golf e salute

Gratitudine guaritrice=Non giudizio (anche a golf)

tigImmagina se fossi completamente grato per te stesso. Per ogni cosa che sei, per ogni parte di te. Grato per il tuo corpo, per le possibilità di scelta di ogni giorno, per la tua energia che ti permette di lavorare, amare, sorridere, divertirti, per come giochi a golf (anche quando giochi male…) Come sarebbe? Sarebbe amorevole e nutriente, perchè quando sei grato per te stesso NON TI STAI GIUDICANDO.

La gratitudine e il giudizio non possono coesistere! Se sei grato NON GIUDICHI.

Quando vai oltre il giudizio di te stesso provi finalmente PACE, e il senso di pace è la vera gioia. Non giudicarti è una delle cose più nutrienti, generative, creative che puoi fare per te stesso perchè può portare nella tua vita e nella tua realtà cose diverse e nuove.

Quando sei grato sei un invito per chiunque. Sei la possibilità di guarigione e di cura amorevole che le persone non hanno nelle loro vite. Diventi il il nutrimento, la gioia, l’espansività e la capacità generativa che spesso le persone non hanno nelle loro vite.

Lo so perchè nemmeno io le avevo. Fino a qualche anno fa una vocina mi diceva: “E’ tutta qui la vita? Convenzioni sociali, chiacchierate inconsistenti con gli amici, giudizio, sensi di colpa, adattamento, schemi di comportamento ripetitivi, uscire dalla routine per stordirsi? Quando gioco male a golf, le persone mi giudicano negativamente,  devo diventare brava e vincere per DIMOSTRARE a me stessa e agli altri che VALGO… Ma dov’è la verità e la gioia in tutto ciò?”

La realtà che vivevo era completamente diversa da ciò che SAPEVO in cuor mio potesse esistere: la gentilezza, la gratitudine, la cura amorevole, la guarigione, il nutrimento, la gioia, l’espansione, la creatività, il non giudizio.

Le mie letture/corsi per vivere al meglio mi hanno indotto ad abbandonare finalmente il giudizio su me stessa.

Hai presente quando vai a confessarti in chiesa? scavi dentro di te per elencare i PECCATI. Cerchi di trovare ogni cosa che è sbagliata di te stesso. Ti giudichi a non finire. Ti senti in colpa, sbagliato, un errore del mondo.

Ho lasciato andare tutto questo per iniziare ad essere grata. Ho cominciato con le mie parti del corpo che in passato ho odiato e combattuto. Ho semplicemente deciso di amarle e di esserne grata. La mia rinite allergica si è dissolta quando ho iniziato ad amarla. Ero allergica alla parietaria, l’anno scorso ho iniziato a raccogliere mazzolini di parietaria, accarezzarli e a mangiarne una fogliolina al giorno. Quest’anno l’allergia non c’è stata. (Sulle mie malattie il discorso è molto + ampio, ho imparato a capire cosa volevano comunicarmi e ad accoglierle per comprendere meglio me stessa)

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Il mio gioco di golf peggiorato: lo adoro! Adoro giocare, muovermi nei fairways verdi e giocare a piedi nudi d’estate. Sono grata infinitamente per avere questa meravigliosa opportunità di giocare spesso e non mi giudico più quando gioco male.

Il mio vivere fino a qualche anno fa era ADEGUATO a una realtà giudicante accettata da tutti, dove non c’era spazio per gioia, espansione, gentilezza, cura amorevole, coccole, guarigione (per quella c’erano solo medicine) energie espressive. Guarda questi cuccioli che gioia nell’abbraccio e nello stare insieme!

Senza queste cose non vale la pena vivere! Adesso che nella mia vita queste energie si mostrano so che la vita merita di essere vissuta. Tu hai provato senz’altro cosa significa vivere con tutte queste energie:

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cibHai mai mangiato un cibo così delizioso e gustoso da poterlo sentire con ogni cellula del tuo corpo?

