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Sei normale o strano? Ti auguro la stranezza.
Per scrivere questa lunga lettera o mini libro o “pensiero per te” – non so bene come chiamarlo – mi sono ispirata a diversi libri che ho letto, poi ci ho aggiunto del mio. Voglio condividere con te queste parole, nella speranza che ti rendano più cosciente e ti facciano salire uno scalino della vita (anch’io voglio salirlo con te). La vita è come una scala altissima, più vai in alto e più ti avvicini a Dio, o alla Conoscenza, o alla Verità. A volte resti fermo a lungo sulla scala, a volte riesci a salire più scalini insieme, a volte addirittura scendi giù.
STEP UP!
SALI SU!
Nel mondo ci sono due categorie di persone: le NORMALI e le STRANE.
Le persone normali si preoccupano del giudizio degli altri, pensano che niente vada bene, che la vita sia solo così com’è senza immaginare un’altra possibilità.
I normali si comprano una televisione al plasma, una macchina nuova e un vestito nuovo, poi pensano che tutto questo basti per essere felici. “Ingannano” il tempo facendo un cruciverba, guardando la tv, giocando a carte e cercano di accontentarsi. Vanno a lavorare solo perché “devono”, per guadagnare soldi, ma lo fanno con fatica, noia, disappunto.
Se qualcosa va storto la colpa non è mai loro. Se si arrabbiano è perché QUALCUNO o QUALCOSA li ha fatti arrabbiare. Il brutto tempo li mette di cattivo umore, un imprevisto o un ostacolo toglie immediatamente loro la tranquillità.
Consumano e inquinano, tanto “fanno tutti così”, e poi il mondo è così, niente può cambiare: gli uomini sono fatti per produrre, consumare e creare spazzatura.
Non credono nella magia e nei miracoli, non pensano di poter cambiare il mondo. Chi cambia il mondo sono gli scienziati, i medici, i missionari, i politici, i grandi uomini, non certo i NORMALI.
I normali prendono le cose così come sono e non vogliono cambiarle. Anche i mobili di casa in genere restano gli stessi per tutta la vita. I normali tendono a vivere sempre nello stesso posto e piuttosto che spostarsi mettono le sbarre alla finestre e le porte blindate per tenere lontani i ladri.
Poi guardano il mondo attraverso le loro sbarre nella prigione che si sono creati da soli.
Molti normali vivono una situazione negativa in famiglia, come una relazione insoddisfacente, qualcuno che li maltratta, o che li sfrutta. Naturalmente odiano a morte i loro“ carnefici”, questi normali si sentono povere vittime che non possono cambiare nulla, condannati a vivere una vita intera di vessazioni e sottomissioni.
Anche i carnefici sono persone normali. Pensa ai carnefici di Gesù: erano persone normalissime, che mettevano a morte un fuorilegge. Agivano per istinto, il loro livello di coscienza era vicino allo zero, “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno” disse Gesù. (lui sì che era strano!)
La maggior parte delle persone normali non ha un gran rispetto per se stesso, non si ama e non riesce ad amare gli altri anche se non lo sa. Il suo amore per gli altri è condizionato: ama solo chi si comporta bene e soddisfa le sue aspettative.
Se una persona normale ha un po’ di raffreddore manda subito il certificato al lavoro, se poi per caso viene giù un centimetro di neve non se la sente certo di prendere la macchina per venire a lavorare ed è perfettamente giustificata.
Sono normali anche quelli che dispensano consigli a tutti e vogliono cambiare gli altri, solo loro sanno cosa è giusto per tutti. “Mettiti il maglione, è freddo – togliti quella camicia, ti sta male – fai questo, fai quello…”
I normali giudicano gli altri perché la loro vita si basa sul giudizio, le decisioni, la forza e lo sforzo: questo è l’unico modo in cui sanno creare. Credono che le loro possibilità siano limitate, sono soddisfatti dello status quo e non desiderano cambiare NIENTE. Il loro livello di coscienza è basso, hanno terrore di guardarsi dentro e capire cosa vogliono davvero dalla vita, non vogliono mettere in discussione niente, tanto meno se stessi.
