Domande da ridere

. Se il mio capo si droga, io sono un tossico-dipendente ?

· Se lavorare fa bene, perché non lo lasciamo fare agli ammalati ?

· Le tende da sole … soffrono di solitudine ?

· Per diventare necrofili ci vuole inclinazione o bisogna farsi le ossa ?

· Perché si chiama sala-parto se ha solo nuovi arrivi ?

· Nei film porno il protagonista e il montatore sono la stessa persona ?

· Se Garibaldi è partito da Quarto, chi erano i tre partiti prima di lui ?

· Vecchioni da ragazzo si chiamava Jovanotti ?

· Se la museruola si mette sul muso dove si mette la cazzuola ?

· Sono le pecore di Murano che producono la lana di vetro ?

· Ma in una banca del seme, cosa danno di interessi?

· La penisola è un isola a forma di pene ?

· Gestante è participio presente o preservativo imperfetto ?

· Visto che la luce viaggia più veloce del suono, sarà per questo che molte persone appaiono brillanti finché non le senti parlare ?

· Quelli che attaccano i cartelli “Chi tocca muore” muoiono tutti ?

· Perché “separato” si scrive tutto unito quando “tutto unito” si scrive separato?

· Perché “abbreviazione” è una parola cosi lunga?

· Perché i Kamikaze portano un casco?

· Da dove viene l’idea di sterilizzare l’ago della siringa che serve per l’iniezione letale ad un condannato a morte?

· Perché i negozi aperti 24 ore su 24 hanno la serratura?

· Voglio comprare un boomerang nuovo. Come faccio a sbarazzarmi di quello vecchio?

· Come si fa a sapere se una parola nel dizionario è scritta sbagliata?

· Genero in sardo si dice nuoro?

· Ma un donnaiolo incallito dove li ha i calli?

· Perchè Noè non ha lasciato affogare quelle due zanzare?

· Quando producono un nuovo cibo per cani “più gustoso”, in realtà chi lo ha assaggiato?

· Perché il pane caldo si definisce fresco?

· Perché quando si è in ferie non si lavora, ma un giorno feriale è lavorativo?

· Se i gatti quando camminano vanno gattoni, i coyote come camminano?

· Per fare il grano duro ci vuole uno spaventapasseri a forma di donna?

· Se la Fabbrica Italiana Automobili Torino si chiama FIAT…
  se l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale si chiama INPS…
  se l’Unita’ Sanitaria Locale si chiama USL…
         perchè la Federazione Italiana Consorzi Agrari si chiama Federconsorzi?

Qui sotto 4 domande con relative risposte, bellissime.

Che cos’è la colonia penale? R: il profumo del cazzo

.   Che cos’è l’enciclica papale? R: la bicicletta del Papa

.   Che cos’è il ciclo mestruale? R: la bicicletta del Marchese

.   Che cos’è un fattore di potenza? R: un amministratore agricolo del sud

hole in one, il miracolo di Alessio

resized_DSC00568Qui sotto ho copiato il racconto di un golfista entusiasta, appassionato, fissato e chi più ne ha più ne metta: è Alessio che domenica ha fatto buca in uno nel par 3 al golf Fontevivo di San Miniato. Che gioia trasuda dalle sue parole!!! Com’è potuto succedere proprio a lui, un handicap 27? Vediamo se mi avvicino alla risposta:

– Alessio è in testa per la gara sociale, ha una forte motivazione per vincere perchè con una sola gara ne vince 2.

– Alla buca 4 si avvia sul tee in tutta tranquillità, dopo aver fatto tre buche buone. La buca 4 è un par 3 facile, di soli 120 metri: prendere il green è alla portata di tutti, basta addressarsi bene. Alessio non pensa troppo, fa il suo swing e segue il volo della palla.

– Il suo pensiero è già orientato sul birdie, grande risultato, così segue con gli occhi e con le orecchie quella sua bellissima palla che atterra in green e si avvia verso la bandiera.

