golf clinic
Via dubbi, incertezze e ansie da gara
Immagina una situazione-tipo di golf che ti mette
ansia – dubbio – insicurezza – aspettativa. Sono tutti potenziali superflui ossia energie che ti distolgono dalla concentrazione e rilassamento necessario per un buon colpo di golf.
Ad esempio immagina di essere alla buca 17 con un bello score e ti mancano 2 buche per mantenere/migliorare lo score. Oppure immagina di provare semplicemente ANSIA e sfiducia, collezionando colpi brutti. O di sentire insicurezza sul putting e quindi mancare spesso la buca anche da vicino. O di essere davanti a un lago dove sai che superi SOLO con un colpo dritto e preciso (e ti viene il dubbio di poterci riuscire). Oppure l’aspettativa di una bella gara in cui volevi DIMOSTRARE la tua bravura, prontamente DELUSA dalla realtà dei brutti colpi.
Immedesimati nell’emozione che ti fa creare potenziale superfluo
Allenati a lasciar andare aspettativa/necessità/paure/attaccamento al risultato in questo modo:
Stringi forte la pallina da golf immaginando questa stretta come l’attaccamento al tuo risultato di golf o alle tue paure.
Devi stringerla talmente forte da sentire quasi un dolore fisico. Il dolore rappresenta il tuo attaccamento all’emozione.
Poi chiediti:
Sono disposto a lasciar andare questo sentimento? Se la risposta è sì chiediti: quando? Se la risposta è ORA, lascia che la pallina o il bastone cada a terra e sentiti libero. Senti che la paura se n’è andata e adesso puoi concentrarti sul colpo.
Ricorda BENE: se nonostante l’esercizio continui a provare ansia e sbagli alcuni colpi a golf ripetilo stringendo il tuo “attaccamento” ancora + forte.
Alle mie clinic golfissati questo esercizio funziona solo dopo un po’ di prove, mai al primo colpo. In campo dopo adeguato allenamento funziona subito. La ripetizione del gesto simbolico del LASCIAR ANDARE allontana da te un pezzettino di ansia-paura ogni volta.
Quando giochi in campo, appena riconosci di stare creando potenziale superfluo con dubbi, paure, incertezze, aspettative fermati e fai l’esercizio. Stringi la tua mazza da golf che rappresenta il sentimento di dubbio, paura, ansia… e poi lasciala cadere a terra immaginando la tua liberazione totale da questi sentimenti negativi e distruttivi per il golf.
Poi vai deciso a eseguire il tuo colpo: la mggior parte delle volte funziona!
Probabilmente ti ritroverai a lasciar andare un po’ di più ogni volta che esegui l’esercizio. I risultati all’inizio potrebbero essere abbastanza lievi. Se sarai persistente, i risultati diventeranno, molto velocemente, sempre più evidenti. Potresti notare di avere degli strati di emozioni residue che ti lasciano insicurezze. Tuttavia, ciò che lasci andare se ne va per sempre!
Questo è uno degli esercizi che faremo alla clinic golfissati il 6-7 ottobre 2013 con me e Lorenzo Bosisio. Hai una buona ragione per prenotare subito… leggila QUI:
una MEZZA clinic golfissati
Metà clinic stavolta.
Metà coaching (solo io)
Metà giorni (solo la domenica)
Metà partecipanti (6 di cui solo 4 golfisti)
Metà bel tempo (mattina pioggia intensa, pomeriggio sole)
Metà tempo di gioco (il pomeriggio abbiamo visitato Lucca)
Ma dal mio punto di vista è stato tutto perfetto.
Perfetti i partecipanti: 4 di loro sono venuti per la seconda volta e hanno portato con sé altri due amici molto simpatici.
L’atmosfera è stata di amicizia e divertimento. Nell’uliveto in cui giocavamo si respirava un’aria profumata di pino e tiglio, che sprigionano i loro effluvi dopo la pioggia. Fra tutto quel verde spiccava nel silenzio il cinguettio degli uccelli, unito al suono delle nostre voci e al “toc” delle palline colpite.
In quell’atmosfera quasi magica di profumi Giuliano ha recitato una poesia che mi ha toccato il cuore e che riporto qui:
Abbiamo simulato le nostre paure, le buche del nostro campo che ci procurano dubbio e insicurezza. Ognuno la sua. La mia àncora negativa ad esempio è la buca 5 dove sbaglio quasi sempre il primo colpo o il terzo al green, senza segnare quasi mai la buca.