Le persone STRANE gioiscono della vita, ogni mattina si alzano dal letto e pensano: “oggi è il giorno più bello della mia vita”.
C’era una volta una persona strana che era a cena con degli amici, fra loro parlavano di quale fosse il periodo o il giorno più bello della loro vita. Quasi tutti concordavano che il periodo più bello fosse quello dell’adolescenza, sui 18-20 anni, con la fine delle scuole superiori, la prima automobile, i primi amori… Alcune donne dicevano che per loro il giorno più bello era quello della nascita del figlio, o del matrimonio col marito nel migliore dei casi.
La persona strana disse. “per me è oggi il giorno più bello della mia vita”
Questa frase non piacque alla maggioranza dei normali. Cosa c’era mai di straordinario nella giornata di oggi, nel momento presente?
La persona strana spiegò la sua strana teoria:
“ Io faccio in modo che ogni giorno sia il più bello della mia vita. Ogni mattina mi alzo volentieri dal letto e mi dico “SOLO PER OGGI LA MIA VITA SARA’ UNA CELEBRAZIONE”. In genere mi capitano sempre nuove possibilità, mi guardo intorno e in quello che vivo trovo sempre un’opportunità per crescere per imparare, per gioire, e tutto quello che mi succede è ciò che desidero! Questa frase che pronuncio al mattino mi porta tanta fortuna, sembra che tutto cospiri a mio favore, tutto quello che desidero si realizza e ogni giorno è migliore del precedente. Se oggi non è il giorno migliore della mia vita, che vivo a fare?” Lui è una persona davvero strana, che onora e celebra la Vita tutti i giorni con il suo impegno, il suo lavoro, il suo amore per il creato, la sua tenacia nel perseguire i suoi sogni, la sua gioia di vivere.
Le persone strane cercano di migliorare sempre se stesse e il mondo. Inventano cose nuove, desiderano imparare continuamente, cercano modi migliori e più grandi per fare le cose, creano cambiamento. Creano nuove invenzioni, musica, poesia. Creano anche tutto ciò che deriva dall’insoddisfazione per lo status quo, cioè macchine nuove, computer e telefoni super tecnologici, televisori al plasma…
Gli strani tendono a giudicarsi: se qualcuno li critica o fa loro un torto si chiedono cosa hanno fatto LORO e cercano di far tesoro della critica o del torto per migliorarsi. Si chiedono cosa c’è di sbagliato in loro, non capiscono perché non riescono ad accontentarsi di poco come i normali, non si comportano come loro. Sul lavoro ad esempio: i normali lavorano tanto, con fatica e guadagnano poco, mentre gli strani guadagnano tantissimo lavorando il giusto e facendo quello che amano fare, che farebbero anche gratis. Amano talmente il loro lavoro, creano un così alto valore alla vita delle altre persone, che farebbero tranquillamente la stessa cosa anche senza alcun compenso. E invece stranamente i soldi piovono sugli strani da tutte le direzioni. Le persone (sia i normali che gli strani) pagano volentieri anche un prezzo altissimo per i servizi degli strani, così gli strani in genere sono anche ricchi. Gli strani, però non accumulano denaro! Il denaro è il loro schiavo, serve loro per fare la vita che desiderano. Se gliene avanza meglio, ma a risparmiare o a privarsi di qualcosa non ci pensano proprio. Il denaro per loro non è un Dio da accumulare e venerare, ma è un servo fedele che fa ciò che il padrone comanda.
Ci sono strani poveri come Ghandi o Madre Teresa, solo perché VOGLIONO vivere così, donando agli altri, creando valore alla vita di altri, e in fondo non sono diversi dai ricchi. Le svariate donazioni in denaro che Madre Teresa ha ricevuto le ha usate per fare ciò che lei desiderava, e cioè migliorare la vita degli altri.
