approccio mentale

Decidi la trama del film

 

A volte non sai perché proietti nella tua mente dei film orrendi, vero? Specie durante i momenti di scoraggiamento, preoccupazione o  dubbio, le tue immagini mentali sono un condensato di negatività.

Al golf questo succede quando giochi male o sei insicuro. Quando “sai” che quella buca non la segni mai, quando “sai” che tiri male quel ferro, quando “sai” che  non superi il lago di 100 metri. Oppure quando fai un errore e te la prendi con te stesso. Che film vedi nella tua mente? Sono film drammatici, thriller, talvolta horror.

Nella tua vita vedi brutti film quando le cose non vanno come ti aspetteresti o quando sei stressato e portato a provare rancore, rabbia, a scattare perché tua moglie  ha perso il telecomando della tv…

Addirittura proietti film di ciò che non ti piace di te stesso, di aspetti che vorresti nascondere o cambiare, (come ad esempio il colore dei capelli) perché attribuisci un’importanza eccessiva a quello che gli altri pensano di te.

Ebbene sì: quando attribuisci troppa IMPORTANZA al risultato di golf, al telecomando che al momento non trovi, al colore dei capelli i tuoi film mentali ti procurano depressione! Ma il film è solo nella tua testa, non in quella degli altri. Agli altri non importa niente di come giochi a golf o dei tuoi capelli rosso fuoco, o del telecomando della tv. Queste cose assumono importanza solo nei tuoi film mentali che nessuno vede all’infuori di te!

 La soluzione?

Ridurre l’importanza delle cose che ti procurano emozioni negative, creando dei nuovi film in cui tu brilli in tutto il tuo splendore. Può essere un bel film dei tuoi migliori colpi a golf, dei ferri/legni che tiri bene, del volo alto della palla che atterra di là dal lago. Un film di quella volta che hai fatto 40 punti in gara, dei putt imbucati da lontano… Oppure un film in cui guardi la tv abbracciando tua moglie girando i canali dai tasti della tv… O anche un film in cui tu e tua moglie vi mettete insieme con calma a cercare il telecomando e lo trovate subito… E perché no? Un film in cui vedi i tuoi pregi:  un discreto viso, un portamento elegante, un sorriso smagliante, un umorismo sottile… Che importa se hai i capelli rosso fuoco? Se metti a fuoco le tue qualità sono quelle che la gente noterà.

Sposta l’attenzione dai difetti alle qualità: a quelle che già hai e a quelle che vuoi acquisire.

Questi nuovi film esercitano un effetto diretto sulle tue azioni e sul tuo comportamento. Col tempo il film si trasforma in una parte della tua personalità e allora cesserà di essere un film!

Certo, ci vorrà tempo. E costanza nel sostituire le trame dei film. Ma se hai la risolutezza ad ottenere la felicità, serenità e pace del cuore questa è la strada giusta. Mettiti in testa dei nuovi film, respingi gli horror e accetta le commedie, i film d’amore, comici e divertenti. Sii aperto a tutto il buono e ignora tutto il cattivo. Nella vita il negativo non mancherà di perseguitarti se non gli passi oltre con assoluta indifferenza. ll positivo invece sarà sempre con te se lo accogli con gioia.

Se vuoi mettere alla prova l’efficacia di questi film mentali, fallo con qualcuno che non conosci. Ad esempio se devi andare  a una festa, a un colloquio di lavoro o a un concorso o a una cena dove non conosci molte persone. Mettiti in testa un film mentale in cui ti vedi al massimo dell’espressione delle tue qualità, immagina il tuo massimo successo e divertimento in questo nuovi incontri e tieni attivo questo film nella tua coscienza. Vedrai quanto è efficace per l’esito dell’incontro!

Ogni nostro film interiore, ogni nostro pensiero, si trasforma in realtà. Perché allora non iniziare da ora a creare una nuova realtà più felice?

 

 

 

 

Cos’è il golf mentale

Ormai che la mente conti per il 90% al golf lo ammettono in tanti. La mente tranquilla e concentrata, o il “pensiero giusto” produce un ottimo swing mentre la mente che si focalizza sul dubbio, la paura, i dettagli tecnici produce flappe e rattoni. A volte anche air shot…

Ieri al meeting golfissati abbiamo pattato in casa a causa del maltempo, ma che putt lunghi imbucavano le persone con i miei semplici esercizi!

