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Ti presento Andrea Perrino
Andrea Perrino, vincitore dell’Alps Tour 2009, gioca nel mio campo.
Prima di incontrarlo avevo sentito parlare di lui come di una persona gentile, socievole, umile, disponibile, sorridente, colto, educato… Questi aggettivi non gli rendono merito!
Andrea è unico perchè è semplicemente se stesso. Non fa alcun sforzo a trattare con rispetto e considerazione ogni persona che gli si avvicina e non ha corso il rischio di montarsi la testa dopo la vittoria dell’Alps Tour proprio perchè è rimasto se stesso: una persona SEMPLICE, con semplici aspirazioni di un ragazzo della sua età: l’amore, le amicizie, lo svago, il lavoro, il golf.
Ha deciso di fare del golf il suo lavoro, ha capito di potercela fare e nel 2009 ha vinto l’Alps Tour, con risultati strabilianti. In una delle gare del circuito ha chiuso a -18 in quattro giri! Qui sotto i suoi risultati nel 2009:
- Vincitore ordine di merito Alps Tour 2009.
- Vincitore Peugeout Loewe Tour Laukaritz.
- Vincitore Allianz Open de Strasbourg.
- Secondo classificato a 4 tornei del circuito Alps Tour.
- Secondo classificato al Campionato Nazionale PGAI.
- 11 volte top-10 nella stagione 2009.
- Detentore Record Vincite sul circuito Alps Tour.
- Secondo classificato nell’ordine di merito Pilsner Urquell Pro Tour.
- Quinto classificato Ordine di Merito Nazionale 2009
Tutti questi premi gli hanno fatto guadagnare una cifra buona per uno della sua età. Se sommiamo a questi risultati il fatto che Andrea ha fatto l’università in America, scrive e parla correntemente inglese e spagnolo, viaggia continuamente e gira il mondo, viene da pensare: è proprio strano che non sia un montato…!
Andrea passa intere giornate ad allenarsi nel campo da golf, quando arriva a casa la sera evita di stare ore su facebook o di spippolare col telecomando della tv: è completamente presente per la sua ragazza. Chissà se lei è gelosa dei successi di Andrea, della sua popolarità. Per adesso non ne ha motivo, a meno che a forza di accumulare vittorie Andrea non vada fuori testa come ha fatto Tiger Woods…
Ecco alcune domande dei lettori e risposta di Andrea:
Andrea, che differenza c’è fra i campi da golf “normali” e quelli che hai provato sull’Alps Tour?
I campi dell’Alps non sono molto differenti dai campi in cui giochiamo tutti i giorni. Ce ne sono alcuni che sono perfetti e curati nei minimi particolari proprio come se fossero preparati per una gara del tour, ma tanti altri sono modesti da tee a green. L’ unica vera differenza è che i green sono quasi sempre veloci e discretamente duri in modo tale che sia più difficile fermare la palla ma una volta col putt in mano chi putta meglio è avvantaggiato in quanto la palla rotola perfettamente. I campi dei tour maggiori Challenge e European sono sempre curatissimi e il 90% delle volte vengono estremizzate le loro condizioni per rendere il percorso il più “difficile” e selettivo possibile in modo tale che chi gioca meglio quella settimana vince. Differentemente dall’Alps i campi dei tour maggiori sono più lunghi, con le piste più strette e magari con qualche asta estremizzata in modo tale che solo i migliori possano fare birdie!
Quale tipo di rapporti riescono ad instaurare fra loro i giocatori?
Nell’Alps i rapporti tra i giocatori sono ottimi, io son riuscito a fare amicizia con tutti. Ho viaggiato più volte con stranieri, ho avuto modo di conoscerli bene e credo di poter considerare molti di questi ottimi amici sui quali posso contare sempre.
Sui circuiti maggiori c’è più riservatezza e molta più professionalità quindi più individualità e ho notato tanti piccoli gruppetti solitamente di giocatori della stessa nazionalità. Nei pochi tornei che ho giocato per adesso io non ho fatto fatica a socializzare con gli stranieri ma ogni tanto mi rendo conto che non si aprono al 100%, sono più conoscenze che vere amicizie. L’età, la carriera e la reputazione di ognuno spesso e volentieri creano dei piccoli limiti al farsi avanti e socializzare, però c’è un grandissimo rispetto l’uno per l’altro.
Parliamo di cibo ed energia. Qual è la tua dieta?
Quando sono in gara fuori dall’Italia è difficile seguire una dieta strutturata. All’estero non c’è la cultura della pasta, per cui cerco di mangiare carboidrati con verdure a pranzo e proteine la sera. A casa do la preferenza alla pasta per pranzo, verdure a volontà e a cena carne e verdure; senza essere categorico, seguo una dieta dissociata. A volte cucino da solo piatti molto semplici, ma quasi sempre trovo tutto pronto!
Prendi integratori?
Sì. In gara uso il polase, periodicamente prendo vitamine e integratori come il supradyn.
Le altre domande dei lettori sono le seguenti:
-Come hai capito di poterti avviare al professionismo?
– Qual è il segreto del tuo gioco, così diverso da quello di noi amatori: carattere, disciplina, allenamento o disposizione mentale?
-Che pensieri hai in gara nella passeggiata verso la palla fra un colpo e l’altro?
-Quando giochi peggio hai un tipo di pensiero diverso? Quale?
– Qual è per te il colpo più difficile?
– Cosa puoi suggerire a noi amatori di seconda e terza categoria per essere meno discontinui e giocare sempre al meglio?
– Perchè c’è questa tendenza a fare proselitismo nel golf? Non si sta meglio con pochi giocatori..?
– Qual è il tuo pensiero quando esegui il colpo di golf?
Nell’intervista le risposte di Andrea! Giovedì mattina sul blog.