Articoli marcati con tag ‘clinic golfissati’
una MEZZA clinic golfissati
Metà clinic stavolta.
Metà coaching (solo io)
Metà giorni (solo la domenica)
Metà partecipanti (6 di cui solo 4 golfisti)
Metà bel tempo (mattina pioggia intensa, pomeriggio sole)
Metà tempo di gioco (il pomeriggio abbiamo visitato Lucca)
Ma dal mio punto di vista è stato tutto perfetto.
Perfetti i partecipanti: 4 di loro sono venuti per la seconda volta e hanno portato con sé altri due amici molto simpatici.
L’atmosfera è stata di amicizia e divertimento. Nell’uliveto in cui giocavamo si respirava un’aria profumata di pino e tiglio, che sprigionano i loro effluvi dopo la pioggia. Fra tutto quel verde spiccava nel silenzio il cinguettio degli uccelli, unito al suono delle nostre voci e al “toc” delle palline colpite.
In quell’atmosfera quasi magica di profumi Giuliano ha recitato una poesia che mi ha toccato il cuore e che riporto qui:
Abbiamo simulato le nostre paure, le buche del nostro campo che ci procurano dubbio e insicurezza. Ognuno la sua. La mia àncora negativa ad esempio è la buca 5 dove sbaglio quasi sempre il primo colpo o il terzo al green, senza segnare quasi mai la buca.
Dopo esserci immedesimati nel “problema” lo abbiamo esorcizzato con un esercizio e abbiamo simulato un colpo come se fossimo a quella buca difficile. C’è voluto qualche rattone, ma poi, ripetendo l’esercizio, tutti noi abbiamo superato l’ostacolo…immaginario! Eccomi a simulare il colpo al green della buca 5 dopo che ho lasciato andare il potenziale superfluo dei dubbi e delle incertezze:
La gita a Lucca ha spezzato la giornata e trasformato la clinic in una vacanza turistica… Era giusto accontentare le 2 signore non golfiste. Siamo passati da un dolce rumore di uccellini in campagna a un inquinamento acustico da vittoria di campionato della juventus in città. Si sente anche qui nel film:
La sera per cena Wanda ha preparato la “pizzoccherata”, un piatto tipico valtellinese gentilmente offerto da Nicoletta e Giuliano che era spettacolare! La padellata piena di pizzoccheri, burro, patate, verza e formaggi è stata accolta con un’ovazione.
Poi il lunedì mattina i 6 sono dovuti ripartire per un problema di salute di uno di loro e non abbiamo potuto giocare insieme in campo. Peccato, avremmo sperimentato tutti i sistemi mentali di fiducia nello swing. Ecco perché è stata una clinic a metà. Una domenica super intensa e bellissima comunque!
Adesso c’è l’ultima clinic del 26-27 maggio, dove ho già 6 partecipanti e mi piacerebbe arrivare a 8. Dopodiché finito! Non so se riparlerò di clinic per quest’anno, di sicuro non fino a settembre. Se vuoi il programma clicca qui:
Grazie alla clinic sto allenando l’esercizio per abbattere il dubbio, la paura, l’incertezza, l’aspettativa, la necessità, il volere A TUTTI I COSTI il risultato. In una parola, il potenziale superfluo. Tutti questi stati d’animo provocano brutti colpi, ormai lo sappiamo tutti. Adesso mi sembra di aver eliminato l’IMPORTANZA di fare un bel colpo per lasciare posto alla spontaneità, ritmo. divertimento. Domani commenterò questo blog dicendo con sincerità se ho segnato la buca 5, la buca che mi provoca molte delle sensazioni negative sopra descritte. Nel video qui sopra ho passato il lago immaginario. Perché mai non dovrei farlo sul lago VERO? A domani la risposta!
Sito…risorto!
Dopo Pasqua è “risorto” www.golfissazione.com! Liberato dai virus, dopo 5 giorni è di nuovo on line. Mi dà modo, ancora, di dire la mia sul golf.
E’ con grande piacere che posso far scorrere di nuovo le dita sulla tastiera del mio pc, ma attenzione:
Ancora per poco.
