Il golf a teatro

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E’ con piacere che pubblico sul mio blog il  monologo teatrale Bogey – fughetta esofasica.

Lo spettacolo teatrale Bogey, scritto e diretto da Roberto Morpurgo, ha debuttato nel maggio 2009 al Teatro Tordinona di Roma riscontrando un grande successo di pubblico.

E’ un monologo intenso e stravagante nel quale prendono voce le fantasie più intime di un giocatore di golf che si allena da solo in un campo ‘ai confini del mondo’, intorno al quale si suppongono assiepate torme di indiani d’America che osservano la strana performance del giovane.

Durante quello che sembra essere un semplice allenamento (o è a tutti gli effetti una sfida con sé stesso?) la realtà del gioco e il mondo di immagini e ricordi che si formano nella testa del giovane, si intrecciano. La sua vita si esprime tutta in quei pochi minuti passati a vagare tra una buca e l’altra, in parte relegata all’immaginario del protagonista, in parte nell’attesa di essere liberata dalle sue parole che scaturiscono quasi involontariamente.

Ecco che la semplice vista della pallina gli richiama alla mente vecchi amori del passato e  la buca assume evidenti connotati sessuali ma diventa nello sproloquio anche un simbolo religioso (il foro del costato di Cristo).

E’ come se in quei venti minuti di solitudine, il ragazzo filtrasse con gli occhi del giocatore e dell’appassionato di golf tutto ciò in cui crede e la pallina e la mazza diventassero la metafora del suo percorso di vita e di tutte le sue esperienze e ideali.

L’attore che lo impersona è stato premiato  come “Miglior Monologhista” al Festival di Corti Teatrali di Napoli con il monologo L’Isola, dello stesso autore.

Il golf è molto più di un gioco, il golf ti mette a nudo. Non mi stupisce che a teatro sia rappresentato il golf come una metafora della vita: non succede forse la stessa cosa anche sul campo da golf? Quando sei in campo metti in scena la tua vita, e lo spettatore può ben rendersi conto di come reagisci alle crisi, come interagisci con gli altri, se hai self control, se sei cortese o scostante, se quando sei sotto pressione aggiri le regole e soprattutto cosa pensi di te stesso.

Complimenti Robert, un pezzo davvero originale.

Per informazioni contatta: Emilio Zanetti
Tel. 347 8491683
Mail:  emiliozanetti@hotmail.com

p.s. se non lo hai ancora fatto, dai un’occhiata qui: www.golfissazione.com/10passi/

 

2 Commenti a “Il golf a teatro”

  • roberto:

    grazie! davvero lieto, tanto più quanto più inatteso – cari saluti, Roberto Morpurgo http://www.eldjablo.it

  • Alessandra:

    Sono tanto curiosa di sapere se il regista gioca a golf… L’attore non ha uno swing impeccabile ma dimostra di saper impugnare un bastone, di sicuro ha giocato, ma il regista…? Come gli è venuto in mente il parallelismo golf (pallina, imbucare) e vita (ricordi, esperienze) se non gioca?