Archivio di novembre 2010
Costruisci l’entusiasmo!
Quanto entusiasmo e passione mettevo nel descrivere storie di golf all’inizio di questo blog! Il golf era in questi racconti non solo un gioco meraviglioso, ma un immergersi nel verde della natura, una presenza totale all’attimo vissuto, un’espressione di gioia pura. Ho descritto i miei passi sull’erba verdissima innaffiata dalla pioggia e asciugata dal sole, i miei colpi magici, quelli che fanno volare alta e lontana la pallina, con quel “toc” perfetto d’impatto col ferro. Ho descritto l’umana pazzia, quella di chi vuole vincere ed essere bravo a tutti i costi rubando sul punteggio, quella di chi tira addosso agli altri per impazienza o di chi trova le scuse più improbabili quando gioca male.
Ho descritto la gioia che provo quando vedo il mio nome fra i vincitori, quando torno in club house con un bello score, quando il mio gioco è fluido ed efficace, e tutto sembra filare per il verso giusto, come un sogno che si avvera. Ho descritto anche le sconfitte, i momenti negativi in cui lo swing non funziona più, come se un black out avesse invaso il mio corpo e le spalle si rifiutassero di fare il loro lavoro di rotazione… Ho provato ad elencare i RIMEDI a queste gravi malattie, e una volta elencati ho provato anche a metterli in pratica!
Il mio entusiasmo era palpabile in quegli scritti! Nel libro “Tutti pazzi per il golf”, il mio primo tentativo letterario, c’era l’essenza della mia fissazione quando ho scritto “vengo a giocare a golf lunedì, mercoledì e sabato ogni settimana e non c’è impegno di lavoro, esigenza familiare, malattia, pioggia o temporale che possa fermarmi”! I punti esclamativi si alternavano agli interrogativi (perchè sto giocando male?) per trovare risposte e soluzioni, descrivere gioie e dolori di questo gioco spettacolare.
Questa scrittura appassionata ha inondato di passione molti altri aspetti della mia vita. E’ come se il cervello avesse collegato la felicità del golf con la felicità di avere la mia famiglia, i miei cari, di aver iniziato un nuovo lavoro, di aver conosciuto tante persone fantastiche, di trovare soluzioni ai problemi, di essere consapevole dei miei bisogni, proattiva anzichè reattiva. Tutte cose di cui sono grata ogni giorno che mi alzo dal letto. Com’è stato possibile questo contagio?
Ho costruito il mio entusiasmo per il golf descrivendolo nei miei post, nel mio libro, nel mio ebook con parole ricche di particolari sensoriali, ho analizzato a tavolino una felicità che avvertivo solo in maniera “sbadata”. Ho conosciuto tante persone “sbadate” com’ero io, che danno per scontata la giornata positiva e si lamentano di ciò che non va, e adesso mi dispiace per loro. Scrivere di golf mi ha permesso di scomporre i tasselli delle mie emozioni, di dare voce a una gioia profonda che – ho scoperto – pervade molti altri aspetti della mia vita. Adesso scrivo meno, ma non smetto di essere grata quando prendo un caffè in club house e mi aspetta una mattinata di golf. Assaporo ogni attimo, respiro il profumo dell’erba che tinge di verde l’interno del mio corpo, ricevo il calore del sole, rido con la mia compagna ad ogni occasione.
La foto dei miei figli qui sopra in un momento di gioia è un pezzo del puzzle con cui ho costruito l’entusiasmo di questo post. Per sistemare gli altri pezzi del puzzle (troppo bella questa assonanza) ho usato solo le lettere dell’alfabeto!
il miglior swing va prima pensato
Nell’unica giornata di sole dopo una settimana di pioggia mi sono incamminata con l’amica storica nelle prime 9 buche del mio meraviglioso campo da golf. Le scarpe affondavano negli acquitrini e nella mota, ma il sole che splendeva rendeva l’erba verde brillante, l’aria era pulita e profumata… valeva la pena sporcarsi un pò i pantaloni. E lo swing? Oggi avrei anche la scusa buona: il campo è bagnato, le palle non caminano, i green sono lenti… E invece il golf per le prime 4 buche era perfetto: 4 bogey, di cui due par mancati. Il mio pensiero era semplice: guarda la palla, gira le spalle e chiudi il colpo. Ha funzionato per 4 buche di seguito, poi si è inceppato alla 5. Due x di seguito per il colpo sbagliato dal tee. Che è successo? Ho inquinato il pensiero. Ho pensato al backswing e non sono riuscita poi a venire bene in avanti, sia alla 5 che alla 6.
Quando penso al backswing mi entra un inutile e immotivato timore e dentro di me una vocina mi dice che non riesco a fare bene il backswing, così tutto il mio corpo è influenzato da questa assurda credenza e ne escono colpi corti e inefficaci quando va bene… Io lo so bene che non devo pensare a questa cosa che mi fa sbagliare, ma anche quando mi impongo di pensare ad altro a volte ci riesco e a volte no. La mia malattia periodica sta diventando cronica. Non riesco a giocare il mio handicap perchè sbaglio spesso il primo colpo! E lo sbaglio solo per il pensiero sbagliato, quello che mi intimorisce, quello che influenza in negativo il mio equilibrio mentale e fisico.