Questo annerimento temporaneo del sito mi ha messo in crisi e mi ha reso consapevole della mia stanchezza rispetto ai problemi tecnici del web. “Questo avvenimento vuole dirmi qualcosa” – mi sono detta. Niente succede per caso.
Durante l’annerimento (o il “coma” del sito), ho accettato la proposta di Andrea Zanardelli, il maestro pga titolare del sito GolfAcademy, di spostare “Golfissazione” sul sito GolfAcademy. Sarei una sua ospite, ma non cambierei i contenuti né le offerte. Avrei una rubrica tutta per me, e se ho un problema tecnico può pensarci il suo tecnico informatico!
Non è fantastico?
Non perderei nessuna delle meravigliose persone conosciute grazie a questo sito, che posso continuare ad invitare alle mie clinic!
Nonostante il black out del sito le persone si stanno iscrivendo alle mie clinic, ne sono felicissima. Però mi piacerebbe che ci fossi anche tu e ti spiego perché.
Ieri parlavo col maestro che tiene le clinic con me, conosci Lorenzo Bosisio, vero? Mi ha detto che farà fare una cosa ai partecipanti che non ha mai fatto alle clinic precedenti e cioè li farà lavorare con una scopa di saggina!!!
Sembra che la scopa permetta di capire bene la posizione corretta della faccia del “bastone” SQUARE all’impatto quando già il fianco è stato girato.
Una volta compresa bene la sensazione Lorenzo dice che le persone sono subito in grado di colpire la palla molto meglio di prima. Mi ha detto di aver inventato l’esercizio per alcuni dei suoi allievi che avevano risultati altalenanti, dalle stelle alle stalle.
Spesso il problema delle…stalle era proprio la posizione del bastone all’impatto, col peso del corpo non ancora spostato sul piede sinistro. Ora, siccome anche i miei risultati sono altalenanti, sono corsa a provare lo swing con la scopa, ma non vedo l’ora di provarlo con Lorenzo alla clinic del 21-22 aprile per capire meglio cosa vuole trasmettermi!
Se vuoi partecipare anche tu a una qualsiasi delle 3 clinic programmate, clicca sul link qui sotto per capire esattamente di che si tratta:
Regalati una mini-vacanza rigenerante di golf-mente-vita!
Invidia per chi gioca bene…?
Metti un giorno in gara con un amico, lui gioca da Dio e tu fai schifo.
Non puoi negare di provare almeno una punta di invidia. Mi puoi raccontare che non ti importa degli altri, che il golf ha per natura un andamento altalenante, che non sai cosa sia l’invidia… ma io non ci credo!
Appena lui sbaglia immagino che tu provi un piccolissimo piacere, ti consoli dicendoti: anche lui è umano!
Per contro, lui, il tuo amico che gioca bene, vedendo te che vai avanti a rattoni, slices e flappe varie sai cosa prova?
Una punta di compassione. Preferirebbe che tu giocassi meglio per non doversi minimamente dispiacere per te e rimanere ancora più concentrato sul suo gioco. Da cosa ti accorgi della sua compassione?
Da quello che ti dice! Appena sbagli l’ennesimo colpo pensa lui a giustificarti: “era un colpo difficile, avevi la palla messa male…”
Adesso ti do una dritta testata per interrompere il brutto gioco appena senti una frase consolatoria del compagno. Quella frase è il campanello di allarme per svegliarti da uno stress mentale che ti causa il brutto gioco. Lo sai, vero, che quando giochi male significa solo che non stai pensando alla cosa giusta? Significa che non ti stai divertendo, che sei stressato e non vedi l’ora di finire la gara. Allora…
Trasforma la frase consolatoria in tre mosse.
1 – Ringrazia il tuo compagno e digli che in realtà non stai giocando male per colpa della palla. Scusati mentalmente con lui se hai provato invidia.
2- Respira profondamente e rilassa i muscoli mentre ti mormori che ti vuoi bene lo stesso nonostante i tuoi brutti colpi.
