L’ego nel golf. Piacere, non felicità.
Questa foto è un bell’esempio di ego nel golf. Sapevo di essere fotografata, avevo fatto un par che per me è un eccellente risultato, e ho mostrato a tutti il numero 3 con le dita !!! Non mi condanno, né mi sento in colpa né mi esalto, semplicemente mi perdono e mi voglio bene lo stesso, come quando sbaglio un colpo di golf.
L’ego che rimane “a livelli accettabili” è umano. Desiderare di fare bella figura con gli amici, di vincere una gara, di abbassare di handicap rientra nella naturale ricerca del piacere e soddisfazione nell’uomo. Meno normale eppure frequente è quando vuoi dimostrare di essere bravo a tutti i costi, anche rubando sul punteggio o aggiustandoti la pallina quando non si può. Meno normale è:
dare la colpa a destra e a manca di un colpo sbagliato
irritarsi con i compagni di gioco e isolarsi da loro
arrabbiarsi vistosamente, sbattendo il ferro per terra e/o alzando la voce ad ogni errore.
provare invidia per chi gioca meglio.
giustificarsi per i propri colpi sbagliati (accusare malesseri ad esempio…)
ignorare le semplici regole del fair play
lasciare il campo zappato dalle tue zolle senza ripararlo
Perché? In tutti questi casi interviene l’ego. L’ego vuole ad ogni costo che tu dimostri il tuo valore verso te stesso e verso gli altri. L’ego vuole che tu dimostri di aver ragione, il torto deve essere di qualcun/qualcosa altro. L’ego vuole che tu metta tutta la tua ansia e preoccupazione nel giocare bene perché devi essere migliore degli altri. All’ego non importa se raggiungi il risultato dichiarando un colpo in meno ad ogni buca, gli basta che tu faccia score e che tu abbia un handicap basso. L’ego vuole DIMOSTRARE, a se stesso e agli altri e CONVINCERTI che è giusto così.
L’ego ti porta via energia sana per soddisfarsi. Quando devi dimostrare il tuo valore a te stesso e agli altri sprechi energia in ansia, dubbio, preoccupazione, paura di non soddisfare le tue aspettative. In queste condizioni è difficile giocare un golf piacevole, sciolto e divertente.
Soddisfare l’ego è un piacere momentaneo, fugace, come costruire un castello di carte. Pensa a tutte le volte che hai vinto una gara: che peso ha sulla tua felicità di adesso? Nessun peso. E’ stata una soddisfazione di un momento. Una bella soddisfazione, non felicità.
Stai attento perché soddisfare l’ego, anche in modo “BUONO” (ad esempio la mia foto in cui dimostro il par) non porta alcuna felicità.
La felicità è qualcosa di più grande, che ha a che fare con l’anima.
Felicità è molto altro, ma non voglio né posso fare qui un trattato sulla felicità. Ne do solo alcune definizioni in base alla mia esperienza, che posso approfondire se sei interessato. La felicità è un modo di essere e può durare tutta la vita, felicità è essere se stessi, esprimere i propri talenti, avere una missione e agire per compierla. Felicità è uno status dell’anima. Felicità è fare un viaggio dentro se stessi per cominciare a voler bene al nostro bambino interiore ferito. Felicità è monitorare i nostri pensieri per scegliere in ogni momento come agire al meglio in ogni situazione, interrompendo gli “automatismi”. Felicità è dare retta all’anima, il nostro “grillo parlante” interiore che ci invita ad amare e perdonare noi stessi e gli altri. Felicità è vivere con leggerezza, umorismo e sorriso.
Ricordi il titolo del libro di Kundera, “L’insostenibile leggerezza dell’essere”? L’essere umano sembra temere la felicità. Di ogni problema ne fa una montagna da scalare, tende a vedere le difficoltà, le malattie, le situazioni negative. Rende pesante il vivere. Non “sostiene” la leggerezza, che è l’essenza della felicità.
Se sei felice, affronti i problemi della vita col giusto approccio. Se sei felice e ti vuoi bene accetti il tuo modo di giocare a golf e poi decidi di migliorare se vuoi.
