ironico

Ho capito tutto – I’ve got it all!

tiSuccede anche a te di RINNOVARE periodicamente lo swing?

Forse assomigli a Rudolph…

Quando Rudolph sente che il suo swing è stagnante e non gli porta i risultati desiderati cerca di migliorare grazie alle lezioni col maestro, ma a volte vuole fare da solo. Adesso per esempio è in questa fase di self help, o self renew… insomma vuole un’impennata del suo modo di giocare a golf.

Vuole allungarsi quei 20-30 metri in più che gli consentono il par a tutte le buche.

Guarda il golf in tv analizzando lo swing dei pro al rallentatore . Guarda e riguarda tutta quella roba per fare anche lui lo stesso perfetto swing che vede in tv. Se lo fanno loro – pensa – posso farlo anch’io.

Compra una app sul suo ipad dove, una volta registrato il suo swing (dopo il 5-4–3-2-1-bip) lo può confrontare con quello di Tiger Woods.

Nel video (dove sono disegnate le linee del piano dello swing)  si vedono i due figuri – Tiger e Rudolph – che eseguono lo swing nello stesso momento alla stessa velocità.

Con qualche lieve differenza di stile…

Tiger oltre ad eseguire uno swing perfetto STA NELLE linee! Rudolph non ci riesce.

Ma non si arrende.

Mi chiede di fargli il video a più riprese. Pronto? 5-2-3-2-1- BIP! Questa volta ci siamo… sta nelle linee. Ho capito tutto!  I’ve got it all! esclama Rudy. Meglio dirlo in due lingue per rafforzare il concetto del “sono inarrestabileeeeeeeeee”

Poi va a sperimentare in campo il nuovo swing somigliante a quello di Tiger con un entusiasmo fanciullesco di chi ha già vinto la gara e ne vincerà MOOOOOLTE altre.

Non ti dico come è andata la gara, ti dico solo che domenica, dopo parecchie gare sbagliate, ha finalmente giocato il suo handicap a una cifra.

Ma non perché ha giocato come Tiger! Ha giocato bene perché ha usato IL SUO SWING, quello che ha sempre usato!

Morale:

Permettiti di essere te stesso, gioca come sai, evita di imitare CHIUNQUE.

Il dottor avvocato al golf

Questi sono i miei 3 figli Sara, Tommaso e Martina, di cui vado tanto orgogliosa, in una foto di 3 anni fa.

Mio figlio Tommaso sta frequentando una scuola di recitazione e io, mamma orgogliosa, mi chiedo: sarà forse il Fiorello del 2020???  Sono sicura che appena leggerà questo post non approverà il mio vantarmi di lui, ma io sul mio blog scrivo quello che voglio!

Per adesso Tommaso ha realizzato con l’amico Paolo Muzio la miniserie “Le mirabolanti avventure del Dottor Avvocato”, dei mini film di un minuto e mezzo.

Il genere? Comico, umorista, demenziale… non è chiaro, a te la definizione.

Il Dottor avvocato è un personaggio bizzarro, che muove solo la parte alta del corpo in modo ripetitivo, come fosse autistico, e si offende per un nonnulla. Tommaso è il suo alter ego, si adopera per accontentare il Dottore ma non ci riesce mai!

Questa la scenetta del golf, è uscita proprio oggi:

Questa è la prima scenetta uscita qualche settimana fa, Il Dottor Avvocato al Parco:

Questa è la lettera a babbo Natale:

Qui il Dottor avvocato muove anche le gambe, e fa una magia:

Su youtube ce ne sono un’altra decina, ne esce uno a settimana ogni venerdì. Se vuoi vederli li trovi QUI o comunque digiti “dottor avvocato” e appaiono tutti insieme.

Mi sta venendo l’idea di ingaggiare il Dottor Avvocato e il suo compare per dei filmati sul campo da golf. Potrei fare una casistica dei modi di imbrogliare in gara o di “come comportarsi il meno correttamente possibile”…Fra i miei lettori ci sono registi, attori, scrittori e tanti avvocati. Datemi un’idea!

Meglio fortunati o bravi giocatori?

Guarda che fortuna sfacciata ha avuto questo giocatore! Mai VISTA prima d’ora una cosa del genere! La pallina parte da sola molto dopo essersi fermata!

Le magie di golf esistono così come esistono nella vita. Quando meno te lo aspetti scatta quell’unica probabilità su mille miliardi che succeda proprio quello che speravi!