– La palla che entra è il coronamento di un sogno, è un premio del suo pensiero positivo, un annuncio di altre gioie future. Lui dice che ha avuto una grande fortuna, ma la fortuna aiuta gli audaci e chi si impegna a fondo. Io dico che è un segno e tocca ad Alessio capirne il significato! Ecco il suo racconto: 

Domenica 12 dicembre mi è successa una cosa che non mi succederà mai più!
Lo sponsor della gara a Fontevivo non me lo ricordo e chissenefrega… Io sto pensando ad una cosa sola mentre mi sto scaldando: e’ l’ultima gara del sociale dove sono in testa con 6 punti di vantaggio e mi dispiacerebbe perderlo proprio all’ultima giornata visto che chi vince prende 7 punti e a scalare il settimo ne prende 1.

Partenza ore 8e 50 tutti pronti io il mio amico Stefano e ( deciso insieme ) il mio grande antagonista, secondo in classifica, Piero.

 Buca 1 insomma  –   buca 2 benino  –   buca 3 pure  –  buca 4 come da descrizione: sono le ore 9,30, vado sul tee sintetico del par 3 di 120 metri e faccio il mio colpo. Vedo bene la pallina che si alza, rimbalza in green a 3 metri circa dalla bandiera, poi prosegue dritta verso l’asta, e qui penso: “Vai vai pallina bella, che qui ci scappa il birdi (come lo chiamo io)!” Lei, la palla, va avanti davvero e…Plu! (il classico rumore che non dimenticherò mai) entra in buca!! Sissignori, entra proprio dentro la buca e il Nencio che sono io entra nella storia con il suo primo (e quasi sicuramente ultimo)

HOLE IN ONE ( INGLESE ) O’LINONE ( NAPOLETANO ) OLIUAN ( CINESE ) BUO DI ULO ( LIVORNESE E PISANO )

Dopo alle buche 5, 6, 7 e 8 ho fatto  tutte x, ma non mi importava più… I miei amici dovevano darmi da mangiare con la fionda tanto volavo alto!!! Il mio amico Piero ha vinto a pari merito con me ma è arrivato secondo perchè ha fatto un punto meno di me nel secondo giro.Io ho preso 7 punti così ho vinto anche la gara sociale. Poteva forse andarmi meglio di così?

RAGAZZI CHE DOMENICA E CHE CULO !!!!!!!

Il cameratismo nel golf

19060Le barzellette di golf hanno in comune una morale: gli uomini amano di più il golf delle mogli e hanno relazioni migliori e più durature con i compagni di gioco piuttosto che con le mogli! Tra compagni infatti nasce spontaneo un senso di lealtà, che acquista significati mistici ed eterni molto più profondi della cerimonia di matrimonio, dove si fanno promesse vane…

Qual è il segreto?  La chiarezza. Nel golf la partita a quattro ha scopi chiari e limitati: chi arriva ultimo paga da bere, se a coppie la coppia perdente paga “lo spaghetto” e chi arriva primo si gusta la gloria per aver giocato meglio degli altri. Nella partita a due che è il matrimonio si stabiliscono mete nebulosamente ampie e irraggiungibili: fedeltà finchè morte non ci separi, reciproca assistenza nella malattia, amore eterno, ripetto e onore per tutta la vita……..

Il cameratismo nel golf è fatto ad arte, proprio come lo stesso campo da golf che è stato ricavato dalla natura, ti chiede solo cinque o sei ore a settimana, che comprendono i saluti scherzosi nel parcheggio, il cambio delle scarpe nello spogliatoio, i commenti davanti a un bicchiere di birra e le 18 buche insieme. Dentro questo spazio circoscritto nascono irritazioni, gelosie, a volte perfino litigi, che però vengono miracolosamente soffocati dalle distanze imposte dal gioco, dalle regole di buona condotta degli sportivi e dal pensiero che comunque finirà presto.

Come nel matrimonio, nel golf c’è partecipazione: ci aiutiamo a vicenda a cercare le palline perdute, commentiamo caritatevoli gli swing sbagliati gli uni degli altri e ci ritroviamo insieme (come marito e moglie a cena) sui green e sui tee. A differenza del matrimonio però il golf è una guerra fin dal primo momento, è un gioco al massacro che fa nascere il cameratismo golfistico, come un fiore che sboccia fra i sassi. Uccidere o essere uccisi, mangiare o essere mangiati, il cameratismo del golf ha come fondamenta l’antagonismo animale, piacevolmente dissimulato sotto il maglioncino Chervò nuovo e le piccole gentilezze.

Oltre a una guerra il golf è anche un teatro dove ognuno recita la sua personalità e a turno sta sotto i riflettori, alternando il ruolo di attore a quello di spettatore. Non c’è niente di prevedibile nel golf, a  volte il giocatore più forte crolla e gli spettatori ne sono contenti!