Ora so come fanno i professionisti o i giocatori di prima categoria a fare lo swing sempre uguale, come fossero macchine: allenano lo stesso movimento e lo stesso pensiero! Basta che RIPETANO sempre ciò che funziona. Quindi per me si tratta di scoprire cosa funziona o qual è il pensiero che mi fa prendere sempre la palla. Ad esempio un pensiero che mi facilita lo swing giusto è: “veloce avanti e chiudi”. Però purtroppo prima di tutto bisogna fare il backswing e se la mia testa si fissa sul timore che il backswing non vada bene ecco che dimentica di andare “veloce avanti e chiudere” per fissarsi sul pensiero sbagliato, quello che porta all’errore certo.
Bene, sono contenta di aver trovato una nuova sfida: sperimentare e ripetere all’infinito il pensiero giusto che mi porta allo swing giusto. In tanti altri campi ho raccolto le sfide e ho cercato con la fantasia e la creatività di arrivare a un risultato e posso dire di avercela fatta, nel lavoro, in famiglia, nella salute. NON E’ POSSIBILE CHE NON CI RIESCA COL GOLF. Forse fino ad oggi non l’ho voluto abbastanza perchè il golf richiede un’attenzione TOTALE e io non gliela do!
Grazie ti amo perdonami mi dispiace
Dopo il post ” multa sventata” e una trentina di commenti fra buoni e cattivi, venerdì gli autori dell’ebook “La pace comincia da te” si sono arrabbiati con me perchè ho diffuso il loro ebook coperto da copyright. E’ un ebook meraviglioso che insegna la tecnica O’oponopono, per rinnovarsi e ricominciare dopo un dolore, e questa tecnica consiste nel pronunciare ripetutamente 4 parole: Grazie, ti amo, mi dispiace, perdonami. E’ un mantra liberatorio che cancella i condizionamenti del passato, i dolori che ho accumulato e che si ripresentano nella mia vita sotto forma di multa sventata, un contratto che non avrei dovuto firmare, mia figlia in crisi, golf in crisi, diffusione di un ebook non mio che può comportare una denuncia alle autorità e una multa.TUTTO QUESTO NON STA AVVENENDO PER CASO! Mi è andata bene per la TERZA volta in due settimane: ho evitato una multa, ho firmato un contratto per errore da cui ho potuto recedere e adesso gli autori dell’ebook hanno lasciato correre e mi hanno perdonata, riconoscendomi la buona fede. Quando ho visto le loro email accusatorie mi sono sentita male, ma per fortuna ho usato la tecnica che loro stessi mi hanno insegnato e per tutta la mattina mi sono ripetuta: ti amo, grazie, mi dispiace, perdonami. TI AMO= Ti amo Alessandra, amo la tua anima, il tuo cuore, il tuo slancio verso il prossimo e verso la vita. Amo la tua umanità, la tua propensione al perdono, la tua umiltà. Amo il tuo corpo, le tue mani, i tuoi capelli, la tua voce. GRAZIE= grazie Alessandra per tutto quello che hai realizzato nella tua vita, grazie per i tuoi figli, per i beni che hai, per giocare a golf, grazie di essere consapevole della tua fortuna. MI DISPIACE aver contribuito alla sofferenza degli altri, non aver rispettato le regole, essere andata contro me stessa, non essere riuscita a dire di no. PERDONAMI TI PREGO. Perdonami per aver diffuso un ebook non mio, per aver firmato quando non dovevo, per aver guidato senza cinture, senza occhiali e col telefono all’orecchio, per essermi arrabbiata con i miei figli, per aver perso clienti…TI AMO, GRAZIE, PERDONAMI, MI DISPIACE. Dopo aver ripetuto queste parole mi sentivo meglio, sono tornata a casa pronta a scrivere l’email giusta agli autori: quella dove mi scusavo ed ero pronta a pagarne il prezzo, così come ho fatto con la multa. Mi è andata bene di nuovo, e concludo che il merito è di questo mantra prodigioso, queste 4 bellissime parole che sono un monito a non andare mai contro se stessi. Ogni volta che provo rabbia, collera, senso di noia, dolore, o che succede qualcosa di negativo nella mia vita è il passato che riemerge,e adesso che conosco la tecnica O’oponopono immediatamente mi accorgo della mia rabbia, della mia collera, del mio negativo e pronuncio SUBITO le 4 parole per ripulirmi e cambiare atteggiamento, ripartire come nuova . Quando invece le cose vanno bene, come quando cammino in un campo da golf in una giornata di sole, mi ripeto “ti amo, grazie, ti amo, grazie, ti amo, grazie… “Mentre pronuncio queste parole esco dai miei limiti (imposti da altri e autoimposti) e vedo il mondo in modo nuovo, dove tutto è possibile. Vivo una realtà di stupore, meraviglia, sperimento miracoli mi apro a un mondo di possibilità perchè sono libera da condizionamenti mentali. Ecco perchè non ho avuto conseguenze negative per aver diffuso un ebook non mio, firmato un contratto quando non potevo, guidato col telefono all’orecchio.
Non posso regalare un ebook non mio, ma tu puoi acquistarlo sul sito degli autori, http://www.josaya.com “La pace comincia da te” è un ebook da leggere e mettere in pratica subito. I miracoli che avvengono DOPO non sono casuali: dipendono da te.
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