teatro

La più bella testimonianza

mailQuante volte compri un libro o un ebook e lo lasci lì per leggerlo “quando avrai tempo”?

L’ho fatto anch’io. Invece Silvano non solo lo ha letto, ma lo ha fatto leggere a moglie e figlie e poi l’ha messo in pratica. La sua è una delle testimonianze più gratificanti perchè mi dà la sensazione di avergli  DAVVERO dato un aiuto. Contribuire anche se in minima parte alla felicità di qualcun altro è la soddisfazione suprema di noi umani.

Cara Alessandra,

finalmente sono riuscito a leggere il tuo fantastico libro “10 passi per imbucare a golf e nella vita”, una vera lezione di vita. Dopo averlo stampato lo tenevo da tempo sul mio comodino, ma gli ho dato da subito troppa importanza per poterlo “usare” come sonnifero sicché c’è voluto un viaggio aereo Milano-Bratislava e ritorno, fatto in un solo giorno in uno dei miei tanti viaggi di lavoro, per leggerlo tutto d’un fiato, è vero, gli esercizi scritti non li ho potuti fare ma mi sono bastati quelli mentali per poter dare un senso al mio gioco.

Giusto per farti un quadro di chi io sia, è bene che tu sappia che non sono più giovanissimo, ho 49 anni, ed ho iniziato a giocare a golf solo due anni fa, un amore a primo ferro, ricco di gioie, soddisfazioni, successi, insuccessi e dolori … tanti dolori !

Come tu ben sai l’e-book mi è stato inviato con l’acquisto dei racconti di vita vissuta sui campi da golf “Tutti pazzi per il Golf” che già mi era piaciuto molto, apprezzando in particolare il modo razionale, pratico ed ironico con cui sei riuscita a trattare l’argomento senza peraltro lesinare su alcuni “vizi” e “difetti” di taluni soci; non ti sarà stato facile riconquistare la loro simpatia. Carina anche l’idea di metterci una dedica ad inizio libro.

E’ incredibile la forza e la positività che traspare dall’e-book, una forza vitale che potrebbe appartenere a molte persone ma che in pochi, ne sono convinto, riuscirebbero nel tuo intento, ovvero trasmetterla ad altri. Ho trovato il libro talmente interessante che mi sono sentito in dovere di “consigliare” la lettura anche a mia moglie ed alle mie due bambine, che con il golf proprio non c’entrano nulla, ed ogni giorno chiedo a mia figlia maggiore, Floriana di 18 anni “tre motivi per cui essere grata” … funziona.

Ed infine desidero ringraziarti dal profondo del mio cuore perché sabato 16 aprile, dopo 5 tentativi andati a vuoto, SONO RIUSCITO A PRENDERE L’HCP, non puoi immaginare la soddisfazione (mi sento come se fossi tornato bambino).

Ti seguo sempre con attenzione e ti sprono a continuare a scrivere perché, nonostante tutti i libri tecnici da me letti sino ad ora, il tuo è risultato quello più efficace, ovvero il manuale che ha saputo dare un vero “scossone” alla parte meno tecnica del gioco, il famoso 80%, LA MENTE.

Grazie Alessandra.

Con stima,
Silvano Parolini

Forse anche tu hai già l’ebook, nel qual caso fai come Silvano! Altrimenti lo trovi qui:  http://www.golfissazione.com/diecipassi

Il golf a teatro

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=rkFBto38JOY[/youtube]

E’ con piacere che pubblico sul mio blog il  monologo teatrale Bogey – fughetta esofasica.

Lo spettacolo teatrale Bogey, scritto e diretto da Roberto Morpurgo, ha debuttato nel maggio 2009 al Teatro Tordinona di Roma riscontrando un grande successo di pubblico.

E’ un monologo intenso e stravagante nel quale prendono voce le fantasie più intime di un giocatore di golf che si allena da solo in un campo ‘ai confini del mondo’, intorno al quale si suppongono assiepate torme di indiani d’America che osservano la strana performance del giovane.

Durante quello che sembra essere un semplice allenamento (o è a tutti gli effetti una sfida con sé stesso?) la realtà del gioco e il mondo di immagini e ricordi che si formano nella testa del giovane, si intrecciano. La sua vita si esprime tutta in quei pochi minuti passati a vagare tra una buca e l’altra, in parte relegata all’immaginario del protagonista, in parte nell’attesa di essere liberata dalle sue parole che scaturiscono quasi involontariamente.

Ecco che la semplice vista della pallina gli richiama alla mente vecchi amori del passato e  la buca assume evidenti connotati sessuali ma diventa nello sproloquio anche un simbolo religioso (il foro del costato di Cristo).

E’ come se in quei venti minuti di solitudine, il ragazzo filtrasse con gli occhi del giocatore e dell’appassionato di golf tutto ciò in cui crede e la pallina e la mazza diventassero la metafora del suo percorso di vita e di tutte le sue esperienze e ideali.

L’attore che lo impersona è stato premiato  come “Miglior Monologhista” al Festival di Corti Teatrali di Napoli con il monologo L’Isola, dello stesso autore.

Il golf è molto più di un gioco, il golf ti mette a nudo. Non mi stupisce che a teatro sia rappresentato il golf come una metafora della vita: non succede forse la stessa cosa anche sul campo da golf? Quando sei in campo metti in scena la tua vita, e lo spettatore può ben rendersi conto di come reagisci alle crisi, come interagisci con gli altri, se hai self control, se sei cortese o scostante, se quando sei sotto pressione aggiri le regole e soprattutto cosa pensi di te stesso.

Complimenti Robert, un pezzo davvero originale.

Per informazioni contatta: Emilio Zanetti
Tel. 347 8491683
Mail:  emiliozanetti@hotmail.com

p.s. se non lo hai ancora fatto, dai un’occhiata qui: www.golfissazione.com/10passi/