Hai mai fatto una discesa sciando velocemente e ridendo di gioia?

Ti sei mai seduto sulla spiaggia al tramonto o in montagna sentendoti benedetto e UNO col tutto?

golHai mai tirato un colpo di golf perfetto, preciso, divino, che ti ha riempito il cuore di felicità e magia?

Hai mai fatto un bagno nell’acqua termale calda dove hai sentito il tuo corpo infuocato dall’intensità delle sensazioni?term

Hai mai abbracciato con amore una persona cara sentendoti in totale comunione con lei?

Questi sono solo pochi esempi di come vivere con gioia, gratitudine, espansività, nutrimento, guarigione…

Ecco perché ti invito ad acquisire l’energia della gratitudine e del non-giudizio perché con questa energia non ti piegherai mai più alla pesantezza dei giudizi degli altri, che non avranno alcun effetto su di te. Come fare?

Sceglilo! Apri la tua porta! Allenati! Distruggi e abbandona ogni giudizio appena ti arriva alla coscienza!

Partecipa al Corso di Theta Healing (ancora 2 posti disponibili) del 7-8 settembre per iniziare a guarire, nutrirti, espanderti, essere grato, gioioso e abbandonare ogni giudizio su di te e sugli altri, clicca qui:

Theta Healing

Theta Healing

 

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Avevo comprato il libro di Theta Healing di Vianna Stibal più di 6 mesi fa senza mai aprirlo…  fino a che non è arrivato il momento giusto.

 

Solo quando sei pronto le cose arrivano!

 

Da qualche tempo le cose non scorrevano fluide nella mia vita. Col lavoro non decollavo, rimandavo le clinic di golf per brutto tempo o problemi di salute, il golf era peggiorato, mia figlia ha iniziato a peggiorare a scuola attirando l’attenzione su di sé e poi mi è venuta l’epicondilite al braccio destro. Malattia benedetta! Mi ha incoraggiato a chiedermi a cosa mi serviva. E la risposta è arrivata.:-)

 

A farmi conoscere il theta healing!

 

Ho iniziato a leggere il libro divorando i capitoli sullo “scavo”, cioè sul riconoscimento e successivo smantellamento delle convinzioni che portano a scarsi risultati nella vita, alle malattie  e alle sofferenze.

Con la mente volevo il successo materiale, ma  l’anima diceva NON TE LO MERITI, non hai ancora imparato ad amare, ad andare al di là dell’ego. Per questo l’anima boicottava i desideri della ragione. Per questo mi ha mandato l’epicondilite. Per evolvermi e guarire.

 

Allineare i desideri inconsci con quelli della ragione vuol dire togliere i blocchi per poter manifestare ogni desiderio nella vita! Plasmare la realtà con un sistema SEMPLICE come il Theta Healing sembrava un sogno.

 

Ok, mi sono detta: voglio saperne di più.

Divoro il libro di Vianna, compro subito anche il volume 2 e resto affascinata dalle migliaia di guarigioni che Vianna è riuscita a compiere, compresi casi di tumori terminali. Però dal libro non capisco bene il metodo per andare in Theta. Mi sembra difficile.

Cerco su internet, guardo film su youtube e comincio a capire la potenza guaritrice dell’amore dallo stato Theta. Guarendo l’anima, si guarisce anche il corpo e si realizzano i desideri.

Noi uomini siamo fatti per essere sani ricchi e felici. Non credo più a chi mi dice che nella vita bisogna soffrire, compresa la religione cattolica che per decenni mi ha fatto battere sul petto il “mea culpa”

libCos’è dunque il Theta Healing?

Theta Healing è uno strumento per allineare ciò che vuoi inconsciamente con ciò che “credi di volere”: plasmi la realtà, agendo da un piano superiore… fantastico, no?