Io, Alessandra, ho avuto la fortuna sfacciata di trovare una donna meravigliosa che mi aiuta nelle faccende di casa. Si chiama Valeria e viene dalla Garfagnana, da un paesino di montagna a un’ora di macchina da qui. Venerdì 18 dicembre qui a Lucca ha nevicato e dove abita lei ci sono 50 cm. di neve.
Stamani la donna che aiuta in casa mia madre (che abita a 700 metri di distanza) non è venuta per paura della neve, mentre Valeria ha messo le catene e ha affrontato un viaggio di due ore per venire a lavorare. E ha chiesto scusa per essere arrivata in ritardo! Imparo tantissimo da questa persona strana e speciale e sono infinitamente grata di averla spesso qui con me.
Ho fatto colazione con un amico strano un giorno in un bar. La barista, una giovane al primo impiego, ci aveva fatto un cappuccino, e quello del mio amico era traboccato dalla tazza, sporcando il piattino e il cucchiaino. La barista ha tentato maldestramente di rimediare, cambiando piattino e cucchiaino, poi le è caduta una brioche sul banco e l’ha raccolta a mani nude porgendomela.
Era imbarazzata, si è giustificata dicendomi:
“Mi scusi, sono solo due giorni che lavoro qui e ancora non ho imparato bene, con voi due ho proprio sbagliato tutto.”
Lo strano le ha risposto: “stia tranquilla, vedrà che presto imparerà bene e il lavoro le sembrerà facile”
Lei lo ha ringraziato sorridendo, poi il mio amico strano ha pagato la nostra colazione con un biglietto da 20 euro e ha detto: “Tenga il resto, è la sua mancia. Voglio cha sappia che abbiamo apprezzato il suo lavoro.”
La ragazza si è illuminata di gioia.
Lo strano ragiona così: “A me accadono tante cose belle nella vita, sono davvero fortunato. Ogni tanto faccio accadere qualcosa di bello e inaspettato nella vita delle altre persone, come i 17 euro circa che ho lasciato di mancia alla barista. Così anche lei crederà che i miracoli avvengono.”
Fa’ che avvengano i miracoli per gli altri e si moltiplicheranno i TUOI!
ATTENZIONE PERCHE’ ADESSO TI DO UNA BUONA NOTIZIA: TU NON SEI NORMALE, TU SEI STRANO!
Tu sei stato creato a immagine e somiglianza di Dio e in te c’è un’anima, un’essenza divina.
Per prima cosa, accettati e amati. La maggior parte delle persone normali non si ama e non sa amare gli altri.
Chiedi e ti sarà dato è una delle grandi verità della Bibbia. Chiedi la grandezza, desidera essere grande. Chiedi che nella tua vita entrino grandezza, gioia e celebrazione.
E stai attento alle possibilità che ti si presentano.
Comincia col convincerti che meriti tutto questo, dicendoti tutte le sere:
“Io mi merito e sono degno di avere un animo grande. Mi merito e sono degno di vivere con gioia almeno l’80% delle mie giornate. Mi merito di celebrare la vita”
Oppure chiedi cosa desideri davvero per te. Chiedi di diventare ciò che adesso non sei ancora, chiedi di superare i tuoi limiti. Tu ti meriti il meglio che la vita può offrirti e puoi averlo se davvero lo desideri.
A volte – è incredibile, ma vero – la felicità fa paura.
Destabilizza la normalità, ti costringe a guardarti dentro, a interrogarti, a cambiare. Una persona normale abituata a lamentarsi, a giustificarsi e a giudicare dà per scontata la sua condizione di infelice e sa che per cambiare deve lavorare duramente su se stessa. Mettersi in gioco, rivoluzionare tutto ciò che fino ad oggi ha creduto vero e giusto e normale è un lavoro faticoso e difficile, che comporta sofferenza. Per questo chi ormai da anni si crogiola nella sua condizione di infelice, si lamenta e si compiange, spesso anche biasimando gli altri colpevoli della sua infelicità NON VUOLE essere felice o ne ha paura.
