare le 8 persone per dare spazio ad ognuno e consentire un effettivo apprendimento.
Un grazie alle meravigliose persone che ho conosciuto a questa clinic e soprattutto a Lorenzo, un eccellente maestro “alternativo”!
Dai un voto al tuo swing
in questo film Gianni, che ha partecipato a una mia clinic, cerca di essere consapevole di una parte del suo corpo durante lo swing.
Prima sta attento al suo fianco destro e lo sente girarsi correttamente sia indietro che in avanti. Poi cerca di capire la posizione della sua testa all’impatto e nel finish. Questo semplice esercizio di analisi del proprio corpo serve ad avere feeling, ad aumentare cioè la sensazione di come ti muovi senza che nessuno te lo dica!
Se nel fare lo swing senti una tensione o un qualcosa di “strano”, cerca di pensare solo a quella parte del corpo e DAI UN VOTO alla tensione, dove 10 è massima tensione e zero è rilassatezza. Con questo esercizio ottieni due risultati:
1 diventi consapevole di come si muove il tuo corpo – e quindi capisci cosa sbagli quando fai un errore –
2 Notando la tensione, la allontani in modo naturale!
Si tratta dunque di capire, dalla sensazione, se c’è tensione o scioltezza muscolare: nel caso di Gianni non c’era tensione quindi non ha nemmeno dato il “voto” da 1 a 10. Può essere che Gianni non sia riuscito a capire davvero se c’era o meno tensione, ma non ha importanza: per diventare consapevoli tutti noi abbiamo bisogno di tempo e di “guardarci dentro”.
Comincia a fare pochi swing al giorno stando attento a una sola parte del tuo corpo al giorno. Ad esempio: giorno 1, cerco di rendermi consapevole della mia mano destra. Cosa noto? per esempio potrei notare che uno o due dita mollano il grip. Quando succede? Che voto dai alle mani che mollano il bastone?(10 mollano molto, zero sono okay). Giorno 2: noto la testa – giorno 3: le spalle….
Mano a mano che i voti calano i colpi migliorano! In questo modo, poco alla volta, trovi da solo i tuoi “difetti e ti auto-correggi solo diventandone consapevole.
Qui sotto, Pierluigi che cerca di capire, dalla sensazione, come “lavora” la sua testa e la sua spalla destra durante lo swing.
Senza sforzo conscio la legge della consapevolezza tende a eliminare tensioni dal corpo per lasciare che si muova liberamente, nel modo più fluido possibile.
Faremo questo breve esercizio alla clinic golfissati del 9-10 settembre con l’aiuto del maestro, portati una chiavetta usb per film e foto, mi raccomando!
Giovedì 6 settembre chiudono le iscrizioni, sei ancora in tempo. Spiego tutto qui:
http://www.golfissazione.com/risorse/golfissati-mente-tecnica/
A presto!
vacanze felici
Stai pensando che il mio titolo “vacanze felici” sia inappropriato in quanto secondo te TUTTE le vacanze sono felici?
In parte devo darti ragione perché di solito di ogni vacanza si ricordano solo i momenti belli, ma questa mia vacanza con 4 quinti della mia famiglia (+ la cagnetta) è stata f-a-v-o-l-o-s-a!
Poi ti spiego in che modo l’ho ancorata per provare più volte le sensazioni felici.
Nella foto qui a sinistra sono in Normandia a Sainte Mère Eglise: il lenzuolo che vedi sul tetto della chiesa ricorda il paracadutista americano John Steele che durante lo sbarco in Normandia della seconda guerra mondiale si è salvato fingendosi morto e restando per più di due ore attaccato al campanile. Le mie figlie si sono gentilmente prestate per una foto con la mamma, di solito facevano le preziose.
Nella foto sotto invece abbracciano il loro papà sul promontorio che domina una delle spiagge dello sbarco in Normandia, Juno Beach. Nella foto di destra la nostra cagnetta Ginetta tenta in ogni modo l’agguato alla crepe alla nutella sul tavolo.
La vacanza improvvisata, senza prenotazioni se non la chambre d’hote dei primi due giorni, ha consentito alla nostra famiglia di confrontarsi, di trovare accordi e punti in comune, di ridere, di coccolare la cagnetta e condividere il soddisfacimento delle sue esigenze, di giocare a carte e divertirsi insieme, visto che a casa non c’è mai tempo e voglia per fare tutto questo.
I momenti di “crisi” fra le sorelle non sono mancati, del tipo “io preferisco questo posto”, “io non voglio andare in quell’albergo…, ma sono stati ogni volta brillantemente risolti, questo conta! E le poche volte che sono intervenuta per mettere pace fra le sorelle sono stata incredibilmente ASCOLTATA, tanto che la mia frase “L’ironia è un attacco” è diventata un cult…
Ho ancorato alcuni di questi momenti magici per riutilizzarli al bisogno. Nei momenti più felici, in cui c’era unione, intimità e divinità fra noi (divinità perché si sentiva che Dio era lì con noi) facevo schioccare le dita e inspiravo profondamente. Poi ho aggiunto alla mia àncora il profumo di lavanda, acquistata ai mercatini di Aix-en provence. Dunque: schiocco di dita, inspiro il profumo di lavanda e… zac! Sono felice!
Anche adesso per me la lavanda è una pianta di felicità. Stacco un pezzettino di fiore e lo strofino tra le dita, aspirando intensamente l’aroma, per rivivere quei momenti. Per non strappare i fiori dalle piante mi sono messa il sacchettino con la lavanda sul comodino. Wow, quanto funziona!
Non dimenticarti di prenotare la mia clinic del 9-10 settembre, dove scopri come ancorare il tuo miglior swing:
http://www.golfissazione.com/risorse/golfissati-mente-tecnica/
Ma non preoccuparti, rinnoverò l’invito a fine agosto se ora sei al mare o a giocare a golf.
Ti auguro un buonissimo FERRAGOSTO, al profumo di lavanda…