approccio mentale
7 killer dello swing
E due dritte per sconfiggerli (sottotitolo)
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Dal mio sondaggio sono emersi questi problemi golfistici:
1 perdita di concentrazione prima della fine del percorso – 2 discontinuità nei colpi e nelle giornate di golf – 3 strategia sbagliata – 4 poco tempo per allenarsi e per giocare – 5 alcuni problemi tecnici di swing nei vari colpi (troppi putt, approcci da trenta metri rattonati, rigidità, niente finish, address sbagliato…) – 6 atteggiamento mentale (convinzioni, fiducia) 7 motivazione.
La motivazione all’inizio è altissima. Se tu sei un principiante ne sai qualcosa: inizi a prendere bene la palla, a fare punteggio, migliori, progredisci e ti GASI tantissimo. Leggi il resto di questo articolo »
Tre segreti per il putting
Il gioco corto è quello che richiede la massima concentrazione e focus mentale, il putting in special modo. Quasi nessuno prende lezioni di golf sul putt. Un putt che sborda è sempre un colpo perso.
Ogni colpo ha lo scopo di mandare la palla in buca , ma il successo di ogni buca è sul tuo ultimo colpo. Come sarebbe se tu riuscissi a pattare PER IMBUCARE ogni colpo, anche da 10 metri? Uno dei tre segreti l’ ho imparato oggi in gara e l’ ho applicato subito: è il primo che ti svelo qui.
Ipnosi al golf
Cos’è l’ipnosi?
Prima di conoscerne l’esatto significato ho sempre considerato l’ipnosi come quella che facevano in tv i “maghi” e gli illusionisti: guardavano negli occhi le persone, parlavano loro con voce suadente e le inducevano a fare o dire certe cose.
Ma più semplicemente l’ipnosi (anzi, l’autoipnosi) è il nostro dialogo interno, la “voce” che istruisce il livello inconscio o subconscio della nostra mente. Quando la mia amica Piera mi dice che non riesce a passare i laghi della 9 e della 18 ha certamente ragione lei, infatti segna sempre due x a quelle due buche. Lo ha ripetuto a se stessa tante mai di quelle volte che ha convinto il suo livello più profondo. E’ come se avesse tracciato un solco nei suoi pensieri, una strada su cui cammina giorno dopo giorno. Questa è autoipnosi!
Benvenuto rattone!
Per qualche strana ragione il chip (colpo a correre) è un colpo che molti sbagliano, in tutte e tre le categorie a scalare. Sento già le voci di protesta dei giocatori di prima categoria: “Stai dicendo una fesseria! Il chip è un colpo facile, che non sbaglio MAI”
Okay, rettifico. Il chip è un colpo difficile per MOLTI, me compresa. A volte perdo il feeling e per quante prove faccia non riacquisto il controllo. Colpisco la palla troppo in alto provocando un lungo rattone oppure faccio una flappa imbarazzante, che dimostra che la grande palla (pianeta terra) è stata colpita prima della piccola palla da golf!
Quando il dubbio si insinua nella mente poi si arrampica sul grip del ferro, per estendersi alle mani, le spalle, la faccia del bastone e… flappa o rattone è il naturale risultato. Ho provato a correggere ripetendo la tecnica, ho provato tentando di evitare di pensare, con il “pronti-attenti-via-fine” (report “Libera il tuo miglior swing”, lo trovi qui: http://www.golfissazione.com/diecipassi) ma quando il dubbio ormai è avanzato non FUNZIONA NIENTE. O meglio, magari funziona per un breve periodo, poi di nuovo il buio.
La malattia permane!
Ecco il rimedio di Tim Gallwey: accettare il rattone, anzi ringraziarlo. Il rattone è frutto di Sé1, la mente che pensa e ripensa, dà troppe istruzioni e inibisce il naturale swing che Sé2 (inconscio, istinto) è in grado di eseguire. Come tutte le altre manifestazioni di Sé1, i rattoni non si “cibano” della luce della consapevolezza. Il nuovo dialogo interno (è Sé1 che parla) sarà questo:
“Okay, caro Sé2, quando fai i rattoni voglio capire come li fai. Ti analizzerò in piena consapevolezza e senza giudizio.”