Dopo esserci immedesimati nel “problema” lo abbiamo esorcizzato con un esercizio e abbiamo simulato un colpo come se fossimo a quella buca difficile. C’è voluto qualche rattone, ma poi, ripetendo l’esercizio, tutti noi abbiamo superato l’ostacolo…immaginario! Eccomi a simulare il colpo al green della buca 5 dopo che ho lasciato andare il potenziale superfluo dei dubbi e delle incertezze:
La gita a Lucca ha spezzato la giornata e trasformato la clinic in una vacanza turistica… Era giusto accontentare le 2 signore non golfiste. Siamo passati da un dolce rumore di uccellini in campagna a un inquinamento acustico da vittoria di campionato della juventus in città. Si sente anche qui nel film:
La sera per cena Wanda ha preparato la “pizzoccherata”, un piatto tipico valtellinese gentilmente offerto da Nicoletta e Giuliano che era spettacolare! La padellata piena di pizzoccheri, burro, patate, verza e formaggi è stata accolta con un’ovazione.
Poi il lunedì mattina i 6 sono dovuti ripartire per un problema di salute di uno di loro e non abbiamo potuto giocare insieme in campo. Peccato, avremmo sperimentato tutti i sistemi mentali di fiducia nello swing. Ecco perché è stata una clinic a metà. Una domenica super intensa e bellissima comunque!
Adesso c’è l’ultima clinic del 26-27 maggio, dove ho già 6 partecipanti e mi piacerebbe arrivare a 8. Dopodiché finito! Non so se riparlerò di clinic per quest’anno, di sicuro non fino a settembre. Se vuoi il programma clicca qui:
Grazie alla clinic sto allenando l’esercizio per abbattere il dubbio, la paura, l’incertezza, l’aspettativa, la necessità, il volere A TUTTI I COSTI il risultato. In una parola, il potenziale superfluo. Tutti questi stati d’animo provocano brutti colpi, ormai lo sappiamo tutti. Adesso mi sembra di aver eliminato l’IMPORTANZA di fare un bel colpo per lasciare posto alla spontaneità, ritmo. divertimento. Domani commenterò questo blog dicendo con sincerità se ho segnato la buca 5, la buca che mi provoca molte delle sensazioni negative sopra descritte. Nel video qui sopra ho passato il lago immaginario. Perché mai non dovrei farlo sul lago VERO? A domani la risposta!
Prima speciale clinic golfissati2013
Cosa ci fanno queste 7 persone in un uliveto con l’erba marroncina?
“Secondo me è meglio allenarsi in un NORMALE campo pratica” mi ha detto il bambino della foto, Alessandro. Si sa, i bambini dicono la verità, non sentono il bisogno di compiacere o di trattenersi per educazione.
Non posso dargli torto. L’erba in campo pratica è più verde, c’è più spazio per tirare e ci sono i tappetini con i tee… Qui, nell’uliveto della casa in Toscana dove si svolgono le Clinic Golfissati, l’erba è rustica, incolta. Nonostante sia appena stata tagliata sembra quasi fieno.
Tutto vero, ma…
Vuoi mettere l’intimità e il clima di amicizia che può crearsi in una casa? Intanto siamo SOLO NOI, nessun altro ci ascolta, ci guarda o ci giudica. Sì, perché i metodi mio e di Lorenzo non sono del tutto convenzionali… Poi abbiamo pranzato fuori al sole, abbiamo preso il tè delle 5, ci siamo riuniti per raccontarci i nostri momenti felici di golf e di vita… Come avremmo potuto fare tutto ciò in club house?
Non sarebbe stato possibile fare l’esercizio del Thai Chi in campo pratica!!! Ci avrebbero presi tutti per pazzi scatenati. Dovevamo cercare di eseguire uno swing completo al rallentatore in un tempo che si avvicinasse più possibile ai due minuti. C’è che lo ha fatto in 20 secondi, chi in un minuto e chi, come me, se l’è presa comoda! Guarda qui che roba:
La domenica mattina abbiamo cominciato col parlare del potenziale superfluo nel golf che noi stessi creiamo con:
le nostre aspettative (DEVO fare bogey, voglio fare almeno 220 metri col drive, NON VOGLIO prendere la virgola…)
i nostri dubbi (passerò il lago? Forse è meglio che usi un ferro in più? Non prendo bene i ferri, uso un legno anche se vado lungo..)
le nostre paure (sono alla buca 1 e tutti mi guardano. E se non prendo bene il drive?)
le nostre ansie (sono in score e manca una buca. Riuscirò a segnarla..? In gara mi viene sempre il mal di pancia…)
La troppa IMPORTANZA che diamo al risultato di golf.
