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Theta Healing

 

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Avevo comprato il libro di Theta Healing di Vianna Stibal più di 6 mesi fa senza mai aprirlo…  fino a che non è arrivato il momento giusto.

 

Solo quando sei pronto le cose arrivano!

 

Da qualche tempo le cose non scorrevano fluide nella mia vita. Col lavoro non decollavo, rimandavo le clinic di golf per brutto tempo o problemi di salute, il golf era peggiorato, mia figlia ha iniziato a peggiorare a scuola attirando l’attenzione su di sé e poi mi è venuta l’epicondilite al braccio destro. Malattia benedetta! Mi ha incoraggiato a chiedermi a cosa mi serviva. E la risposta è arrivata.:-)

 

A farmi conoscere il theta healing!

 

Ho iniziato a leggere il libro divorando i capitoli sullo “scavo”, cioè sul riconoscimento e successivo smantellamento delle convinzioni che portano a scarsi risultati nella vita, alle malattie  e alle sofferenze.

Con la mente volevo il successo materiale, ma  l’anima diceva NON TE LO MERITI, non hai ancora imparato ad amare, ad andare al di là dell’ego. Per questo l’anima boicottava i desideri della ragione. Per questo mi ha mandato l’epicondilite. Per evolvermi e guarire.

 

Allineare i desideri inconsci con quelli della ragione vuol dire togliere i blocchi per poter manifestare ogni desiderio nella vita! Plasmare la realtà con un sistema SEMPLICE come il Theta Healing sembrava un sogno.

 

Ok, mi sono detta: voglio saperne di più.

Divoro il libro di Vianna, compro subito anche il volume 2 e resto affascinata dalle migliaia di guarigioni che Vianna è riuscita a compiere, compresi casi di tumori terminali. Però dal libro non capisco bene il metodo per andare in Theta. Mi sembra difficile.

Cerco su internet, guardo film su youtube e comincio a capire la potenza guaritrice dell’amore dallo stato Theta. Guarendo l’anima, si guarisce anche il corpo e si realizzano i desideri.

Noi uomini siamo fatti per essere sani ricchi e felici. Non credo più a chi mi dice che nella vita bisogna soffrire, compresa la religione cattolica che per decenni mi ha fatto battere sul petto il “mea culpa”

libCos’è dunque il Theta Healing?

Theta Healing è uno strumento per allineare ciò che vuoi inconsciamente con ciò che “credi di volere”: plasmi la realtà, agendo da un piano superiore… fantastico, no?

 

 

 

Si utilizza il Theta Healing per:

guarire da malattie fisiche e mentali

manifestare abbondanza e ricchezza

cambiare convinzioni

rimuovere blocchi energetici

trovare l’anima gemella

fare letture su altri

allenare l’intuito e la consapevolezza

eliminare paure, dubbi, ansie

far entrare amore nella propria vita e in quella altrui.

 

Cosa significa la parola Theta?

Lo stato “Theta” molto semplicemente è lo stato meditativo, quando la coscienza è quasi addormentata. Queste sono le onde del nostro cervello:

Onde Beta– Hanno una frequenza che varia da 14 a 30 Hz ed è lo stato normale di veglia

Onde Alfa– Hanno una frequenza che varia da 8 a 14 Hz e qui l’attività cerebrale rallenta come quando leggiamo o siamo in dormiveglia.

Onde Theta– La loro frequenza è tra i 4 ed i 7/8 Hz, è uno stato meditativo profondo.

Onde Delta, Hanno una frequenza tra 0,5 e 4 Hz, è lo stato di sonno profondo.

Si può cambiare la realtà solo da uno stato meditativo profondo.

 

Ma allora è difficile andare in Theta?

 

Io ho sempre trovato facile abbandonarmi a uno stato meditativo, addormentandomi quasi ogni volta e assorbendo i messaggi direttamente nell’inconscio, però so che tante persone non ci riescono!

 

Questo Theta healing aveva un leggero sapore di magia, faciloneria, e business soprattutto per il fatto che l’autrice, Vianna Stibal, ha fondato scuole di insegnanti Theta healing in tutto il mondo (e per certificarsi come insegnanti bisogna fare vari moduli 1, 2 e 3 e poi seguire un corso con lei a costi elevati)

 

Ok, forse c’era dentro della stregoneria, (pura convinzione) ma io volevo impararlo, anzi padroneggiarlo. I due libri di Vianna Stibal non mi istruivano a sufficienza.

 

Ma dove e come?

 

Quando l’allievo è pronto, il maestro arriva!

Dopo aver vagliato su internet scelgo un corso di tre  giorni a Roma con Lorella, una ragazza molto dolce e piena di luce e amore. Certificata da Vianna Stibal, la fondatrice della tecnica, Lorella insegna a persone che vogliono a loro volta diventare  insegnanti.lore

Ebbene, sono uscita da questo corso E-N-T-U-S-I-A-S-T-A.

Il gruppo dei partecipanti, un po’ rigidi all’inizio, si è trasformato in un “Cerchio di Luce” dove ognuno ha espresso se stesso, ha chiarito i suoi desideri più profondi e ha scoperto le convinzioni che limitavano il manifestarsi dei desideri. Tutte persone che come me (e forse anche come te, se stai leggendo queste parole) hanno sofferto, vogliono guardare in faccia le loro sofferenze e lasciarle andare, per percorrere la strada della felicità e dell’abbondanza.

Ma come funziona in pratica?

 

Mettiamo che tu voglia ottenere una guarigione. L’operatore che fa da tramite fra te e Dio va in stato theta immaginando di trarre energia da madre terra, circondarsi da una bolla di luce e innalzarsi al di sopra dell’Universo, proiettandosi nella luce bianca di Tutto Ciò Che E’, ossia nell’amore incondizionato di Dio. Da quel luogo l’operatore “comanda” una guarigione per te e poi osserva, immaginandola mentre avviene.

L’atto dell’osservazione della guarigione produce una POSSIBILITA’ tra le infinite soluzioni possibili.

C’è un sistema poi per verificare se la guarigione è avvenuta perché il più delle volte la guarigione non avviene immediatamente a causa di convinzioni stratificate sull’anima, che vanno individuate e tolte.

Anche per me prima di “comandare” la guarigione fisica l’operatore mi ha posto domande per trovare i motivi che mi hanno portato alla malattia e solo riconoscendoli se ne possono andare.

In fondo a questo post ti regalo la meditazione mia e di Lorella per andare in Theta e immettere in te amore incondizionato. Una sola goccia di amore incondizionato proveniente da Dio può già fare miracoli. C’è chi non lo ha mai provato in vita sua e si espone più facilmente a sofferenze o malattie.

Non può un post sul blog esaurire un argomento così vasto. Il theta Healing è uno strumento per essere più felici, semplicemente. Come lo sono Ho’Oponopono, lo yoga, il reiki, l’aromaterapia, la cristalloterapia, la visualizzazione guidata, la riflessologia plantare, lo yoga della risata e ogni sistema che ti scopre l’anima. Ma questo ha qualcosa di più: lo puoi usare tutti i giorni.

Adesso ti sto scrivendo da casa e ho già visto le mie prime manifestazioni reali di ciò che ho espresso come desideri al corso.

Il “sentimento” che l’operatore ha immesso in me ha cambiato una conversazione tra mio marito e sua madre, rendendola più amorevole, e ha restituito un sorriso a mio nipote arrabbiato. Semplicemente ho in me questo sentimento e adesso, a seconda delle necessità, mando rivoli d’amore quando avverto sofferenza, quando sento in qualcuno rabbia, ansia paura.

 

Dove c’è amore non può esserci paura.

 

L’altro miracolo, lo scrivo qui per i miei compagni di corso, è che l’epicondilite è sparita completamente e così pure il disturbo… femminile per il quale avevo già fissato la data per l’intervento. Adesso so che posso tornare a giocare a golf con leggerezza e senso di divertimento.

 

Hai resistenze a credere a tutto questo? Le avevo anch’io!

 

:-)

Al corso mi hanno fatto notare che “è impossibile”, “è troppo facile”, “è un traguardo difficile”… sono tutte convinzioni…convinzioni che limitavano soltanto me stessa e che mi tenevano lontano da un tesoro per cui non ero ancora pronta.

 

:-D

Lorella De Luca ha un curriculum incredibilmente ricco e se la vedi, te ne innamori.

Ti do la possibilità di conoscerla perché il 5-6-7 luglio verrà in Toscana a presiedere al Corso base di Theta Healing!

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Lorella mi ha aiutato tantissimo a sciogliere dinamiche profonde, ma non solo:

Io voglio imparare a Equilibrare le Energie eliminando i picchi verso il basso!

E quindi ho voluto a tutti ripetere il corso di Theta Healing con lei e fra poco lo farò!

A settembre nella mia casa in Toscana, quella dove organizzo le clinic, Lorella farà sì che la sua esperienza, competenza, amorevolezza e bravura sia a disposizione di tutti noi nel corso:

Certificazione Theta Healing – corso DNA BASE

Questa certificazione (seguita da altre due più avanzate, che farò anch’io) serve ad operare trattamenti energetici con il Theta Healing su se stessi e sugli altri.

Sono elettrizzata alla sola idea di quello che potremo imparare! SO che è applicabile anche al golf.

 

Ti vorresti iscrivere al corso?

Pur essendo tra pochissimo tempo, le iscrizioni al corso sono ancora aperte.

L’ anima di chi è già pronto a fare questo salto quantico, porterà la sua coscienza a leggere questo articolo .

Se tu hai letto fin qui, probabilmente è perchè una parte di te ti ritiene pronto.

 

Lo so, mancano 4 giorni… il corso richiede un investimento… ci sono tanti motivi per cui potresti dirti che non puoi venire.

Lascio a te la dicisione e ti regalo questi due audio per un minimo assaggio di cosa si prova a ricevere amore incondizionato dal Creatore di Tutto Ciò che E’.

loreAudio Lorella       (ti manda in stato Theta)

 

 

 

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Audio Alessandra        (ti immette senso di pace e amore incondizionato)

Se vuoi il programma del corso scrivimi a golffissazione@gmail.com o telefonami al 347 3625382

 

 

Hai un malessere? Lo hai voluto tu.

epiQuesto titolo provocatorio scaturisce da una mia profonda convinzione, che si sta avverando a mie spese:

Le malattie non vengono per caso. Vengono perché c’è uno squilibrio dell’anima che fa ammalare anche il corpo. Vengono perché contengono un profondo messaggio di disagio interiore, che aspetta solo di essere portato alla coscienza e superato.

Hai mal di schiena? Forse stai sopportando troppi pesi, troppe responsabilità? Forse porti sulle spalle troppe persone che richiedono la tua disponibilità perché sanno di poter contare su di te e tu non riesci a deluderle?

Hai mal di stomaco? Forse sei frenetico o sopporti situazioni che non ti piacciono? Forse non pensi di meritare felicità, ricchezza salute? Forse lo stress ti si accumula nello stomaco?

A volte le malattie vengono anche perché hanno un vantaggio. Ti è mai successo quando andavi a scuola di farti venire la febbre perché non eri preparato? Molti anziani fanno ore di code dal medico e prendono medicine per riempire il vuoto esistenziale, o si ammalano affinché i parenti li vengano a trovare.

Ho un dolore al braccio che mi impedisce di giocare a golf, sono 10 giorni che non prendo un bastone in mano e non giocherò per molto tempo ancora. Per una fissata di golf come me farsi venire l’epicondilite sembra una maledizione.

E invece tutto ha un senso.

Adesso, senza golf “abitudinario” posso riprogrammarmi il presente. Posso cercare quella congruenza fra ciò che insegno e ciò che faccio. A volte predico bene e razzolo male ebbene sì. Sperimento sugli altri metodi e sistemi per allontanare dubbi e paure e poi sono io la prima ad aver paura di affrontare il lago della buca 5. O il drive alla 1.I miei sistemi mi consentono di non fare catastrofi.

Ma evitare un golf catastrofico non mi basta più.

Voglio giocare un golf davvero facile, piacevole e divertente.

Adesso il braccio dolorante mi sta dando l’opportunità di finire alcuni progetti che rimandavo di mese in mese, di leggere libri che ho impilati sul comodino, di iscrivermi a due seminari per sviluppare la mia parte intuitiva… mi sta dando l’opportunità di una svolta positiva: AMO questa “malattia”.

Quando sbaglio un colpo di golf mi dico “Anche se hai sbagliato questo colpo ti amo e ti accetto, Alessandra”. Adesso, analogamente, AMO questo mio malessere che mi parla e mi racconta la mia storia. Amando e integrando le mie debolezze se ne andranno da sole, per lasciare posto a ciò che voglio coscientemente: uno swing più solido, una salute di ferro, aiutare le persone a giocare/vivere con entusiasmo.

Ma adesso pensiamo ad entusiasmarci e godiamoci questi 10 colpi magici che hanno prodotto buca in uno:

Attento alla dipendenza da golf

caNella vita a volte  abbiamo dei PADRONI. Padroni della nostra energia, che ci danno in cambio un altro tipo di energia.

Prendiamo le droghe o l’alcool. Assumendone, prendiamo energia a credito. Il senso di relax della marjuana o l’euforia che dà l’acool è come ottenere un prestito, mentre  i postumi del dopo sballo/ sbornia sono come restituire il prestito con gli interessi.

Col tempo, poi, bisogna restituire interessi sempre più alti perché i burattinai del giro d’affari di droga e alcool non regalano energia a fondo perduto.

Chi muove i fili del giro d’affari (produttori, intermediari, spacciatori…) pompa con potenza fuori dall’uomo la sua energia libera e l’uomo è costretto a soffrire o a prendere una nuova dose di droga/alcool. I burattinai gli prestano volentieri nuova energia, non hanno fretta, tanto la resa dei conti si presenterà prima o poi. Quanto più l’uomo è indebitato tanto maggiore sarà lo scotto che l’aspetta. L’uomo ha l’impressione di essere in preda di un rapace che lo ha afferrato con i suoi artigli e gli impone la sua legge: o continui a bere/drogarti o continua la tortura.

Se decide di continuare a bere/drogarsi riceve un nuovo prestito di energia, solo che poi la resa dei conti è ancora più severa! Quindi, se si decide di prendere questo tipo di “prestito” bisogna mantenere un alto livello di consapevolezza e rendersi conto della propria capacità di restituzione. Che vuol dire moderazione e fermarsi in tempo!!

Tutto ciò che è associato ad esperienze intense che comportano un alto consumo energetico è una dipendenza dannosa a rilascio di energia negativa. Esistono altri tipi di prestiti con interessi più bassi: il tabacco, il caffè, il tè, le bibite gassate, le gomme da masticare, il cibo-spazzatura, lo zucchero…caf

La soddisfazione di qualsiasi esigenza materiale o spirituale richiede rilascio di energia. Dopo aver ricevuto, bisogna restituire.  Questa è l’equazione: vuoi qualcosa-accumuli energia, ottieni il desiderato-emani energia.

Anche il golf può diventare una dipendenza.

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I bassi di handicap, come i drogati, dedicano al golf gran parte della loro vita e dei loro pensieri. Ricevono energia mentre giocano, sentendosi abili e bravi e procurandosi quel senso di benessere e di gioia che si prova vedendo volare perfettamente la pallina. Poi però restituiscono il prestito di energia con gli interessi nelle altre aree della loro vita:  lavoro, famiglia figli,  cultura, relazioni, conto in banca… Spesso giocano bene, ma quando giocano male pagano alti interessi in termini di arrabbiature…

Gli alti di handicap, invece, pagano un altro tipo di interessi: quello del senso di vergogna, di incapacità, di dubbio, di insicurezza dovuto alla loro discontinuità. Quando giocano bene si caricano di energia, quando imbucano o approcciano in bandiera vanno in estasi, per poi ripagare questo debito con rattoni e flappe che scatenano una bassa autostima. Ah, pagano il debito anche  con un bel pò di lezioni col maestro. Diciamoci la verità: giocare male non piace a nessuno e di energia se ne spreca parecchia…

Per non parlare della profonda crisi di astinenza che si prova quando NON E’ POSSIBILE giocare, vuoi per impegni di lavoro che per malesseri fisici. Questa crisi colpisce tutti i golfisti, dai professionisti ai principianti.

Concludendo, escludendo poche persone dotate di temperanza, pazienza, amorevolezza e gratitudine, il golf fa spesso incazzare. Scusa se uso questa poco fine e brutale parola, ma spero converrai con me che rende l’idea. Questa incazzatura è lo scotto che si paga!

Non voglio con questo articolo suscitare polemiche e confesso che paragonare il golf con la droga e l’alcool è un tantino eccessivo. Forse si può paragonare al caffè o al cibo, cioè a una dipendenza più leggera.

Una cosa è certa: il golf ti accredita energia, ma ti chiede di saldare il conto con altra energia + interessi. 

E tu come ti senti? Dipendi dal golf o riesci a farne a meno? Dipendi dalla voglia di riprovare l’estasi della pallina che vola alta e lunga e atterra dove vuoi tu? Del toc della pallina che entra in buca? Della piacevolezza di passare una mattinata all’aria aperta, con amici che condividono la tua stessa passione? Dipendi dalla sensazione di abilità che provi quando fai un bello score?

Se la risposta è sì sei dipendente. Ma che meravigliosa dipendenza!

una MEZZA clinic golfissati

clinic golfissati

Metà clinic stavolta.

Metà coaching (solo io)

Metà giorni (solo la domenica)

Metà partecipanti (6 di cui solo 4 golfisti)

Metà bel tempo (mattina pioggia intensa, pomeriggio sole)

Metà tempo di gioco (il pomeriggio abbiamo visitato Lucca)

 

Ma dal mio punto di vista è stato tutto perfetto.

Perfetti i partecipanti: 4 di loro sono venuti per la seconda volta e hanno portato con sé altri due amici molto simpatici.

L’atmosfera è stata di amicizia e divertimento. Nell’uliveto in cui giocavamo si respirava un’aria profumata di pino e tiglio, che sprigionano i loro effluvi dopo la pioggia. Fra tutto quel verde spiccava nel silenzio il cinguettio degli uccelli, unito al suono delle nostre voci e al “toc” delle palline colpite.

In quell’atmosfera quasi magica di profumi Giuliano ha recitato una poesia che mi ha toccato il cuore e che riporto qui:

   “Precetto” di Giovanni Bertacchi
                                   Il carro oltre passò, d’erbe ripieno,
                                   e ancor ne odora la silvestre via.
                                   Sappi fare ancor tu come quel fieno,
                                   lascia buone memorie, anima mia.

 

Abbiamo simulato le nostre paure, le buche del nostro campo che ci procurano dubbio e insicurezza. Ognuno la sua. La mia àncora negativa ad esempio è la buca 5 dove sbaglio quasi sempre il primo colpo o il terzo al green, senza segnare quasi mai la buca.

Dopo esserci immedesimati nel “problema” lo abbiamo esorcizzato con un esercizio e abbiamo simulato un colpo come se fossimo a quella buca difficile. C’è voluto qualche rattone, ma poi, ripetendo l’esercizio, tutti noi abbiamo superato l’ostacolo…immaginario! Eccomi a simulare il colpo al green della buca 5 dopo che ho lasciato andare il potenziale superfluo dei dubbi e delle incertezze:

La gita a Lucca ha spezzato la giornata e trasformato la clinic in una vacanza turistica… Era giusto accontentare le 2 signore non golfiste. Siamo passati da un dolce rumore di uccellini in campagna a un inquinamento acustico  da vittoria di campionato della juventus in città. Si sente anche qui nel film:

La sera per cena Wanda ha preparato la “pizzoccherata”, un piatto tipico valtellinese gentilmente offerto da Nicoletta e Giuliano che era spettacolare! La padellata piena di pizzoccheri, burro, patate, verza e formaggi è stata accolta con un’ovazione.

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Poi il lunedì mattina i 6 sono dovuti ripartire per un problema di salute di uno di loro e non abbiamo potuto giocare insieme in campo. Peccato, avremmo sperimentato tutti i sistemi mentali di fiducia nello swing. Ecco perché è stata una clinic a metà. Una domenica super intensa e bellissima comunque!

Adesso c’è l’ultima clinic del 26-27 maggio, dove ho già 6 partecipanti e mi piacerebbe arrivare a 8. Dopodiché finito! Non so se riparlerò di clinic per quest’anno, di sicuro non fino a settembre. Se vuoi il programma clicca qui:

clinic26mag2013

Grazie alla clinic sto allenando l’esercizio per abbattere il dubbio, la paura, l’incertezza, l’aspettativa, la necessità, il volere A TUTTI I COSTI il risultato. In una parola, il potenziale superfluo. Tutti questi stati d’animo provocano brutti colpi, ormai lo sappiamo tutti. Adesso mi sembra di aver eliminato l’IMPORTANZA di fare un bel colpo per lasciare posto alla spontaneità, ritmo. divertimento. Domani commenterò questo blog dicendo con sincerità se ho segnato la buca 5, la buca che mi provoca molte delle sensazioni negative sopra descritte. Nel video qui sopra ho passato il lago immaginario. Perché mai non dovrei farlo sul lago VERO? A domani la risposta!

 

 

 

 

 

Prima speciale clinic golfissati2013

 

clinic golfissati

Cosa ci fanno queste 7 persone in un uliveto con l’erba marroncina?

“Secondo me è meglio allenarsi in un NORMALE campo pratica” mi ha detto il bambino della foto, Alessandro. Si sa, i bambini dicono la verità, non sentono il bisogno di compiacere o di trattenersi per educazione.

Non posso dargli torto. L’erba in campo pratica è più verde, c’è più spazio per tirare e ci sono i tappetini con i tee… Qui, nell’uliveto della casa in Toscana dove si svolgono le Clinic Golfissati, l’erba è rustica, incolta. Nonostante sia appena stata tagliata sembra quasi fieno.

Tutto vero, ma…

Vuoi mettere l’intimità e il clima di amicizia che può crearsi in una casa? Intanto siamo SOLO NOI, nessun altro ci ascolta, ci guarda o ci giudica. Sì, perché i metodi mio e di Lorenzo non sono del tutto convenzionali… Poi abbiamo pranzato fuori al sole, abbiamo preso il tè delle 5, ci siamo riuniti per raccontarci i nostri momenti felici di golf e di vita… Come avremmo potuto fare tutto ciò in club house?

Non sarebbe stato possibile fare l’esercizio del Thai Chi  in campo pratica!!! Ci avrebbero presi tutti per pazzi scatenati. Dovevamo cercare di eseguire uno swing completo al rallentatore in un tempo che si avvicinasse più possibile ai due minuti. C’è che lo ha fatto in 20 secondi, chi in un minuto e chi, come me, se l’è presa comoda! Guarda qui che roba:

 

La domenica mattina abbiamo cominciato col parlare del potenziale superfluo nel golf che noi stessi creiamo con:

le nostre aspettative (DEVO fare bogey, voglio fare almeno 220 metri col drive, NON VOGLIO prendere la virgola…) 

i nostri dubbi (passerò il lago? Forse è meglio che usi un ferro in più? Non prendo bene i ferri, uso un legno anche se vado lungo..)

le nostre paure (sono alla buca 1 e tutti mi guardano. E se non prendo bene il drive?)

le nostre ansie (sono in score e manca una buca. Riuscirò a segnarla..? In gara mi viene sempre il mal di pancia…)

La troppa IMPORTANZA che diamo al risultato di golf.

Ti ricorda qualcosa tutto ciò?

Immagina il potenziale superfluo come un accumulo di energia che non fluisce e che rimane incastrato nel tuo campo energetico. Più ne hai, più sei in disarmonia energetica e stai certo che giocherai male e otterrai brutti risultati.

Bisogna imparare a riconoscere e lasciar andare il potenziale superfluo!

Alessandro, il bambino di cui parlavo prima, ha una capacità di apprendimento e di mettere subito in pratica l’insegnamento ricevuto che mi ha lasciato interdetta. Il lunedì in campo, dopo un brutto colpo mi ha detto: ” Volevo che il colpo fosse lunghissimo, ci ho messo un sacco di forza e questo è potenziale superfluo”

Questo fa parte delle mie soddisfazioni alle clinic. Alessandro ascolta, mette in pratica, agisce!

Nel pomeriggio abbiamo eseguito il putting sui tappeti. Casalingo ma istruttivo.

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TUTTI QUANTI HANNO CAMBIATO IL GRIP DEL PUTT su indicazione di Lorenzo. Anche il lunedì in campo tutti pattavano col nuovo grip. Tutti tranne me! Non avevo tempo di stare ad ascoltare Lorenzo, tenevo troppo a filmare e fotografare tutti.

Prima di cena ho invitato ognuno a tenere un diario di golf. Un diario in cui annotare le gare, i giri in campo con i relativi colpi belli o brutti, i risultati (il punteggio) e COSA HA FUNZIONATO. La postura corretta? Il giro delle spalle i un certo modo? Quale pensiero dominante ti ha aiutato a concentrarmi?  E’ bene anche annotare i consigli del maestro e le sensazioni giuste  che ogni volta ti fanno prendere bene la palla.

Tutto questo fa lavorare il nostro Sé1, cioè la nostra parte razionale. Per allenare invece la nostra parte intuitiva, infonderci entusiasmo e fiducia in noi stessi abbiamo fatto l’elenco dei nostri momenti più felici e costruttivi di golf e di vita. Abbiamo rievocato le nostre abilità,i nostri colpi di golf migliori, i nostri momenti di “connessione” con la natura e con le altre persone per poi creare un archivio della perfezione che ci ricorda il nostro essere bravi, capaci, felici.

Alessandro, il bambino del gruppo, mi ha permesso di leggere il suo elenco e mi ha lasciato di stucco quando ho constatato che aveva perfettamente capito ciò di cui parlavo. Tra le altre cose, ha scritto che uno dei suoi momenti di perfezione è stato quando ha imparato ad andare in bicicletta.

Quando per la prima volta la bicicletta sta in equilibrio grazie a te ti senti un Dio! Senti che sei capace di creare un miracolo, proprio come quando la palla vola dritta, lunga, precisa e magari entra in buca da lontano. Proprio come quando la giornata di golf fluisce, tutti i colpi sono come dovrebbero e rasentano la perfezione. L’equilibrio sulla bicicletta provato per la prima volta dà un’esaltazione che difficilmente può essere paragonata.

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Grazie Alessandro delle tue belle lezioni di semplicità e spontaneità! Sono certa che diventerai un bravissimo giocatore, con tante soddisfazioni golfistiche e di vita.  Hai carattere, e hai i numeri.

Lunedì in campo guardavo il tuo swing sciolto, preciso, fluido, facile. Ruotavi intorno alla tua spina dorsale come se lo swing fosse la cosa più naturale del mondo e oggi, in campo, ho voluto imitarti ispirandomi a te. Ho giocato meglio del solito.

Queste mie clinic sono una grande occasione di crescita anche per me grazie alle meravigliose persone che fino ad oggi hanno partecipato.

Ne ho in programma 2 a maggio, dopodiché si passa a settembre, per cui se vuoi partecipare leggi tutto qui:

CLINIC GOLFISSATI 2013