Devo premettere che per i principianti non basta il gioco mentale, c’è proprio la necessità di acquisire i fondamentali tecnici e allenarli, facendosi carico delle normali  frustrazioni che il noviziato comporta.

Sono convinta invece, che una volta acquisito lo swing così diverso e personale per ognuno, a quel punto debba intervenire un allenamento mentale per poter giocare il proprio swing al meglio delle proprie possibilità. Col nostro swing, così com’è, senza stravolgerlo e solo pensando alla cosa giusta, quella che ci aiuta a concentrarci e focalizzarci. La mente libera da dubbi e paure, rilassata e concentrata è ciò che rende il golf facile, piacevole e divertente.

Il golf mentale è riconoscere la tensione e usare il respiro o il rilascio muscolare per eliminarla.

Il golf mentale è pensare al colpo successivo e non a quello sbagliato.

Il golf mentale è focus sullo swing, routine, ripetizione di gesti.

Il golf mentale è gestire le paure, fiducia nel colpo, fiducia in se stessi.

Praticando il golf mentale impari a conoscere te stesso, come si muove il tuo corpo, come funziona la tua mente. Impari ad osservarti come se tu fossi un altro che vede se stesso da fuori. Impari ad essere spontaneo ed efficace senza sforzo. Il tutto senza giudicarti. Nessuno ti giudica mentre ti OSSERVI, nemmeno tu stesso lo fai.

Pensa invece a quanto tendi a giudicarti quando fai un brutto colpo dietro l’altro davanti ai tuoi compagni di gioco o davanti al maestro. Ti vergogni e la vergogna interferisce sul fisico, sui muscoli. Questa è la prova che i pensieri prendono una forma. Non ci credi? Pensa a un momento in cui hai vissuto un grosso dispiacere o una preoccupazione: non sentivi un groppo alla gola o allo stomaco? Pensieri negativi e stress producono tensione negli organi e nei muscoli.

Qui, negli esercizi che propongo al meeting golfissati, non c’è alcuna forma di giudizio perché tu osservi il tuo swing e la tua mente produce gli aggiustamenti necessari mentre osservi. I tuoi risultati dopo un pò migliorano! 

Prova l’esercizio del gioco di tocco che ti ho già descritto: patta la prima palla normalmente, come fai sempre, e guarda dove si ferma.  Tira una seconda palla scommettendo con te stesso dove si fermera’: a destra, a sinistra, più corta o più lunga della prima palla? Fai cosi’: addressati alla prima palla e fai il colpo ad occhi chiusi.  Ascolta il rumore dell’impatto e del rotolo della palla, poi formati nella mente l’immagine di dove si e’ fermata, cercando di capirlo dal “tocco”. Controlla e guarda se hai indovinato.

Con questo “gioco” ottieni 3 risultati:
Più indovini, più memorizzi il giusto movimento che ti dà lunghezza, direzione e forza desiderate. (piano piano l'”indovinare” diventa “prendere coscienza”)
– Non ti giudichi perché lo scopo non è imbucare, ma capire, dal tocco, dove si ferma la palla (invece quando cerchi di imbucare e non ci riesci ti giudichi dandoti dello stupido)
– acquisisci feeling perché non usi la vista, che è il senso più sviluppato nel golf a scapito della sensazione.

Sul gioco lungo per osservare il tuo swing devi focalizzarti su una parte del tuo corpo e capire come si muove. La  mente, in questo tentativo di comprendere, compie in modo naturale i necessari aggiustamenti. Magia? Forse. La nostra parte inconscia è piena di magie e di sorprese piacevoli, che la mente razionale non immagina neanche di poter produrre.

Ecco in che modo possiamo condizionare la nostra mente al pensiero giusto: lasciandola OSSERVARE e non dandole il potere di istruire il nostro inconscio con dettagli  tecnici. Gli esercizi sul gioco lungo e sul pitching non abbiamo potuto farli a causa del tempo, ma che gioia ieri in campo, vedere lo swing sciolto con buoni risultati di due principianti entusiasti!