 

 

 

Si utilizza il Theta Healing per:

guarire da malattie fisiche e mentali

manifestare abbondanza e ricchezza

cambiare convinzioni

rimuovere blocchi energetici

trovare l’anima gemella

fare letture su altri

allenare l’intuito e la consapevolezza

eliminare paure, dubbi, ansie

far entrare amore nella propria vita e in quella altrui.

 

Cosa significa la parola Theta?

Lo stato “Theta” molto semplicemente è lo stato meditativo, quando la coscienza è quasi addormentata. Queste sono le onde del nostro cervello:

Onde Beta– Hanno una frequenza che varia da 14 a 30 Hz ed è lo stato normale di veglia

Onde Alfa– Hanno una frequenza che varia da 8 a 14 Hz e qui l’attività cerebrale rallenta come quando leggiamo o siamo in dormiveglia.

Onde Theta– La loro frequenza è tra i 4 ed i 7/8 Hz, è uno stato meditativo profondo.

Onde Delta, Hanno una frequenza tra 0,5 e 4 Hz, è lo stato di sonno profondo.

Si può cambiare la realtà solo da uno stato meditativo profondo.

 

Ma allora è difficile andare in Theta?

 

Io ho sempre trovato facile abbandonarmi a uno stato meditativo, addormentandomi quasi ogni volta e assorbendo i messaggi direttamente nell’inconscio, però so che tante persone non ci riescono!

 

Questo Theta healing aveva un leggero sapore di magia, faciloneria, e business soprattutto per il fatto che l’autrice, Vianna Stibal, ha fondato scuole di insegnanti Theta healing in tutto il mondo (e per certificarsi come insegnanti bisogna fare vari moduli 1, 2 e 3 e poi seguire un corso con lei a costi elevati)

 

Ok, forse c’era dentro della stregoneria, (pura convinzione) ma io volevo impararlo, anzi padroneggiarlo. I due libri di Vianna Stibal non mi istruivano a sufficienza.

 

Ma dove e come?

 

Quando l’allievo è pronto, il maestro arriva!

Dopo aver vagliato su internet scelgo un corso di tre  giorni a Roma con Lorella, una ragazza molto dolce e piena di luce e amore. Certificata da Vianna Stibal, la fondatrice della tecnica, Lorella insegna a persone che vogliono a loro volta diventare  insegnanti.lore

Ebbene, sono uscita da questo corso E-N-T-U-S-I-A-S-T-A.

Il gruppo dei partecipanti, un po’ rigidi all’inizio, si è trasformato in un “Cerchio di Luce” dove ognuno ha espresso se stesso, ha chiarito i suoi desideri più profondi e ha scoperto le convinzioni che limitavano il manifestarsi dei desideri. Tutte persone che come me (e forse anche come te, se stai leggendo queste parole) hanno sofferto, vogliono guardare in faccia le loro sofferenze e lasciarle andare, per percorrere la strada della felicità e dell’abbondanza.

Ma come funziona in pratica?

 

Mettiamo che tu voglia ottenere una guarigione. L’operatore che fa da tramite fra te e Dio va in stato theta immaginando di trarre energia da madre terra, circondarsi da una bolla di luce e innalzarsi al di sopra dell’Universo, proiettandosi nella luce bianca di Tutto Ciò Che E’, ossia nell’amore incondizionato di Dio. Da quel luogo l’operatore “comanda” una guarigione per te e poi osserva, immaginandola mentre avviene.

L’atto dell’osservazione della guarigione produce una POSSIBILITA’ tra le infinite soluzioni possibili.

C’è un sistema poi per verificare se la guarigione è avvenuta perché il più delle volte la guarigione non avviene immediatamente a causa di convinzioni stratificate sull’anima, che vanno individuate e tolte.

Anche per me prima di “comandare” la guarigione fisica l’operatore mi ha posto domande per trovare i motivi che mi hanno portato alla malattia e solo riconoscendoli se ne possono andare.

In fondo a questo post ti regalo la meditazione mia e di Lorella per andare in Theta e immettere in te amore incondizionato. Una sola goccia di amore incondizionato proveniente da Dio può già fare miracoli. C’è chi non lo ha mai provato in vita sua e si espone più facilmente a sofferenze o malattie.

Non può un post sul blog esaurire un argomento così vasto. Il theta Healing è uno strumento per essere più felici, semplicemente. Come lo sono Ho’Oponopono, lo yoga, il reiki, l’aromaterapia, la cristalloterapia, la visualizzazione guidata, la riflessologia plantare, lo yoga della risata e ogni sistema che ti scopre l’anima. Ma questo ha qualcosa di più: lo puoi usare tutti i giorni.

Adesso ti sto scrivendo da casa e ho già visto le mie prime manifestazioni reali di ciò che ho espresso come desideri al corso.

Il “sentimento” che l’operatore ha immesso in me ha cambiato una conversazione tra mio marito e sua madre, rendendola più amorevole, e ha restituito un sorriso a mio nipote arrabbiato. Semplicemente ho in me questo sentimento e adesso, a seconda delle necessità, mando rivoli d’amore quando avverto sofferenza, quando sento in qualcuno rabbia, ansia paura.

 

Dove c’è amore non può esserci paura.

 

L’altro miracolo, lo scrivo qui per i miei compagni di corso, è che l’epicondilite è sparita completamente e così pure il disturbo… femminile per il quale avevo già fissato la data per l’intervento. Adesso so che posso tornare a giocare a golf con leggerezza e senso di divertimento.

 

Hai resistenze a credere a tutto questo? Le avevo anch’io!

 

:-)

Al corso mi hanno fatto notare che “è impossibile”, “è troppo facile”, “è un traguardo difficile”… sono tutte convinzioni…convinzioni che limitavano soltanto me stessa e che mi tenevano lontano da un tesoro per cui non ero ancora pronta.

 

:-D

Lorella De Luca ha un curriculum incredibilmente ricco e se la vedi, te ne innamori.

Ti do la possibilità di conoscerla perché il 5-6-7 luglio verrà in Toscana a presiedere al Corso base di Theta Healing!

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Lorella mi ha aiutato tantissimo a sciogliere dinamiche profonde, ma non solo:

Io voglio imparare a Equilibrare le Energie eliminando i picchi verso il basso!

E quindi ho voluto a tutti ripetere il corso di Theta Healing con lei e fra poco lo farò!

A settembre nella mia casa in Toscana, quella dove organizzo le clinic, Lorella farà sì che la sua esperienza, competenza, amorevolezza e bravura sia a disposizione di tutti noi nel corso:

Certificazione Theta Healing – corso DNA BASE

Questa certificazione (seguita da altre due più avanzate, che farò anch’io) serve ad operare trattamenti energetici con il Theta Healing su se stessi e sugli altri.

Sono elettrizzata alla sola idea di quello che potremo imparare! SO che è applicabile anche al golf.

 

Ti vorresti iscrivere al corso?

Pur essendo tra pochissimo tempo, le iscrizioni al corso sono ancora aperte.

L’ anima di chi è già pronto a fare questo salto quantico, porterà la sua coscienza a leggere questo articolo .

Se tu hai letto fin qui, probabilmente è perchè una parte di te ti ritiene pronto.

 

Lo so, mancano 4 giorni… il corso richiede un investimento… ci sono tanti motivi per cui potresti dirti che non puoi venire.

Lascio a te la dicisione e ti regalo questi due audio per un minimo assaggio di cosa si prova a ricevere amore incondizionato dal Creatore di Tutto Ciò che E’.

loreAudio Lorella       (ti manda in stato Theta)

 

 

 

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Audio Alessandra        (ti immette senso di pace e amore incondizionato)

Se vuoi il programma del corso scrivimi a golffissazione@gmail.com o telefonami al 347 3625382

 

 

Hai un malessere? Lo hai voluto tu.

epiQuesto titolo provocatorio scaturisce da una mia profonda convinzione, che si sta avverando a mie spese:

Le malattie non vengono per caso. Vengono perché c’è uno squilibrio dell’anima che fa ammalare anche il corpo. Vengono perché contengono un profondo messaggio di disagio interiore, che aspetta solo di essere portato alla coscienza e superato.

Hai mal di schiena? Forse stai sopportando troppi pesi, troppe responsabilità? Forse porti sulle spalle troppe persone che richiedono la tua disponibilità perché sanno di poter contare su di te e tu non riesci a deluderle?

Hai mal di stomaco? Forse sei frenetico o sopporti situazioni che non ti piacciono? Forse non pensi di meritare felicità, ricchezza salute? Forse lo stress ti si accumula nello stomaco?

A volte le malattie vengono anche perché hanno un vantaggio. Ti è mai successo quando andavi a scuola di farti venire la febbre perché non eri preparato? Molti anziani fanno ore di code dal medico e prendono medicine per riempire il vuoto esistenziale, o si ammalano affinché i parenti li vengano a trovare.

Ho un dolore al braccio che mi impedisce di giocare a golf, sono 10 giorni che non prendo un bastone in mano e non giocherò per molto tempo ancora. Per una fissata di golf come me farsi venire l’epicondilite sembra una maledizione.

E invece tutto ha un senso.

Adesso, senza golf “abitudinario” posso riprogrammarmi il presente. Posso cercare quella congruenza fra ciò che insegno e ciò che faccio. A volte predico bene e razzolo male ebbene sì. Sperimento sugli altri metodi e sistemi per allontanare dubbi e paure e poi sono io la prima ad aver paura di affrontare il lago della buca 5. O il drive alla 1.I miei sistemi mi consentono di non fare catastrofi.

Ma evitare un golf catastrofico non mi basta più.

Voglio giocare un golf davvero facile, piacevole e divertente.

Adesso il braccio dolorante mi sta dando l’opportunità di finire alcuni progetti che rimandavo di mese in mese, di leggere libri che ho impilati sul comodino, di iscrivermi a due seminari per sviluppare la mia parte intuitiva… mi sta dando l’opportunità di una svolta positiva: AMO questa “malattia”.

Quando sbaglio un colpo di golf mi dico “Anche se hai sbagliato questo colpo ti amo e ti accetto, Alessandra”. Adesso, analogamente, AMO questo mio malessere che mi parla e mi racconta la mia storia. Amando e integrando le mie debolezze se ne andranno da sole, per lasciare posto a ciò che voglio coscientemente: uno swing più solido, una salute di ferro, aiutare le persone a giocare/vivere con entusiasmo.

Ma adesso pensiamo ad entusiasmarci e godiamoci questi 10 colpi magici che hanno prodotto buca in uno:

una golfissata speciale

Ho conosciuto Nicoletta quando ha commentato il post sul mio blog “golf e malattia” in cui raccontavo la storia di Angelo, un golfista che sta curando il Parkinson come lei.
                                                                 –
E’ venuta alla mia clinic e si è applicata con entusiasmo per apprendere il più possibile da ogni momento trascorso insieme. Il secondo giorno, giocando con lei, ho avuto l’onore di vederla imbucare con un approccio da lontano, giusto coronamento per chi gioca con senso di divertimento e leggerezza.
                                                                  –
La sua storia di dolore-rinascita ti toccherà il cuore.
Per te che stai passando un momento difficile
Per te che stai curando la depressione
Per te che devi convivere con una malattia
Per te che pensi di avere problemi di vario genere
ma anche per te che sei già felice
Nicoletta ti racconta la sua storia, ti invita a giocare a golf (amando i suoi alti e bassi) e a ritrovare l’entusiasmo di vivere.
                                                                                                                                                                 –
“E’ una bella giornata di aprile del 2009. Un giorno come un altro, quando, tornando dal lavoro, Giuliano, mio marito,  mi comunica l’esito dell’esame cui mi ero sottoposta qualche giorno prima; la diagnosi era Malattia di Parkinson.
La reazione, come prevedibile, non è delle migliori, piango,mi dispero e “rifiuto”, non ne voglio proprio sapere.
                                                                                                                                                                   –
Subito mio marito e i miei figli, con molta pazienza e comprensione cercano di tranquillizzarmi, ma da quel momento comincia un brutto periodo.
Mi documento sulla malattia in modo ossessivo, voglio sapere tutto e naturalmente, venendo a conoscenza di quale potrebbe essere l’evoluzione della stessa, mi costruisco films mentali prevedendo per me lo scenario peggiore.
A questo punto interviene Giuliano e mi fa capire che il problema va affrontato da un duplice punto di vista; quello della terapia farmacologica e dell’assistenza neurologica e quello della fisioterapia per prevenire la rigidità artro-muscolare che rappresenta una seria complicanza della malattia di Parkinson.
                                                 –
Poichè mio marito da quarant’anni ha uno studio ortopedico associato con un fisioterapista, mi affida alle sue cure per la terapia fisica.
La depressione pia piano mi rende la vita impossibile, sviluppo una forma di “agorà fobia” per cui non riesco più ad uscire in mezzo alla gente, rifiuto i contatti con persone che non siano i miei famigliari, ho paura di vivere.
                                                                                                                                                                     –
Mi sono sempre ritenuta una persona forte, dinamica, sportiva, quasi onnipotente, ma adesso sono fragile, non ho la forza di reagire e devo fare i conti con questa brutta cosa che mi è capitata.
Non posso certo alla mia età (55 anni) vivere in questo modo per cui chiedo a Giuliano di aiutarmi.
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Lui ha un caro amico Psichiatra primario di un grande ospedale milanese, così decido,  io persona “tutta d’un pezzo”, di sottopormi ad una visita, agevolata dal fatto che Teo, lo psichiatra, è anche un mio amico.
Il medico inquadra subito la situazione e mi affida ad un suo collaboratore psicoterapeuta molto bravo di alta professionalità con il quale dopo un primo colloquio mi propone di iniziare presso il suo centro “amici della mente” , un percorso di sedute collettive per una terapia di tipo cognitivo-comportamentale che non prevede supporto farmacologico.
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Gabriele Catania (è il nome dello psicologo) mi aiuta a sviscerare il problema iniziando dal dialogo interiore e con un metodo autoaccuditivo mi porta piano piano a superare le paure indotte da un modo di pensare distorto e disfunzionale acquisendo AUTOREVOLEZZA agli occhi dei convitati e maggior fuducia in me stessa. Ciò significa: Ascoltarsi-comprendere il problema-astenersi dal giudizio-rassicurarsi-valorizzare l’aspetto positivo nelle situazioni negative.
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Dopo circa un anno di questa terapia che comincia a dare i primi risultati, Giuliano ritiene utile fare una verifica della terapia farmacologica del Parkinson, quindi il passo successivo è il Centro Parkinson del CTO di Milano.
Il Professore che mi visita ritiene di aggiungere alla terapia la Levodopa, farmaco principe nella terapia antiparkinsoniana e consiglia molto movimento e fisioterapia.
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Mio marito che da poco ha iniziato a giocare a Golf,mi propone di avvicinarmi a questo sport a sua detta meraviglioso, in quanto
permette di fare movimento coinvolgendo tutti i muscoli e le articolazioni, di camminare all’aria aperta in ambienti bucolici senza peraltro andare mai in debito di ossigeno.
All’inizio sono un po’ scettica, penso di non essere all’altezza, mi sembra uno sport difficile soprattutto dal punto di vista mentale, però dato che nalla vita niente e nessuno mi ha mai intimorita, decido di accettare la sfida.
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In quel bel panorama del golf Acaya nel Salento inizia la mia avventura di golfista.  
Che meraviglia, le prime lezioni con Federico vanno da Dio, le palline si alzano, non vanno molto lontane ma mi piace.
Quando però la posizione si impone, le cose si complicano; momenti sù e momenti giù, ma il golf è così, è veramente una fissazione, ti entra nella testa ma soprattutto nell’anima, come piace ad Alessandra , e non ti molla più. Sbagli, ti arrabbi, ma non vedi l’ora di tornare in campo.
A volte diventa motivo di discussione e anche di litigio con Giuliano, ma anche questo è bello.
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Ad un certo punto però, quando comincio ad andare in campo per prendere l’handicap la situazione si complica: mi sento osservata quando preparo il tiro, ed il tremito alla mia mano sinistra aumenta con conseguente agitazione e disagio.
In questa fase mi sono tornati utili gli insegnamenti del Prof Catania, soprattutto quelli che mi hanno fatto superare i momenti di socializzazione col guppo, tanto che io, taciturna per natura,mi sono spesso ritrovata a tenere banco nelle discussioni.
                                –
Ho trasportato queste sensazioni sul campo da golf, ripetendo a me stessa che se anche ho questa malattia sono e resterò sempre una persona forte, determinata, dinamica che accetta quello che la vita le riserva. Dal punto di vista fisico, i miei trascorsi sportivi, sono maestro di sci, hanno fatto il resto.
Certo la strada è ancora in salita, però ho conseguito l’handicap, e sono soddisfatta per come ho affrontato e superato la situazione.
                              –
Girovagando su internet conosco Alessandra, da subito stabilisco con lei un rapporto di simpatia e di condivisione per il golf e decido con Giuliano e una coppia di amici di partecipare a una delle sue clinic organizzata nella sua residenza di campagna nelle vicinanze di Lucca.
Posto incantavole e compagnia fantastica.
Trascorriamo un bel fine settimana fra approcci tra gli ulivi, consigli tecnici di Lorenzo il maestro molto professionale oltre che professionista.
La parte mentale fatta da Alessandra, mi conferma l’importanza dell’aspetto psicologico, dicome sia fondamentale
“ancorare” i bei colpi, esultare dopo un bel tiro, la necessità di riforzare un bel colpo con la parola associata ad un gesto perchè tutto questo aiuta ad avere fiducia in sé stessi nei momenti negativi dopo una flappa o una rattonata.
                               –
Dopo la clinic ho sperimentato i vari suggerimenti che mi sono stati dati: fissare un obiettivo a lungo termine, trovare il ritmo, ancorare i bei tiri, ascoltare l’audio-golf di Alessandra, guardare e riguardare più volte le immagini del mio swing annotando mentalmente le correzioni da approntare in campo e campo pratica.
Leggere inoltre più volte la frase settimanali cercando di visualizzare la parte finale della situazione descritta.
Per il momento ho riscontrato un miglioramento delle mie performances.
Queste sono le note e le riflessioni di una persona che non si arrende, circondata da una montagna di affetti tra cui ultimi in ordine di tempo ma non ultimi quelli di Alessandra e Lorenzo.
Mio marito, che mi legge per conosceza, ha le lacrime agli occhi ed è orgoglioso di me. Questa non sarà quella di Aristotele o di Oscar Wilde, ma è la mia felicità!
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Grazie Nicoletta di questa tua testimonianza sincera che, ne sono certa, aiuterà tante persone con problemi a riprendere in mano la loro vita e a cercare di valorizzarla al massimo, per berne il nettare quanto più spesso possibile.

Mi rendo conto che il taglio che le mie clinic stanno prendendo è “golf & socializzazione-valorizzazione-entusiasmo-fiducia in sé” e tu, Nicoletta, ne sei un’immagine perfetta. Hai dimostrato che la malattia non ha potere su chi, come te, decide di vivere!