Qui invece la fortuna va oltre: palla già in acqua risale miracolosamente…Guarda questo colpo fortunoso di Darren Clarke:

 

Questo di Rory invece non è un colpo fortunato, ma di incredibile abilità golfistica…

 

Quale di questi 3 film ti rappresenta di più? 

il primo film: sei un golfista di media abilità e ottieni buoni score nonostante i rattoni.

il secondo film: sei un golfista coraggioso e impavido, sicuro di te, gli ostacoli sono per te una sfida ma… i tuoi score potrebbero migliorare se tu usassi più prudenza. (hit aggressive, but play conservative)

il terzo: sicurezza totale, autostima alle stelle, ottimo giocatore, ottimi score.

Per quanto mi riguarda, nessuno dei 3 profili mi rappresenta e nemmeno questi del film qui sotto (grazie a Dio)

 

Se Tiger è in crisi posso esserlo anch’io…

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In un momento di “malattia golfistica” ho avuto un’illuminazione consolatoria e voglio condividerla con tutti gli ammalati come me.

Il morbo da brutto gioco si è insinuato nel mio swing in maniera subdola, una goccia per volta, tanto che per molto tempo non mi accorgevo di averlo addosso. Mi dicevo: “sì, il mio drive si è un pò accorciato, i legni da terra mi volano bassi, però tutto sommato riesco a giocare quasi il mio handicap e mi interessa di più la passeggiata all’aria aperta che il risultato” Ma alla fine non potevo più nascondere a me stessa di aver bisogno del medico, e anche di un medico BRAVO, che sapesse motivarmi e farmi ritrovare uno swing vincente. E sapevo bene che oltre al medico dovevo mettere in ordine la mia VITA attuale, con impegni a destra a sinistra, dove il golf entrava solo di sfuggita nei ritagli di tempo. Quando giocavo pensavo a finire presto per potermene tornare alle mie occupazioni, il mio gioco era contaminato da troppi pensieri.

Comunque, in questi giorni di riposo per malattia (…) ho letto su Euro sport news che Tiger Woods nel 2010, dopo il caos delle vicende personali, ha fatto 11 rounds consecutivi in MAI meno di 70, raggiungendo il secondo peggior risultato della sua carriera di professionista. Se farà altri 5 rounds con più di 70 batte il record.

In conclusione, il più grande golfista del mondo non è immune ai problemi mentali che gli causano confusione nel gioco del golf. Se lui ha problemi posso averli anch’io!!!!!

La seconda riflessione consolatoria, fatta dopo due giri di 18 buche in un campo “fuori casa” (sempre nel periodo di malattia aggravata) è stata la seguente: “perchè mai  molti golfisti come me fanno risultati migliori nel proprio campo che nei campi nuovi? Lo swng dovrebbe essere lo stesso, in casa o fuori casa. Forse anche questa è una malattia mentale!

La nostra percezione delle cose diventa una varietà di pensieri che penetrano nei muscoli e causano interferenza. Se siamo in un campo diverso da quello a cui siamo abituati, ci immaginiamo pericoli che non ci sono e inquiniamo il nostro swing. Noi abbiamo miliardi di neuroni che lavorano tutto il tempo e quando mettiamo l’intenzione su qualcosa questi neuroni seguono degli schemi per raggiungere questo qualcosa. Tiger e io abbiamo creato interferenze nella nostra rete neuronale, quella che ci indicava la strada del buon swing e della vittoria. Ogni volta che io e Tiger pensiamo ai nostri problemi attiviamo l’interferenza e creiamo un doppio ascolto:

emozioni———————————————————————————————————————–swing corretto,

quando invece l’ascolto e l’attenzione dovrebbe essere uno solo.

Adesso che ho paragonato il mio problema a quello di Tiger mi sento molto più leggera, vedo la mia “malattia” come transitoria, vedo l’handicap 18 in avvicinamento, così come Tiger vede in avvicinamento un giro in 62… da malata mi sto trasformando in visionaria!

Rischio la denuncia per “Tutti pazzi per il golf”!!!

A distanza di un anno dall’uscita del mio libro “Tutti pazzi per il golf” ho rischiato una citazione!