Le energie convogliate nella felicità a lungo termine portano più sensazioni piacevoli nella vita di tutti giorni, anche nel golf e perfino quando non giochi bene.
Come utilizzare l’energia nel golf?
Decidendo di divertirti e di essere felice. Sbagli un colpo? Ti perdoni dicendo a te stesso “anche se hai sbagliato il colpo ti voglio bene lo stesso Alessandra” Oggi è proprio una giornata no? Ti rassegni alla sconfitta ma fai del tuo meglio ad ogni colpo concentrandoti solo su quello. Non ci riesci e ti senti ansioso? Accetti la tua ansia, guardi il panorama respirando intensamente e ti dici: “oggi la mia ansia fa parte di me, ma io sono così fortunato di essere qui al golf che perfino il colpo sbagliato è una benedizione!” In questo modo fai scattare la leggerezza, affossando il problema.
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Cara Alessandra come hai ragione!
Sai come cerco di eliminare dal campo l’ego negativo?
Quando mi succede di sentire le sue pulsioni mi dico : il golf è una sfida individuale tra me e il campo, tu che c’entri?
È più semplice scriverlo che applicarlo, ma qualcosa bisogna pur fare, no?
Proprio nell’ultimo giro, prima delle piogge, ho dovuto tenerlo molto a bada, visto che i colpi non mi riuscivano e la frustrazione era in agguato.
Poi c’è stato un magnifico birdie e….che bella giornata!
Ben vengano le tre dita alzate! Pensa alle stupidaggini che vediamo ogni volta che viene segnato un goal su qualsiasi campo da calcio, ragazzini compresi.
Buon gioco a tutti
Cara Alessandra,
hai fatto centro anche stavolta, spesso accade anche a me quello che hai descritto nel golf per Te. E’ giusto dare libertà all’ego tenendolo a freno, talvolta difficilmente. Ma mettiamo il caso qualcuno non ce l’avesse cosa succederebbe, quante scoperte in meno, traguardi lasciati da tagliare, sprechi di energia. Insomma se l’equilibrio è duro da raggiungere reputo sia sempre compito di ciascuno tnderlo a raggiungere. E non solo al golf, nel lavoro, governo e non per ultimo in amore dove spesso la passione ed il possesso della persona diversamente amata può giocare un tiro al ribasso. Evviva la vita e giocati il golf come meglio credi.
Cara Alessandra,
condivido tutto quello che dici e scrivi e non è cosa facile tenere a freno
il proprio ego quando qualcuno in team che soffre per il tuo bel gioco, ad
un put che entra ed esce o ad un approccio che si ferma sul bordo della
buca, affonda il coltello e fa finta di dispiacersi dicendo: “che sfortuna mi dispiace”, in quel momento potrebbe l’ego prendere il sopravvento sapen-
do che non gli dispiace affatto e magari è pure un gufone. spesso e volen-
tieri gli uomini sono peggio delle donne e il loro ego non accetta che a pa-
rità di hcp una donna possa fare un risultato migliore al loro, li disarmo
immediatamente rispondendo: “questo è il golf, è una bella giornata e so-
no fortunata perchè sto giocando a golf”.
Ti posso assicurare che ha l’effetto boomerang, non l’acchiappano più!
Il golf e lo spiritto sportivo è godere anche del bel gioco degli altri.
Riccardo l’amore è il contrario dell’ego per definizione! L’amore è lasciare che l’altro sia se stesso e possa darci il meglio di sé. E’ scambio reciproco di apprezzamento e condivisione delle scelte. Non c’è posto per il possesso!
Carolina tu continua a giocare bene come stai facendo e a dare il massimo, io quando una donna eccelle sono al settimo cielo.
Spero di poter giocare con te…
Paolo non conviene arrabbiarsi per dei brutti colpi di golf, non minano il tuo valore come essere umano. E poi i birdie arrivano, vedi?
ego a parte, sono contento di averla come amica e consigliera!