Ti ricorda qualcosa tutto ciò?
Immagina il potenziale superfluo come un accumulo di energia che non fluisce e che rimane incastrato nel tuo campo energetico. Più ne hai, più sei in disarmonia energetica e stai certo che giocherai male e otterrai brutti risultati.
Bisogna imparare a riconoscere e lasciar andare il potenziale superfluo!
Alessandro, il bambino di cui parlavo prima, ha una capacità di apprendimento e di mettere subito in pratica l’insegnamento ricevuto che mi ha lasciato interdetta. Il lunedì in campo, dopo un brutto colpo mi ha detto: ” Volevo che il colpo fosse lunghissimo, ci ho messo un sacco di forza e questo è potenziale superfluo”
Questo fa parte delle mie soddisfazioni alle clinic. Alessandro ascolta, mette in pratica, agisce!
Nel pomeriggio abbiamo eseguito il putting sui tappeti. Casalingo ma istruttivo.
TUTTI QUANTI HANNO CAMBIATO IL GRIP DEL PUTT su indicazione di Lorenzo. Anche il lunedì in campo tutti pattavano col nuovo grip. Tutti tranne me! Non avevo tempo di stare ad ascoltare Lorenzo, tenevo troppo a filmare e fotografare tutti.
Prima di cena ho invitato ognuno a tenere un diario di golf. Un diario in cui annotare le gare, i giri in campo con i relativi colpi belli o brutti, i risultati (il punteggio) e COSA HA FUNZIONATO. La postura corretta? Il giro delle spalle i un certo modo? Quale pensiero dominante ti ha aiutato a concentrarmi? E’ bene anche annotare i consigli del maestro e le sensazioni giuste che ogni volta ti fanno prendere bene la palla.
Tutto questo fa lavorare il nostro Sé1, cioè la nostra parte razionale. Per allenare invece la nostra parte intuitiva, infonderci entusiasmo e fiducia in noi stessi abbiamo fatto l’elenco dei nostri momenti più felici e costruttivi di golf e di vita. Abbiamo rievocato le nostre abilità,i nostri colpi di golf migliori, i nostri momenti di “connessione” con la natura e con le altre persone per poi creare un archivio della perfezione che ci ricorda il nostro essere bravi, capaci, felici.
Alessandro, il bambino del gruppo, mi ha permesso di leggere il suo elenco e mi ha lasciato di stucco quando ho constatato che aveva perfettamente capito ciò di cui parlavo. Tra le altre cose, ha scritto che uno dei suoi momenti di perfezione è stato quando ha imparato ad andare in bicicletta.
Quando per la prima volta la bicicletta sta in equilibrio grazie a te ti senti un Dio! Senti che sei capace di creare un miracolo, proprio come quando la palla vola dritta, lunga, precisa e magari entra in buca da lontano. Proprio come quando la giornata di golf fluisce, tutti i colpi sono come dovrebbero e rasentano la perfezione. L’equilibrio sulla bicicletta provato per la prima volta dà un’esaltazione che difficilmente può essere paragonata.
Grazie Alessandro delle tue belle lezioni di semplicità e spontaneità! Sono certa che diventerai un bravissimo giocatore, con tante soddisfazioni golfistiche e di vita. Hai carattere, e hai i numeri.
Lunedì in campo guardavo il tuo swing sciolto, preciso, fluido, facile. Ruotavi intorno alla tua spina dorsale come se lo swing fosse la cosa più naturale del mondo e oggi, in campo, ho voluto imitarti ispirandomi a te. Ho giocato meglio del solito.
Queste mie clinic sono una grande occasione di crescita anche per me grazie alle meravigliose persone che fino ad oggi hanno partecipato.
Ne ho in programma 2 a maggio, dopodiché si passa a settembre, per cui se vuoi partecipare leggi tutto qui:
Sito…risorto!
Dopo Pasqua è “risorto” www.golfissazione.com! Liberato dai virus, dopo 5 giorni è di nuovo on line. Mi dà modo, ancora, di dire la mia sul golf.
E’ con grande piacere che posso far scorrere di nuovo le dita sulla tastiera del mio pc, ma attenzione:
Ancora per poco.
Questo annerimento temporaneo del sito mi ha messo in crisi e mi ha reso consapevole della mia stanchezza rispetto ai problemi tecnici del web. “Questo avvenimento vuole dirmi qualcosa” – mi sono detta. Niente succede per caso.