Con l’osservazione del proprio swing il corpo impara perché è libero di concentrarsi su come si sente e come può sentirsi meglio, riesce a capire da solo ciò che funziona.

Non c’è un modo giusto e uno sbagliato di fare lo swing, non c’è paura di fallire, questo non è un sistema giudicante! Semplicemente diventi consapevole, cioè prendi atto di ciò che è.

E il tuo swing, alla fine, è quello giusto per te!

Bubba Watson è il mio nuovo eroe!


Follow my blog with Bloglovin
Bubba Watson non ha mai preso lezioni di golf, non ha un coach, ha uno swing che è contrario a ogni regola tecnica, un modo di approcciare contrario ad ogni libro di strategia mai scritto eppure… HA VINTO LUI!

La sua strategia? Dice Watson: “Io attacco sempre la palla. Cerco la bandiera in ogni circostanza. So che il mio swing è buffo, ma in qualche modo FUNZIONA” Ecco perché LUI è il mio nuovo eroe!  

Sì, perché è una solo convinzione il fatto che il tuo swing non sia corretto: lo è! Quando funziona è la dimostrazione che è corretto, altrimenti non funzionerebbe!!!

Quindi cosa possiamo imparare da Bubba? Il suo talento? Ha più talento di Tiger o di Phil? Forse no, ma sa come vincere. Lui crede nel suo swing e nel suo gioco. Ecco cosa possiamo imparare.

Non esiste un golfista perfetto, né uno swing perfetto. Ognuno di noi deve trovare il proprio swing e crederci.

Bubba ci fa un altro dono quando afferma: “Non mi sono neanche accorto cosa è successo nelle seconde nove buche, da quanto ero nervoso. nervoso su ogni colpo, ogni putt, ogni approccio, nei play-off. A un certo punto dal bosco ho fatto uno strano colpo così come lo avevo immaginato nella mia testa e adesso sono qui a rilasciarvi un ‘intervista con addosso la giacca verde…”

Era nervoso!

Si può giocare bene anche se si è nervosi, questa è la buona notizia!

E per finire, Bubba ci dà una lezione di felicità. Non importa se giochi basso o alto di handicap, se vivi in una casetta o in una mega villa… ti abitui a tutto e non  gioisci più. Solo le prime volte che conquisti qualcosa sei felice. Solo quando senti che c’è una crescita, un miglioramento, una conquista. Lui, Bubba, ha conquistato il master e noi lo abbiamo colto in questo suo primo momento di senso di crescita e di miglioramento, che gli ha dato una grande felicità (oltre ai soldi 🙂 )

 

Tiger, Rory e il golf mentale

Rory McIlroy è il sedicesimo giocatore che ha raggiunto la prima posizione in classifica del golf ranking mondiale ed è il secondo più giovane, dopo Tiger Woods che aveva 21 anni.

Rank Player Pt.s
Avg.
Tot.
Pts.
# of
Evts.
Pts.
Lost
Pts.
Gained
 1  Rory McIlroy,  Nir  9.29  473.95  51  -54.40  139.76
 2  Luke Donald,  Eng  8.97  466.37  52  -78.44  3.42
 3  Lee Westwood,  Eng  8.19  376.69  46  -56.56  70.42
 4  Martin Kaymer,  Deu  6.02  300.87  50  -53.68  20.48
 5  Steve Stricker,  USA  5.71  228.46  40  -38.31  48.29
 6  Webb Simpson,  USA  5.07  263.60  52  -31.79  24.01
 7  Jason Day,  Aus  5.03  236.56  47  -35.27  28.42
 8  Dustin Johnson,  USA  5.02  256.16  51  -45.65  32.89
 9  Charl Schwartzel,  Zaf  4.99  259.55  52  -39.28  27.19
 10  Hunter Mahan,  USA  4.97  258.19  52  -36.09  91.37

Rory si è guadagnato questo titolo grazie a come ha pattato all’Honda Classic, domenica scorsa.
Un putt da 3,5 metri alla buca 2

un putt da 2,6 metri alla buca 5

due putt da 16 metri alla buca 6. Ha finito a 69 per un totale di -12.