3 – Proponiti con intenzione di divertirti da adesso in poi
L’intenzione pura di restituire al golf il suo ruolo di divertimento basterà a distogliere la tua mente dallo schema negativo in cui eri immerso fino a che il tuo compagno te lo ha fatto notare con la sua frase compassionevole.
Invidia e compassione sono due sentimenti opposti, che si annullano fra loro. ANNULLALI E VEDRAI CHE SWING!
Faremo esperienza di questo sistema “auto-migliorante” alla clinic golfissati di marzo dove sperimenterai il colpo perfetto. Se vuoi partecipare trovi i dettagli cliccando qui sotto:
una golfissata speciale
Grazie Nicoletta di questa tua testimonianza sincera che, ne sono certa, aiuterà tante persone con problemi a riprendere in mano la loro vita e a cercare di valorizzarla al massimo, per berne il nettare quanto più spesso possibile.
Mi rendo conto che il taglio che le mie clinic stanno prendendo è “golf & socializzazione-valorizzazione-entusiasmo-fiducia in sé” e tu, Nicoletta, ne sei un’immagine perfetta. Hai dimostrato che la malattia non ha potere su chi, come te, decide di vivere!
Raccontati il tuo swing
Una cosa utilissima che pochi golfisti fanno è descrivere il proprio swing con le parole. Tradurre le sensazioni in parole è difficilissimo, ma del resto non è questo che fanno i maestri? I maestri tentano di trasmetterti una sensazione con le loro parole e sai chi è il più bravo? Quello che usa le parole giuste per te, le parole che ti accendono la lampadina nel cervello!
Se tu ogni volta che fai lo swing tenti di descrivere la sensazione ti alleni ad abbinare le parole giuste alle sensazioni giuste, ma soprattutto ti rendi consapevole di quando lo swing è giusto e quando non lo è.
Ho fatto descrivere lo swing ai golfissati della clinic di ottobre e con mio grande stupore perfino Antonio, il principiante, aveva capito quale dei suoi swing era il migliore! Come puoi ben vedere Antonio esegue tutta la routine che il maestro gli aveva appena insegnato: grip, bastone davanti a sé per la distanza, appoggio a terra e infine piegare le ginocchia. Nell’altro video Emanuele, il miglior golfista della clinic, è invece perfettamente consapevole che i suoi 2 swing erano corretti.
Guarda qui lo swing di Antonio (non ancora “handicappato”):
Quando Antonio riuscirà a descrivere nei particolari come stava la faccia del bastone nel backswing o cosa c’era di giusto nel suo primo swing, il più sciolto, giocherà già molto meglio di adesso!
questo è lo swing di Emanuele, 5 di handicap:
Il problema di molti amatori è che vanno dal maestro quando giocano male senza essere consapevoli della giusta sensazione dello swing quando basterebbe praticare con attenzione descrivendo la sensazione giusta.
Con la consapevolezza la lezione col maestro rende meglio!
Dunque, per diventare consapevole fai uno swing e chiediti:
Questo swing era corretto? Dove sarebbe andata la palla? Com’era il ritmo? Come stava la mia testa nel follow-through? Il bastone nel back era parallelo al terreno? Ho fatto un buon finish? Poi racconta a te stesso le tue sensazioni. E’ un piccolo, utile trucco per diventare consapevoli del proprio swing da casa, senza palla. Prova il tuo swing in un ambiente adatto, con mobili lontani, lampadari altissimi e tappeti vecchi… E soprattutto evita la camera da letto al buio… Se uccidi tua moglie mentre provi lo swing cosa racconti al giudice…?
Ho sentito delle storie allucinanti di golfissati che hanno spaccato mobili e lampadari (anch’io sono una di quelle), hanno fatto squarci nel tappeto, hanno rotto vetri delle finestre e soprattutto hanno dato una mazzata a un familiare che passava lì vicino mentre facevano il backswing… Questo è un costo troppo alto per diventare consapevoli dello swing!
Visto il successo e il mio divertimento, ripeterò la clinic a novembre in una NUOVA location a sorpresa… ti invio la lettera domenica sera!