Buona parte del piacere del golf quindi è nella familiarità che si sviluppa fra  compagni di gioco, nella sicurezza che ognuno prova all’interno del suo ruolo di attore, nella competizione sportiva, nella gioia di essere insieme. E la moglie? Purtroppo c’è anche lei!! Questa vecchia barzelletta rende bene l’idea il rapporto moglie/golf:

4 amici giocano a golf tutti i giovedì mattina. Sono sul tee della 8 quando vedono passare un corteo funebre in strada e uno di loro dice agli altri 3: “Facciamo un minuto di silenzio” Trascorso il minuto i tre amici stupiti dal senso religioso del compagno gli chiedono: “Com’è che ti commuovi davanti a un funerale? Che ti è preso?” Lui risponde triste: “eravamo sposati da 25 anni…”

golf da ridere

Signora anziana con marito golfista. Una signora di 75 anni si fa visitare dal medico che le diagnostica problemi cardio circolatori. “Lei ha bisogno di fare sesso tre volte a settimana per aumentare la pressione sanguigna, signora!” La signora, molto imbarazzata, chiede: “Le dispiacerebbe dirlo a mio marito che sta aspettando fuori?”La signora fa entrare il marito e il medico gli dice: “Sua moglie deve fare sesso tre volte a settimana” “Che giorni?” chiede il marito. “Ma, non so ad esempio il lunedì, il mercoledì e il venerdì andrebbe benissimo” dice il dottore. Il marito riflette un attimo poi dice: “Il lunedì posso accompagnarla io, ma il mercoledì e il venerdì gioco a golf, quindi dovrà prendere l’autobus per venire da lei!” 

Annuncio mortuario. Una signora va alla redazione di un giornale locale per far pubblicare l’annuncio di suo marito appena deceduto. L’impiegato la informa che il costo per ogni parola è di un euro, lei ci pensa un pò poi comunica il testo dell’annuncio: Robero Rossi è deceduto. L’impiegato sorride di fronte alla tirchieria della donna e precisa che le parole devono essere almeno 8. La signora allora elabora il nuovo annuncio: ROBERTO ROSSI E’ DECEDUTO VENDESI MAZZE DA GOLF.

Golf e brutto tempo.  Oggi mi sono svegliato presto, mi sono infilato i pantaloni, vestito lentamente, preparato caffè, preso le mie mazze da golf e sono andato piano verso il garage, ho messo le mazze nell’auto e ho tirato fuori la macchina dal garage sotto una pioggia torrenziale.
La strada era totalmente inondata e il vento gelido soffiava a 100 km orari. Sono rientrato con l’auto in garage, ho acceso la radio e sentito che le previsioni dicevano che quel tempaccio sarebbe durato tutto il giorno.
Che delusione!
Sono rientrato in casa, mi sono rispogliato e silenziosamente sono scivolato a letto.
Piano mi sono avvicinato a mia moglie stringendola e, mettendole una mano sulla natica, le ho sussurrato all’orecchio: “il tempo fuori è orribile”
Lei mezza addormentata mi ha risposto: “Sì lo so, pensa che quel cretino di mio marito è andato a giocare a golf!”   (barzelletta di Giuliano)

La signora nel porno shop.    Una signora ultracinquntenne molto elegante entra in un porno shop. E’ visibilmente imbarazzata, si guarda intorno e si alza il collo della pelliccia per nascondere il rossore. Il commesso capisce e la accoglie calorosamente: “buongiorno signora, vuole dare un’occhiata o la posso aiutare?””Vorrei un vibratore” risponde lei a voce bassa.  “Ah signora, complimenti, è venuta proprio nel posto giusto, ne abbiamo di tanti generi, venga che le indico dove stanno, così lei sceglie con calma e poi mi chiama, le spiego tutto io!” Dopo più di mezz’ora che la signora guardava la merce alla fine chiama il commesso. “Allora signora ha scelto? Ah, molto bene: questo bianco è di caucciù morbidissimo, un materiale atossico e di nuova tecnologia. Quello verde invece è biologico, ipoallergenico e curativo. “E questo rosso?” Chiede la signora. “Eh no signora, questo lo deve rimettere a posto perchè è l’estintore!!!”  

