Articoli marcati con tag ‘18 buche’
2 giorni di golf con voi golfissati!
Sono anni ormai che ho contatti con tanti golfisti dietro allo schermo del computer senza mai aver cercato un’occasione per incontrarli e giocare con loro, tranne in rare occasioni.
Così, in questa vacanza marocchina (senza golf) mi è venuta una gran voglia di conoscere i golf-fissati che leggono il mio blog e seguirli sul campo filmando i loro processi mentali mentre giocano!
Per questo ho deciso di organizzare un weekend insieme ad un costo minimo: perché si tratta del mio primo esperimento!
Ho pensato a una domenica e un lunedì, il lunedì abbiamo il campo quasi tutto per noi e abbiamo spazio a sufficienza per giocare con tutta calma.
La mia speranza è che tutti noi faremo il percorso di 18 buche senza ripetere gli errori (se mai ne faremo…), grazie ai miei facili esercizi mentali. Giocheremo al meglio delle nostre possibilità!
Perché voglio fare questo?
Perché prima di venire qui in Marocco ho giocato a golf con una mia amica che finalmente dopo 7 buche di m.. si è decisa a darmi retta e provare un mio esercizio mentale. L’esercizio consiste nel concentrarsi sul punto del fairway dove si vuole che la palla atterri e dopo aver osservato bene quel punto si fa il proposito mentale di fare uno swing facile e divertente.
La sequenza è questa: osservi il punto dove vuoi mettere la palla, poi dici a te stesso: “voglio mettere la palla lì e fare uno swing facile, piacevole e divertente”
E’ una specie di formula magica che distoglie la mente dal pensiero tecnico e lascia il subconscio libero di eseguire uno swing naturale, senza interferenze mentali. Il segreto è semplice: ingannare la mente e impedirle di “pensare sbagliato”.
Immediatamente la mia amica ha interrotto il modulo negativo e ha iniziato a giocare bene e rilassata! E’ bastato questo piccolo esercizio per distogliere la sua attenzione dai precedenti colpi sbagliati e farle chiudere tutte le buche successive .
E se ha funzionato con lei, nota scettica, funziona con chiunque.
Sì perchè i miei conoscenti non sono propensi a credermi, è una grande verità il fatto che nessuno è profeta in Patria.
Quando la mia amica, entusiasta, mi ha riconosciuto la validità del mio esercizio e mi ha addirittura acquistato l’audio+golf (che trovi qui) non ho resistito all’idea di invitare i miei amici golfissati a passare due giorni con me applicando i miei semplici sistemi per giocare un golf piacevole e divertente.
Ti comunicherò al più presto date, dettagli del programma e costi e mi sento di prometterti che il tuo weekend sarà fuori dal comune. Se non puoi venire 2 giorni e abiti vicino, puoi venire 1 solo giorno!
Rettifico quanto dichiarato nel film: non ci sarà un maestro quindi non sarà possibile avere feedback sulla tecnica del tuo swing. Avrai solo il film-ricordo dei due giorni!
Ti invito, intanto, a sperimentare il semplice esercizio spiegato qui e scrivermi appena hai i risultati. Per la data del nostro meeting dei golfissati devo solo sentire la disponibilità del club, e te la comunico al più presto via email.
A prestissimo!
Orgoglio o superbia distruttiva?
Questa è un’altra storia vera successa a Marco, il cui titolo potrebbe essere “Il golf può fare impazzire le persone” oppure, come ho scritto in alto, “Orgoglio distruttivo”. Eccola:
Una volta in gara giocavo con tre soci del mio circolo che non conoscevo,
tra cui un certo Franco, che giocava in seconda categoria.
Lo marcavo io e, dopo le prime nove buche, giocate in modo strepitoso e sbagliando
pochissimo, aveva totalizzato ben 24 punti stableford. Dopo la pausa alla
nove, ripartiamo alla 10 e questo Franco tira un drive sbilenco con forte
slice e palla nel rough alto (era il primo che sbagliava nella giornata).
Non tira la palla provvisoria dicendo che è convito di ritrovare la pallina.
Tiriamo tutti e lui, da solo, si incammina a cercare la sua palla. Cerca per
uno, due, cinque minuti, noi tiriamo tutti il secondo colpo e lui continua a
cercare.
Con il gruppo dietro di noi impaziente di tirare, mi avvicino a lui
e gli dico che, secondo le regole, dopo cinque minuti deve dichiarare palla
persa e, in quel caso, tornare sul tee di partenza e giocare il colpo n. 3
(stavamo giocando un par 4 e lui aveva un colpo a quella buca).
Mentre discutiamo, miracolosamente ritrova la sua pallina nel rough (sono passati
almeno dieci minuti da quando ha iniziato a cercarla) e la vuole giocare.
Gli dico gentilmente che, secondo le regole, non la può più giocare.
A quel punto, Franco semplicemente impazzisce, inizia a gridare insulti verso di me
e verso gli altri del nostro gruppo (che ci avevano raggiunto intanto e
supportavano la mia tesi) e chiede al suo marcatore, una signora che giocava
con noi, esterrefatta, di dargli immediatamente il suo score, dopodiché lo
STRAPPA con gesto clamoroso davanti a tutti e dice che piuttosto che giocare
con gente come noi se ne va !!!!
Continuiamo la gara in 3, in silenzio, riflettendo sulla follia umana causata dal gioco del golf, specialmente io
che alla fine delle 18 buche, in giornata disastrosa, avrò totalizzato lo
stesso punteggio che Franco aveva realizzato nelle prime nove buche prima
del suo raptus: 24 punti stableford…..