Puoi immaginare quanto fosse forte la tensione per cercare di arrivare primo e battere un agguerrito Tiger Woods? Tiger, in finale, ha fatto un birdie e un eagle, finendo a 62.

Cosa dice Mc Ilroy di questo? “Ho sentito il boato alla 18 quando Tiger ha fatto eagle e io stavo pattando per il birdie alla 13. Era davvero dura per me giocare per la vittoria in queste condizioni psicologiche”

Allora come ha fatto Rory a vincere contro Tiger e contro i suoi stessi nervi?

Col golf mentale.

Rory ha imparato a controllare l’aspetto mentale del suo golf e a combattere lo stress. Lui sa che la chiave per un grande golf è eliminare tutti i pensieri negativi che ti impediscono di dare il meglio. Se fai un brutto colpo la peggior cosa che puoi fare è pensarci. Ebbene sì, pensare ai tuoi brutti colpi rovina il resto del tuo gioco. Bisogna interrompere lo schema del pensiero negativo!

Fuzzy  Zoeller ad esempio fischia sul setup per calmare la sua mente.

Non occorre che fischi anche tu, basta che tu spezzi lo schema del tuo dialogo interiore negativo nel modo che preferisci, per zittire la mente conscia. Io ti ho indicato un bel pò di modi per farlo nei miei post, te ne ricordo alcuni:

– pronunciare “pronti-attenti-via- fine” nelle 4 fasi dello swing.

– pronunciare “solo swing”

– guardare il fairway per individuare un punto in cui vuoi che la palla vada

– farsi una domanda tipo “come posso fare un colpo FACILE?”

-canticchiare…

– allentare il morso

– parlare col dubbio

Trova tu il tuo modo per distrarre la mente dal pensiero negativo del brutto colpo… E più di tutto, per mantenere il sangue freddo quando stai PER VINCERE una gara. Quante volte l’inconscio ti boicotta (si tratta di vero e proprio autosabotaggio) e sbagli nelle ultime due buche? Di certo Rory ha il suo sistema vincente: è lui il nuovo numero uno del mondo!

Se tu già sei in possesso del mio magico audio+golf ASCOLTALO sempre prima di mettere piede nel campo da golf: riprogramma la tua mente alla positività e ti ridona il tuo swing più redditizio. Nel 2011 per me ha fatto miracoli! (www.golfissazione.com/golfaudio) 

 

 

 

 

Senza paura il colpo parte bene!


Follow my blog with Bloglovin
Mi sono fatta questo filmino così come sono vestita in casa: ciabatte, maglione pesante, pantaloni lisi di peloncino bianco. Quando l’ho riguardato mi sono vergognata un pochino, ma poi ho deciso che pubblicandolo non ci avrei rimesso niente e avrei potuto trasmettere a tutti questo ALLONTANAMENTO DEL DUBBIO.

Ti capita mai di avere PAURA di fare il colpo di golf? Paura nel senso di dubbio della tua capacità di colpire bene la palla, con pensieri del tipo: “oddio, non riuscirò mai a fare questo colpo, fino a ora ho fatto solo rattoni…” Senti in modo quasi viscerale che sbaglierai il colpo. Lo fai in fretta, per toglierti il problema e l’esito è quello previsto dal dubbio: un altro rattone.

Ti capitano momenti così?

Capitano anche a me, sempre e SOLO sul drive. Appena arriva il dubbio, però, ho imparato a riconoscerlo e a parlarci. Col pensiero gli dico:

“Ti ho riconosciuto dubbio e ti accetto, ma non ti invito a prendere il té” Tradotto: non farò questo colpo con te, dubbio, non finché sei dentro la mia testa.

Parlando così al dubbio lo dissocio da me, lo metto fuori.

Dopo, è più probabile che mi rilassi e faccia un buon colpo.

Il report “Nessun Dubbio” è tratto dal bestseller “The Inner Game of Golf” di Tim Gallwey, puoi scaricarlo gratis da qui: Nessun Dubbio

Non limitarti a guardare il filmino e leggere questo post, fai l’esercizio in campo appena riconosci la paura!