Quest’ultima barzelletta non è di golf ma era troppo carina per essere omessa, me l’ha passata Alfredo Maccolini, grande golfista e autore di un divertente romanzo di golf autobiografico, pubblicato qui in tre puntate l’anno passato. Se non lo hai letto fallo adesso!

http://golfissazione.com/racconto-di-unavventura-di-golf-e-non-solo-di-alfredo-maccolini/

http://golfissazione.com/primo-capitolo-del-romanzo-di-alfredo/

http://golfissazione.com/eccezionale-secondo-capitolo-intero-del-racconto-di-alfredo/

http://golfissazione.com/terzo-e-ultimo-capitolo-che-performance-alfredo/

Se hai storie, romanzi brevi o barzellette da propormi scrivimi!!!!

 

 

Costruisci l’entusiasmo!

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Quanto entusiasmo e passione mettevo nel descrivere storie di golf all’inizio di questo blog! Il golf era in questi racconti non solo un gioco meraviglioso, ma un immergersi nel verde della natura, una presenza totale all’attimo vissuto, un’espressione di gioia pura. Ho descritto i miei passi sull’erba verdissima innaffiata dalla pioggia e asciugata dal sole, i miei colpi magici, quelli che fanno volare alta e lontana la pallina, con quel “toc” perfetto d’impatto col ferro. Ho descritto l’umana pazzia, quella di chi vuole vincere ed essere bravo a tutti i costi rubando sul punteggio, quella di chi tira addosso agli altri per impazienza  o di chi trova le scuse più improbabili quando gioca male.

Ho descritto la gioia che provo quando vedo il mio nome fra i vincitori, quando torno in club house con un bello score, quando il mio gioco è fluido ed efficace, e tutto sembra filare per il verso giusto, come un sogno che si avvera. Ho descritto anche le sconfitte, i momenti negativi in cui lo swing non funziona più, come se un black out avesse invaso il mio corpo e le spalle si rifiutassero di fare il loro lavoro di rotazione… Ho provato ad elencare i RIMEDI a queste gravi malattie, e una volta elencati ho provato anche a metterli in pratica!

Il mio entusiasmo era palpabile in quegli scritti! Nel libro “Tutti pazzi per il golf”, il mio primo tentativo letterario, c’era l’essenza della mia fissazione quando ho scritto “vengo a giocare a golf lunedì, mercoledì e sabato ogni settimana e non c’è impegno di lavoro, esigenza familiare, malattia, pioggia o temporale che possa fermarmi”! I punti esclamativi si alternavano agli interrogativi (perchè sto giocando male?) per trovare risposte e soluzioni, descrivere gioie e dolori di questo gioco spettacolare.

Questa scrittura appassionata ha inondato di passione molti altri aspetti della mia vita. E’ come se il cervello avesse collegato la felicità del golf con la felicità di avere la mia famiglia, i miei cari, di aver iniziato un nuovo lavoro, di aver conosciuto tante persone fantastiche, di trovare soluzioni ai problemi, di essere consapevole dei miei bisogni, proattiva anzichè reattiva. Tutte cose di cui sono grata ogni giorno che mi alzo dal letto. Com’è stato possibile questo contagio?

Ho costruito il mio entusiasmo per il golf descrivendolo nei miei post, nel mio libro, nel mio ebook con parole ricche di particolari sensoriali, ho analizzato a tavolino una felicità che avvertivo solo in maniera “sbadata”. Ho conosciuto tante persone “sbadate” com’ero io, che danno per scontata la giornata positiva e si lamentano di ciò che non va, e adesso mi dispiace per loro. Scrivere di golf mi ha permesso di scomporre i tasselli delle mie emozioni, di dare voce a una gioia profonda che – ho scoperto – pervade molti altri aspetti della mia vita. Adesso scrivo meno, ma non smetto di essere grata quando prendo un caffè in club house e mi aspetta una mattinata di golf. Assaporo ogni attimo, respiro il profumo dell’erba che tinge di verde l’interno del mio corpo, ricevo il calore del sole, rido con la mia compagna ad ogni occasione.

La foto dei miei figli qui sopra in un momento di gioia è un pezzo del puzzle con cui ho costruito l’entusiasmo di questo post. Per sistemare gli altri pezzi del puzzle (troppo bella questa assonanza) ho usato solo le lettere dell’alfabeto!