Quasi tutti i racconti del libro sono tratti da storie vere, ho preso spunto da persone realmente incontrate o conosciute sul campo da golf a cui ho solo cambiato nome e qualche connotato. Una di loro si è riconosciuta! mentre leggeva il racconto “Il club delle rifatte” ha subito pensato: “Questa Felicia sono IO”!!! 

Felicia è una signora che vedo solo al golf, con cui scambio poche parole. Mi è capitato di fare 9 buche con lei e per lo più abbiamo giocato scambiandoci solo poche battute sul gioco, sul tempo, sul rough più o meno alto, sul green con pendenze difficili, insomma sul generico assoluto.

Ma quel giorno che la vidi così diversa, così “nuova” non resistetti alla tentazione di SAPERE o di METTERLA IN IMBARAZZO, perchè le chiesi: “Cos’è successo, Felicia? Hai degli occhi così…diversi” Lei mi rispose che aveva accompagnato sua mamma in ospedale a Milano e mentre la aspettava aveva fatto dei trattamenti estetici a base di creme, ma io ho subito pensato che avesse fatto un intervento di chirurgia plastica. Il suo viso era tirato e gli occhi erano quasi a mandorla senza più neanche una ruga.

A posteriori ho ragionato -forse per giustificarmi- che non avrei potuto NON DIRLE niente, tanto il cambiamento era evidente. Sarei stata un’ipocrita a fare finta di niente,no? E poi avrei fatto un torto al bravo chirurgo estetico che aveva colpito nel segno: fare in modo che la nuova Felicia fosse notata! Mi sono chiesta a lungo perchè Felicia non mi abbia detto subito la verità, anche perchè se me l’avesse detta non avrei scritto quel racconto sul mio libro “Tutti pazzi per il golf”. Il racconto, infatti, parla di persone che, come Felicia, si ritoccano viso, seno, mani e sedere, ma poi se qualcuno lo nota NEGANO. Allora per chi e per cosa si “rifanno”?

Comunque, questo è il seguito della storia: un anno dopo Felicia compra il mio libro e si RICONOSCE. Anche se le avevo cambiato il nome, il colore della sacca e la città del presunto intervento appena legge il racconto è certa che si tratti di lei e mi telefona. E’ una jena, incazzatissima. Mi fa: “Come ti sei permessa di infamarmi così? Io ti denuncio! Non ho fatto nessun intervento e ora tutti lo pensano!”libro2DEF

All’inizio sono stata sulla difensiva, dicendole che avevo cambiato nomi, colori, situazioni, età e che quindi doveva stare tranquilla, ma poi quando ho visto che non si calmava le ho detto: “Se vuoi denunciarmi fallo pure. Io però scrivo sul blog un nuovo racconto dove specifico bene nomi, cognomi e indirizzi, racconto che mi hai denunciato per calunnia ma hai ammesso di esserti tirata occhi e viso per la modica cifra di 50000 euro. Così ti fornisco il motivo giusto della denuncia!”

Dopo qualche battuta lei si è rabbonita un pò, si è aperta confessando di avere effettivamente fatto un intervento chirurgico di due giorni e poi ci siamo messe a ridere insieme di questa situazione grottesca. E alla fine  si è complimentata con me per il libro e per come ho rigirato fatti, persone e situazioni per tutelare la privacy di tutti. Poi mi ha dato il permesso di scrivere questo post a patto che le rivelassi chi erano le altre due “rifatte” che cito nel libro. Ha insistito per sapere chi fosse Gina, la signora che simula il mal di denti quando va a “riempirsi” le rughe con l’acido ialuronico e ha il viso gonfio! (Gina non si è riconosciuta nel racconto, lo so perchè mi ha fatto i complimenti e non mi ha detto niente, con questo post non rischio niente perchè lei non ha il computer…) Comunque a Felicia non ho detto chi fosse Gina in realtà.

Infine ha comprato 10 dei miei libri per regalarli ai suoi conoscenti che “SANNO” del suo intervento!

Ho promesso solennemente che il suo segreto resterà fra me e lei. A Felicia piace molto il nome che le ho dato, il suo odio iniziale si è trasformato in simpatia per me, è ansiosa di leggere questo racconto che mi ha permesso di scrivere senza condizioni. Tutto è bene quel che finisce bene. Unico neo: non vuole giocare con me a golf per timore di essere riconosciuta!

FELICIA COL TUO NUOVO VISO DIMOSTRI 10 ANNI DI MENO e anche a golf sei migliorata!