Ma tu hai diritto alla felicità. Hai diritto ad essere accettato, rispettato e amato per come sei. Ti meriti e sei degno di avere tanti amici, ottime relazioni, di provare gioia e amore per la maggior parte del tempo che hai a disposizione.
Meriti la stima degli altri, meriti di provare emozioni positive e di eliminare dalle tue giornate le razioni quotidiane di rabbia, dolore, odio. Meriti un lavoro che ti soddisfi, che soddisfi le persone a cui il tuo lavoro si rivolge, meriti una vita piena di senso.
Ecco i miei tre figli in un momento di gioia, serenità e affetto.
Nella foto all’inizio sono insieme in vacanza, per mano e felici e qui sopra sono a casa in un momento di tregua dopo un litigio: l’essersi messi in posa per la foto, il fatto di abbracciarsi e sorridere ha immediatamente cambiato il loro stato d’animo! E’ bello provare queste sensazioni il più spesso possibile.
Tu non aspettare di essere lontano da casa per provare la gioia. Fallo sempre, o più spesso che puoi. Trasforma la tua vita in una magia. Riconosci la magia quando ti accadono cose belle, smettila di dare tutto per scontato o di considerarlo una casualità. Momenti come quello della foto sono magici, sono frutto di una scintilla divina presente nel cuore di tutti gli uomini.
Ecco come fare in tre piccole, potenti mosse:
Tutte le mattine appena sveglio prova gratitudine per tutto quello che hai. Sii grato per tutto: per la tua famiglia, la tua casa calda, i tuoi amici, il tuo lavoro, la salute.
Porta la tua attenzione a quanto sei fortunato per avere tutto ciò che hai. Più sei grato più cose ti arrivano.
Dopo ripeti 3 volte la frase:
oggi è il giorno più bello della mia vita.
Poi, per tutta la giornata, stai attento a tutto ciò che ti succede e cogli ogni segno di novità.
Tutte le sere fai un piccolo bilancio della giornata e chiediti: cosa avrei potuto fare meglio? Poi rivivi i momenti della giornata con le scelte diverse che avresti potuto fare e crea la tua giornata ideale. Piano piano con questo esercizio diventerai consapevole di come puoi scegliere un comportamento diverso che può farti stare meglio e farti provare più gioia.
E per finire, la sera pronuncia questa fantastica frase: “Tutto nella vita mi viene con facilità, gioia e gloria”. Questa non è un’affermazione positiva perché include il bello, il brutto e l’orribile. Prenderai TUTTO, con facilità gioia e gloria. Pensa a come sarebbe bello se lo scopo della tua vita fosse quello di stare bene e diffondere gioia e amore: in quel caso prenderesti la vita con facilità, gioia e gloria. Ripetilo almeno 5 volte e la tua vita comincerà a cambiare. Appendilo sul muro di cucina. Spiega alla tua famiglia che hai messo lì quella frase per ricordarla: cambieranno anche loro, perché la leggeranno tutti i giorni.
Prova per almeno un mese questi tre brevi esercizi e mi dirai i risultati. Anch’io come te sono un po’ normale e un po’ strana, ma da stasera inizio i miei esercizi per diventare ancora più strana!
A chi insegue un sogno nella vita,
ai tenaci, ai testardi.
Agli ostinati,
a chi cade e si rialza
a chi ci prova ed a chi non molla mai.
Perché loro sono quelli che guardano avanti
quelli che sperimentano sempre
quelli che credono nel futuro
e non smettono mai di sognare.
Quelli che si sentiranno vecchi
solo quando i rimpianti saranno
superiori a i sogni.
Se non puoi essere una via maestra, sii un sentiero.
Se non puoi essere il sole, sii una stella,
sii sempre il meglio di ciò che sei.
Martin Luther King
Un abbraccio, e auguri VERI.
Alessandra