Durante l’annerimento (o il “coma” del sito), ho accettato la proposta di Andrea Zanardelli, il maestro pga titolare del sito GolfAcademy, di spostare “Golfissazione” sul sito GolfAcademy. Sarei una sua ospite, ma non cambierei i contenuti né le offerte. Avrei una rubrica tutta per me, e se ho un problema tecnico può pensarci il suo tecnico informatico!
Non è fantastico?
Non perderei nessuna delle meravigliose persone conosciute grazie a questo sito, che posso continuare ad invitare alle mie clinic!
Nonostante il black out del sito le persone si stanno iscrivendo alle mie clinic, ne sono felicissima. Però mi piacerebbe che ci fossi anche tu e ti spiego perché.
Ieri parlavo col maestro che tiene le clinic con me, conosci Lorenzo Bosisio, vero? Mi ha detto che farà fare una cosa ai partecipanti che non ha mai fatto alle clinic precedenti e cioè li farà lavorare con una scopa di saggina!!!
Sembra che la scopa permetta di capire bene la posizione corretta della faccia del “bastone” SQUARE all’impatto quando già il fianco è stato girato.
Una volta compresa bene la sensazione Lorenzo dice che le persone sono subito in grado di colpire la palla molto meglio di prima. Mi ha detto di aver inventato l’esercizio per alcuni dei suoi allievi che avevano risultati altalenanti, dalle stelle alle stalle.
Spesso il problema delle…stalle era proprio la posizione del bastone all’impatto, col peso del corpo non ancora spostato sul piede sinistro. Ora, siccome anche i miei risultati sono altalenanti, sono corsa a provare lo swing con la scopa, ma non vedo l’ora di provarlo con Lorenzo alla clinic del 21-22 aprile per capire meglio cosa vuole trasmettermi!
Se vuoi partecipare anche tu a una qualsiasi delle 3 clinic programmate, clicca sul link qui sotto per capire esattamente di che si tratta:
Regalati una mini-vacanza rigenerante di golf-mente-vita!
Invidia per chi gioca bene…?
Metti un giorno in gara con un amico, lui gioca da Dio e tu fai schifo.
Non puoi negare di provare almeno una punta di invidia. Mi puoi raccontare che non ti importa degli altri, che il golf ha per natura un andamento altalenante, che non sai cosa sia l’invidia… ma io non ci credo!
Appena lui sbaglia immagino che tu provi un piccolissimo piacere, ti consoli dicendoti: anche lui è umano!
Per contro, lui, il tuo amico che gioca bene, vedendo te che vai avanti a rattoni, slices e flappe varie sai cosa prova?
Una punta di compassione. Preferirebbe che tu giocassi meglio per non doversi minimamente dispiacere per te e rimanere ancora più concentrato sul suo gioco. Da cosa ti accorgi della sua compassione?
Da quello che ti dice! Appena sbagli l’ennesimo colpo pensa lui a giustificarti: “era un colpo difficile, avevi la palla messa male…”
Adesso ti do una dritta testata per interrompere il brutto gioco appena senti una frase consolatoria del compagno. Quella frase è il campanello di allarme per svegliarti da uno stress mentale che ti causa il brutto gioco. Lo sai, vero, che quando giochi male significa solo che non stai pensando alla cosa giusta? Significa che non ti stai divertendo, che sei stressato e non vedi l’ora di finire la gara. Allora…
Trasforma la frase consolatoria in tre mosse.
1 – Ringrazia il tuo compagno e digli che in realtà non stai giocando male per colpa della palla. Scusati mentalmente con lui se hai provato invidia.
2- Respira profondamente e rilassa i muscoli mentre ti mormori che ti vuoi bene lo stesso nonostante i tuoi brutti colpi.
3 – Proponiti con intenzione di divertirti da adesso in poi
L’intenzione pura di restituire al golf il suo ruolo di divertimento basterà a distogliere la tua mente dallo schema negativo in cui eri immerso fino a che il tuo compagno te lo ha fatto notare con la sua frase compassionevole.
Invidia e compassione sono due sentimenti opposti, che si annullano fra loro. ANNULLALI E VEDRAI CHE SWING!
Faremo esperienza di questo sistema “auto-migliorante” alla clinic golfissati di marzo dove sperimenterai il colpo perfetto. Se vuoi partecipare trovi i dettagli cliccando qui sotto: