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Cinic di ottobre: sole, pioggia, golf, amicizia e…

Sole:  lo abbiamo goduto tutta la domenica. Giornata estiva, con piscina aperta e pranzo sotto la veranda. Il sole è stato un complice nella riuscita della giornata perché  noi umani siamo come le piante, abbiamo bisogno di LUCE!  Il sole ha reso facili gli approcci fra gli ulivi, ci ha permesso di ridere di noi stessi mentre pronunciavamo le parole “Pronti-attenti-via fine” durante lo swing…

Abbiamo preso il tè delle 5 all’aperto, illuminati dal sole.

Poi, al tramonto, abbiamo ridimensionato i nostri “problemi” di golf, rendendoli piccoli piccoli in confronto alla fortuna e alla benedizione che la vita (e il POTER giocare a golf) ci offre. La meditazione ha conciliato il sonno a qualcuno, un meritato relax dopo una giornata di swing!

Pioggia Era previsto un uragano per lunedì. Gli ottimisti Alessandra e Lorenzo hanno invitato i partecipanti a ignorare le catastrofiche previsioni del tempo, a sfidare le autorità esterne che ci dicono cosa fare e… i coraggiosi golfissati, armati di completi da pioggia, non si sono fatti intimorire.  Fino a mezzogiorno tutto okay. Alla buca 3 un forte scroscio d’acqua ci ha costretti a tornare in club house, ma appena ha smesso ci siamo divisi: 3 in putting green con Lorenzo e 6 in campo con me, i golfissati non mollano mai! 

GolfCosa ne è del nostro golf? Il nostro livello varia da n.c a un fantastico 5 di handicap, Emanuele.

 

Questo ragazzino di 15 anni è fantastico, una promessa del futuro golf italiano.

In campo pratica il maestro Lorenzo ci ha finalmente chiarito come si pratica correttamente, perché la maggior parte di noi fino ad oggi tirava secchiate di palline cambiando i ferri a caso e poi si vantava di “aver fatto il compito”!

Com’è una buona pratica? Ordine prima di tutto: sacca in ordine e lontana alla nostra destra, palline davanti a noi, si inizia con i colpi corti, sandwedge o pitch. Tiriamo 5 palle con intenzione ed attenzione, scommettendo con noi stessi che le metteremo in un certo punto, a una certa distanza. Quante sono andate al bersaglio su 10? Col tempo dovremmo vedere il numero delle palle precise aumentare. Aumentiamo mano a mano le distanze e diamoci obiettivi precisi. Difficile? Per i golfissati abituati a scorrazzare solo in campo…sì!

 

Mentre la domenica nell’uliveto molti zappavano la terra tanto che avrei potuto piantare le zucche nelle zolle (!), il lunedì in campo davano il meglio di sé! Lorenzo ha dato a tutti un piccolo compito personalizzato a casa, che se allenato a dovere e abbinato ai tips mentali dovrebbe realizzare l’obiettivo di ognuno entro il maggio 2013.

Amicizia Conoscevo solo per nome, come lettori del mio blog, Roberto, Rachele e Nicoletta, mentre non conoscevo gli altri. Allora come avrò fatto ad attirare persone simpatiche, intelligenti, aperte, versatili, che nella vita svolgono lavori interessanti??

Ed è stato così anche alle clinic precedenti. Forse in questo mio hobby-lavoro sono talmente concentrata sull’estrarre il meglio dalle persone che poi in effetti si realizza il “miracolo”… Tutte mi mostrano il loro lato migliore, quello a cui mi rivolgo!!

Mi sembrava, mentre ero con loro, di conoscere da una vita queste persone e così è stato per alcuni di loro. Abbiamo condiviso pasti, merenda, sensazioni di swing, chiacchiere e confidenze come se fossimo amici da anni…

Il miracolo Nicoletta ha imbucato con un approccio da fuori! Lo so che per diversi voi lettori questa è una cosa normale, ma per lei, che per ora è 36 di handicap è un miracolo!… Ho esultato con lei e le ho fatto “ancorare” la sensazione di questo fantastico approccio, per poterla ripetere in futuro. Nicoletta si è creata il suo gesto-frase ancora che utilizzerà nelle sue prossime gare per realizzare il suo obiettivo di golf, da verificare a maggio 2013.

Dopo questa clinic per la prima volta in vita mia ho avuto voglia di tirare un secchio di palline in campo pratica!

 

Dopo un brutto colpo resetta la mente

I metodi psicologici per “dimenticare” l’errore di golf sono molteplici e alle mie clinic ne tratto ben 5. (pagina bianca, interruttore, osservazione minuziosa del paesaggio, tensione e rilassamento muscolare, gesto e frase àncora)

Migliaia di golfisti lamentano il fatto che quando sbagliano si deprimono, perdono la concentrazione e in poche parole l’errore ha un forte impatto negativo sul loro risultato in gara. Ci sono altri golfisti, invece, che non si fanno influenzare da un brutto colpo e ripartono caricati senza adottare alcun metodo… beati loro!

Alle mie clinic insegno come accedere alle proprie risorse per “caricarsi” psicologicamente e utilizzare questo ricordo vivido nei momenti in cui serve, come quelli in cui il golf va male. In questo post non posso fare la meditazione guidata dei tuoi migliori momenti di golf, quelli in cui ti sentivi forte e i tuoi risultati erano fantastici, ma posso farteli rivivere con queste frasi/domande:

Ricordi una volta in particolare in cui il gioco fluiva bene, la palla volava alta, dritta e lunga, prendevi il green facilmente? Ricordi come camminavi, qual era la tua fisiologia? Ricordi quando ti entravano putt improbabili, avvicinavi la palla alla bandiera con l’approccio, i tuoi drive erano perfetti? Ricordi quel giorno in cui hai fatto un punteggio meraviglioso? Ricordi quando il tuo nome era in alto in classifica e hai vinto un premio? Ricordi quando il golf sembrava facile, divertente, piacevole, automatico? Cosa provavi mentre andavi sul colpo successivo? Te lo dico io: provavi un senso di certezza, sicurezza in te, sapevi che lo swing di quel giorno avrebbe prodotto un bel colpo.

Adesso se riesci ad immergerti in quei momenti magici come ti senti? (ci vorrebbe la meditazione per farli “arrivare” meglio…) Sono sicura che se ti sei ben immerso con l’immaginazione in quei momenti  senti una forte carica emotiva, una voglia matta di giocare e “far vedere chi sei”!

Se tu dovessi rappresentare questi momenti di abilità con un gesto e una frase, quale sarebbe?

Ad esempio la mia frase e il mio gesto sono: stringere forte il grip del bastone e dirmi “quanto sono brava!”

Ebbene, se dopo un brutto colpo ripensi intensamente al tuo senso di connessione e perfezione (i tuoi migliori momenti di golf), il brutto colpo che hai appena fatto perde di importanza! Se parti da uno “stato di grazia” anche se solo immaginato, la “distrazione” data dal brutto colpo è annullata e la tua mente è ripulita per il colpo successivo.

Ritrovare la concentrazione con il ricordo, dunque: ecco cosa fa la frase e gesto ancora. Dopo un brutto colpo riattiva il ricordo del tuo miglior swing semplicemente facendo il gesto e pronunciando la tua frase-ancora (sono brava! e stringo forte il grip del bastone)

Ovviamente questo sistema va allenato, bisogna che la frase e il gesto siano fortemente ancorate ai tuoi momenti migliori di golf, la meditazione serve a questo.

Anche nella vita, in parallelo col golf, davanti ai problemi ricordati di “chi sei”: ricordati delle tue abilità, dei momenti in cui hai avuto riconoscimenti, hai lavorato bene, hai risolto brillantemente i problemi, hai aiutato le persone… Da questa posizione “generativa”, il problema attuale non ti paralizza più, perché perde di importanza! Hai le risorse per risolverlo, come le hai avute in passato!

Fa sempre bene ricordare “chi siamo”. Noi non siamo impotenti davanti alle frustrazioni e a volte le frustrazioni sono motivo di crescita. Utilizza i tuoi momenti-no di golf o di vita per mettere alla prova la tua capacità di superarli col solo ricordo intenso e vivido di chi sei.

Nel golf e nella vita – ricordalo – ci saranno sempre momenti negativi. Basta affrontarli partendo dalle nostre risorse, dalla nostra energia, dal nostro entusiasmo, da ciò che di meglio c’è in noi!

In queste due foto: un momento “magico”, di affetto e connessione familiare… ricordo da utilizzare nei momenti meno affettuosi!!!

 

Decidi la trama del film

 

A volte non sai perché proietti nella tua mente dei film orrendi, vero? Specie durante i momenti di scoraggiamento, preoccupazione o  dubbio, le tue immagini mentali sono un condensato di negatività.

Al golf questo succede quando giochi male o sei insicuro. Quando “sai” che quella buca non la segni mai, quando “sai” che tiri male quel ferro, quando “sai” che  non superi il lago di 100 metri. Oppure quando fai un errore e te la prendi con te stesso. Che film vedi nella tua mente? Sono film drammatici, thriller, talvolta horror.

Nella tua vita vedi brutti film quando le cose non vanno come ti aspetteresti o quando sei stressato e portato a provare rancore, rabbia, a scattare perché tua moglie  ha perso il telecomando della tv…

Addirittura proietti film di ciò che non ti piace di te stesso, di aspetti che vorresti nascondere o cambiare, (come ad esempio il colore dei capelli) perché attribuisci un’importanza eccessiva a quello che gli altri pensano di te.

Ebbene sì: quando attribuisci troppa IMPORTANZA al risultato di golf, al telecomando che al momento non trovi, al colore dei capelli i tuoi film mentali ti procurano depressione! Ma il film è solo nella tua testa, non in quella degli altri. Agli altri non importa niente di come giochi a golf o dei tuoi capelli rosso fuoco, o del telecomando della tv. Queste cose assumono importanza solo nei tuoi film mentali che nessuno vede all’infuori di te!

 La soluzione?

Ridurre l’importanza delle cose che ti procurano emozioni negative, creando dei nuovi film in cui tu brilli in tutto il tuo splendore. Può essere un bel film dei tuoi migliori colpi a golf, dei ferri/legni che tiri bene, del volo alto della palla che atterra di là dal lago. Un film di quella volta che hai fatto 40 punti in gara, dei putt imbucati da lontano… Oppure un film in cui guardi la tv abbracciando tua moglie girando i canali dai tasti della tv… O anche un film in cui tu e tua moglie vi mettete insieme con calma a cercare il telecomando e lo trovate subito… E perché no? Un film in cui vedi i tuoi pregi:  un discreto viso, un portamento elegante, un sorriso smagliante, un umorismo sottile… Che importa se hai i capelli rosso fuoco? Se metti a fuoco le tue qualità sono quelle che la gente noterà.

Sposta l’attenzione dai difetti alle qualità: a quelle che già hai e a quelle che vuoi acquisire.

Questi nuovi film esercitano un effetto diretto sulle tue azioni e sul tuo comportamento. Col tempo il film si trasforma in una parte della tua personalità e allora cesserà di essere un film!

Certo, ci vorrà tempo. E costanza nel sostituire le trame dei film. Ma se hai la risolutezza ad ottenere la felicità, serenità e pace del cuore questa è la strada giusta. Mettiti in testa dei nuovi film, respingi gli horror e accetta le commedie, i film d’amore, comici e divertenti. Sii aperto a tutto il buono e ignora tutto il cattivo. Nella vita il negativo non mancherà di perseguitarti se non gli passi oltre con assoluta indifferenza. ll positivo invece sarà sempre con te se lo accogli con gioia.

Se vuoi mettere alla prova l’efficacia di questi film mentali, fallo con qualcuno che non conosci. Ad esempio se devi andare  a una festa, a un colloquio di lavoro o a un concorso o a una cena dove non conosci molte persone. Mettiti in testa un film mentale in cui ti vedi al massimo dell’espressione delle tue qualità, immagina il tuo massimo successo e divertimento in questo nuovi incontri e tieni attivo questo film nella tua coscienza. Vedrai quanto è efficace per l’esito dell’incontro!

Ogni nostro film interiore, ogni nostro pensiero, si trasforma in realtà. Perché allora non iniziare da ora a creare una nuova realtà più felice?

 

 

 

 

una somiglianza impressionante

Una domenica durante la gara un compagno di fly mi fa:

“Certo che tu sei fortunata ad avere tuo marito come maestro. Gioca benissimo, beata te che puoi avere lezioni gratis da uno come lui!”

Dentro di me ho pensato:

“Ma che cavolo dice? Come fa a sapere chi è mio marito se non mi conosce neanche?”

Poi però gli ho risposto:

“A dire la verità sì, mio marito non gioca male, ma non esagerare con i complimenti! E poi lezioni non me ne dà proprio”

“Dovresti approfittarne! Silvio è un maestro eccellente”

“Silvio??????? Mio marito si chiama Marco!”

“Ma come, tu  non sei la moglie di Silvio Grappasonni?”

Ecco com’è andata la prima volta che ho capito che Marco e Silvio si somigliavano. Forse più di corporatura che di viso, ma anche il taglio e il colore dei capelli sono gli stessi. E il naso poi… Identico!

Ovunque andassi con Marco in ambienti di golf c’era sempre qualcuno che lo scambiava per Silvio. Una volta in club house a Roma un signore raccontava le sue performances golfistiche esaltando la lunghezza del suo drive e a un certo punto disse: ” Alla 15 avrò fatto 250 metri col drive. Qui dentro non mi avrebbe battuto nessuno tranne  lui…” e indicò Marco, pensando che fosse Silvio.

L’amico (e compagno di “4palle”) di Marco, ridendo forte gli disse:

“No, stai tranquillo, lui non ti avrebbe battuto!”

Ormai Marco – e anch’io – siamo abituati ad equivoci di questo genere.

Non è così scontato trovare 2 persone della stessa età, stesso peso, stessa altezza e stesso fisico asciutto e magro. Stesso ovale del viso, stesso colore di capelli, stesso sorriso, stesso naso…

Silvio ha 50 anni, Marco 52. Quando si sono conosciuti allo Chervò Golf san Vigilio venerdì scorso si sono dichiarati “fratelli” e hanno trovato molto divertente la loro somiglianza. Speriamo solo che Silvio non chieda danni morali a Marco, perché quel giorno allo Chervò golf diverse persone hanno visto Marco in campo pratica e probabilmente hanno pensato:

Mamma mia come ha peggiorato lo swing Silvio!”

 

Una clinic originale


Non sono tanti i maestri che insegnano il  grip in piscina… A Lorenzo Bosisio piace l’originalità.

L’anno scorso, dopo che l’ho  intervistato  per scrivere “L’Eccellenza nel golf”, Lorenzo ha cominciato a seguire il mio lavoro e si è incuriosito. Ha scritto sul mio blog un articolo sulla postura, ha commentato diversi miei post e poi… è venuto a trovarmi a Lucca, per condividere con me la “Clinic Golfissati” del 9-10 settembre.

Questa volta la clinic “golfissati mente-tecnica” è stata ancora migliore delle precedenti!

Sì perché calmare la mente aiuta a concentrarti, ancorarsi ai propri migliori colpi ti dà carica emotiva e aumentare il feeling col proprio corpo ti rende consapevole, ma…

Se oltre a tutto ciò c’è un maestro  che ti dice su cosa lavorare tecnicamente per migliorare il tuo swing e sta con te per ben due giorni ad inculcartelo in testa  E’ MEGLIO ANCORA!!  Abbiamo fatto giochi di ogni tipo:

Approcci agli ulivi dalle varie distanze, 10m.- 30m. – 50m. 70m. Era piuttosto dura mettere le palle in “Bandiera”, ma interessante notare come lo swing cambi a seconda della distanza da raggiungere.

Approcci ad occhi chiusi cercando di capire solo dal tocco, forza e rumore dove può essere andata la palla per aumentare il feeling.

Colpi di golf mentre pronunciamo le parole “pronti-attenti-via-fine” per non pensare A NIENTE e lasciar libero l’inconscio di effettuare lo swing. (se ti interessa provare l’esercizio lo trovi nell’ebook gratuito “Libera il tuo miglior swing” che è  a metà di questa lettera, clicca QUI)

In questo video ad esempio c’è Pepi che ha appena fatto un bell’approccio senza guardare (ma forse ha barato e ha guardato…)

in questo video Marco indovina il suo colpo non proprio perfetto…

Verso le 6 di pomeriggio ci siamo meritati un pò di riposo grazie alla merenda con tè e biscotti e alla mia meditazione guidata che ha ricordato a tutti la nostra potenzialità come esseri umani e golfisti. Abbiamo ripercorso le tappe dei nostri migliori momenti di golf, quando il nostro golf era FACILE, lo swing produttivo di colpi bellissimi, lo score alto e il morale alle stelle. Possiamo ripetere QUEI momenti, risvegliandoli alla nostra memoria. La carica emotiva di questa meditazione induce  una forza vitale che ci dà di nuovo VOGLIA di migliorare, di progredire e di credere in noi stessi.

Abbiamo risvegliato la FIDUCIA! Poi abbiamo ancorato la nostra fiducia con un gesto e una frase.

Lorenzo ci ha mostrato come devono muoversi le spalle alle varie inclinazioni, devono ruotare intorno alla spina dorsale… Questo movimento non è naturale per gli esseri umani, soprattutto quelli che iniziano il golf da adulti. Fabio, il non golfista che era con noi, aveva infatti la tendenza ad alzarsi mentre ruotava le spalle… Per un principiante poteva essere una giornata DURA e invece Fabio ha seguito le pazze gesta di questi golfisti fissati entrambe le giornate, salvo farsi dei ricchi bagni in piscina fra uno swing e l’altro…

Abbiamo trascorso l’intera giornata di lunedì nel campo da golf, allenandoci ognuno sul proprio “tip” tecnico-mentale. Anche un allenamento in campo pratica ha le sue regole… molti di noi prima della clinic si allenavano a casaccio, tirando con tutti i ferri una palla dopo l’altra in modo totalmente casuale… Lorenzo ci ha insegnato come rendere produttivo al massimo ogni allenamento.

(Quasi quasi mi è venuta voglia di ritornare in campo pratica!)

I partecipanti alla clinic si sono stancati perché questi due giorni hanno fatto lavorare la mente a un ritmo incessante, ma erano felici dell’esperienza. Anche il clima familiare e la giornata in casa hanno contribuito a creare un ambiente sereno, dove si impara senza stress e ci si diverte.

Daniela ad esempio gioca da 4 anni e ha uno swing potente come un uomo, ma non riusciva a concludere gare con punteggi soddisfacenti. Non aveva simpatia come me per il campo pratica, non amava le lezioni e le clinic, ma in questi due giorni ha ritrovato l’entusiasmo e la voglia di progredire nel golf come merita. Questa è la sua testimonianza:

Uno dei partecipanti mi ha chiesto di ripetere la clinic, vuole tornare con 3 amici, può darsi che la ripeta ad ottobre ma il gruppo non può superare le 8 persone per dare spazio ad ognuno e consentire un effettivo apprendimento.

Un grazie alle meravigliose persone che ho conosciuto a questa clinic e soprattutto a Lorenzo, un eccellente  maestro “alternativo”!