Con questa affermazione dichiari che la tua tranquillità non è destabilizzata da un volgare rattone, nemmeno se è avvenuto in un momento inopportuno, ad esempio quando ti fa segnare una x in gara.
Mentre fai il rattone o la flappa dovresti sentire una specie di debolezza nel polso destro, un attimo prima dell’impatto, che impedisce alla faccia del bastone di essere square all’impatto. Ascoltando il rumore del colpo “rattonato” puoi capire se hai colpito la palla sotto, sopra o sull’equatore. Mano a mano che aumenta questa consapevolezza aumenta anche la percentuale di chip solidi.
I golfisti ciechi capiscono subito dal rumore come e dove è stata colpita la palla e quanta strada farà.
Per riassumere: Aumentare la consapevolezza accettando i brutti colpi e cercando di capirli può “curare” a lungo termine.
Lo dice Tim, adesso basta provare!
“liberazione” dello swing in video!
Lo so, i miei video per ora fanno solo ridere, ma l’importante è la comunicazione del messaggio: quello che esprimo nel report “Libera il tuo miglior swing” FUNZIONA.
Gianna ha giocato meno 7 in 9 buche, Alberto è entusiasta dei suoi colpi da quando applica il metodo e Lucia sostiene di aver allungato miracolosamente i suoi legni e il drive.
Il concetto è estremamente semplice: sé1, la tua mente razionale, dovrebbe ASTENERSI dall’istruire sé2, l’inconscio, perché troppe istruzioni provocano un colpo sbagliato. Una sola istruzione può andare bene, ma più di una è dannosa.
L’inconscio è la tua parte istintuale, quella che sa come muoversi per far volare bene la palla, e se tu lo lasci libero sarai stupito da quanto ti sembrerà facile giocare a golf. (io ne so qualcosa di quanto è difficile…)
Se invece Sé1 subissa Sé2 di istruzioni (gira le spalle, tendi il braccio sinistro, ruota il fianco…) è probabile che Sé2 sbagli il colpo e si sorbisca i rimproveri di Sé1, del tipo:
“Sei una stupida! Ma come tiri? Ti avevo detto di ruotare il fianco, sei rimasta ferma. Che tiro orribile!” Sé1 si sfoga col suo sé opposto, Sé2 e lo tratta da pellaio come se davvero fosse un’altra persona.
Per evitare le troppe istruzioni, basta ingannare la tua mente razionale parlando. Anziché pensare pronuncia 4 parole nei 4 punti cruciali dello swing: all’address, all’apice del backswing, all’impatto e al finish: pronti-attenti-via-fine. Pronunciale a voce alta mentre tiri, come faccio io nel video, e vedrai che colpi liberi e belli farai.
Prova per un pò, non ti arrendere subito se non funziona nell’immediato, abbi fiducia e riprova.
Sei un adulto e per gli adulti è difficile mettere a tacere la mente e LASCIARSI ANDARE. Tendiamo a controllare tutto, mentre il golf vuole un “controllo libero”. Sembra un controsenso, ma è così. Se osservi un professionista capisci che ha il pieno controllo del colpo, ma mentre lo fa non si dà alcuna istruzione, i suoi muscoli sono sciolti e il corpo si muove armonioso e libero da tensioni.
Se ancora non hai letto il report lo puoi scaricare cliccando qui:
http://www.golfissazione.com/diecipassi/
scorri la lettera fino al report “Libera il tuo miglior swing”, lascia nome ed email e lo riceverai immediatamente.
Fammi sapere i risultati delle prove![youtube]http://www.youtube.com/watch?v=tIxM6455FXM&feature=player_profilepage[/youtube]