A che pensi mentre tiri?

Ho copiato alcuni commenti dal mio blog e intervistato altri golfisti chiedendo loro che strategia adottano per fare i loro colpi migliori ed è incredibile: quasi tutti ne hanno una! E’ troppo importante avere una strategia e togliere dalla casualità il tuo swing o quanto meno avere una routine, un pensiero rassicurante che ti consente di essere sicuro di te e di DOMINARE il golf. Le persone che mi hanno detto di non pensare a niente giocano peggio di quelle che hanno una strategia.

Il segreto, dunque, è la CONSAPEVOLEZZA. Se sai cosa sbagli e cosa fai bene non ti sarà difficile attingere alle tue risorse per dare il meglio. Certo, a volte nel golf non basta neanche questo. Quando sei stanco o hai problemi o acciacchi fisici è difficile mantenere la concentrazione per 18 buche e a volte addirittura fai un risultato scadente anche quando sei fresco e riposato… Ma avere un pensiero vincente è la chiave. Io adotto quello di Marco, è cioè devo sentire di andare dietro POCO (giro le spalle ma il bastone non arriva ad essere parallelo al terreno: si ferma molto prima) e tanto AVANTI. Quando lo faccio il mio golf è FACILE. Ecco alcune testimonianze, tutte molto interessanti!

Andrea: Quando tiro penso ad appiattire il bastone all’apice del backswing, come se reggessi un vassoio con le mani.

Marco: Il mio pensiero vincente è limitare la salita del bastone nel backswing, infatti il mio errore più comune (e di molti altri, a quanto pare !) è perdere il bastone indietro nel backswing e uscire dal piano migliore per il downswing. Quando riesco a controllare il backswing, faccio tiri dritti e lunghi apparentemente con poca forza. Più sono stanco e meno ci riesco, devo praticare di più !!

Paola: Io devo far salire il bastone piano piano e la mia la testa non deve muoversi di un millimetro, il bastone prima di salire sfiora l’erba allontanandosi dalla palla. Alla fine del backswing la spalla sinistra mi deve stare sotto il mento. E’ così che sono pronta a fare un buon colpo!

Marco: penso a colpire la palla con il dorso della mano sinistra. Quando arrivo sulla palla devo già essere col fianco girato verso sinistra , gli occhi sono ancora fissi sulla palla e la mano sinistra è square, indirizzata verso l’obiettivo. Quando faccio questo pensiero mi partono dei colpi stupendi. Talvolta per quanto mi sforzi di pensare a questo, “perdo” lo swing, ma quando lo ritrovo è sempre grazie al pensiero di schiaffeggiare la palla col dorso della mano sinistra.

Luigi: Io devo pensare di mettere nella tasca destra dei miei pantaloni il gomito destro nel downswing. Infatti quando faccio la prova per due o tre volte simulo il gesto di inizio downswing, dall’ apice del backswing fino a che il gomito destro non sembra entrarmi in tasca. Ormai è diventato un vizio per me, se non provo così non prendo nella palla!

Luisa: io mi volto a controllare che le mie spalle siano girate alla perfezione. Lo so che non bisognerebbe staccare gli occhi dalla palla, ma se lascio la testa ferma perdo la concentrazione sul corretto giro di spalle e posso dire addio alla pallina. Dunque: giro le spalle lentamente, mi volto appena verso destra per verificare di aver completato bene il backswing, rimetto “la testa a posto” e scendo giù con uno swing bello fluido, grazie a questo mio escamotage.

Gianna: Io sento che ho completato bene il backswing se all’apice “mollo” un pò la presa sul bastone, lasciandolo incontrollato e libero per un attimo. In pratica faccio fare al bastone un “rimbalzo” in aria! Dopo quel magico momento sono pronta a venire in avanti e miei colpi sono lunghi e dritti quasi sempre. Ovviamente non gioco sempre benissimo, ma di certo ormai il “rimbalzo” forma parte integrante e indispensabile del mio swing.

Piero: A me basta non distogliere lo sguardo dalla pallina. La guardo intensamente durante tutto il backswing, la guardo nella parte destra, quella da cui passerà il mio bastone e SO che la testa del mio bastone la colpirà proprio lì, nella parte destra. Lo so proprio perchè lo faccio su tutti i colpi, anche sul putt. Guardo la palla, immagino che il putter la tocchi proprio in quel punto per mandarla dritta e ci va! Lo sguardo fermo, questo è il mio segreto.

Susy: Io devo sentire che la gamba destra resiste e non cede all’indietro nel backswing, altrimenti tendo ad alzarmi e toppare la palla. Quando penso alla gamba e NON anche a tutto il resto mi vengono colpi belli, ma se mescolo i pensieri come talvolta faccio è un bel casino. Quando faccio un brutto colpo mi si accavallano i pensieri, mi dico che non basta più pensare alla gamba ferma ed è difficile che mi riprenda, ma SE riesco a fare un unico pensiero, quello della gamba ferma allora sono a posto.

Ha ragione Susy: non più di un pensiero alla volta!resized_DSC00559

5 Commenti a “A che pensi mentre tiri?”

  • Molto utili tutti ! in particolare voglio provare quelli di Piero e Susy (sguardo fisso sul lato destro della palla, su tutti i colpi e gamba destra “inchiodata”) che secondo me possono apportare benefici immediati.

  • alessio:

    Scusatemi tutti ma io allora non ho capito niente di golf, perche’?
    perche’ il mio unico pensiero mente faccio lo swing mentre mi incammino per il 2 tiro mentre approccio mentre putto e’ solo quello di avvicinarmi alla buca ed imbucare
    Tutta la tecnica cerco di farla automaticamente sensa pensare alle braccia ai polsi alle gambe io penso solo alla buca E’ chiaro che agli inizi non per niente mi chiamavano rabbit woods per le innumerevoli zolle alzate ma queste vedo che sono sempre meno agli inizi con un ferro 7 facevo si eno 100 mt oggi sono sui 140/150 etc etc solo in campo pratica cerco di fare i fondamentali in gara per me devono venire da soli automaticamente ovviamente con tutto il tempo necessario in base a quanto uno gioca
    Saluti a tutti
    alessio

  • Elio:

    In genere ho due cose su cui mi concentro primo il punto in cui colpire la palla e secondo, tenere i gomiti aderenti al corpo.
    Credo che sia praticamente impossibile pensare a molte piu cose.
    Come mi diceva un mio caro amico scozzese ( Hcp.4 ) specialmente in gara “spegni il cervello e lascia fare al corpo”.
    Però penso anche che essendo noi diversi uno dall’altro, anche i nostri comportamenti saranni differenti.
    Buone imbucate
    Elio

  • alfredo:

    Per prima cosa devo staccare lentamente allontanando il bastone verso destra ma non internamente. Nel primo tratto il gomito destro è attaccato al fianco. Girare le spalle non le braccia Gamba destra ben salda pigiando con il piede verso terra. Poi all’apice dello swing devo sentire la spalla sinistra che gira indietro e le braccia e le mani seguono la rotazione delle spalle; non anticipare il movimento. Il bastone è saldo nelle mani ma non bloccato perchè poi deve andare via libero sulla palla.

  • admin:

    Quanti spunti buoni! Sono d’accordo con Alessio in questo senso: quando gioco davvero bene, senza fare neanche una x e mantenendo la stessa pallina per tutte le 18 buche non penso a niente se non ad arrivare in buca con meno colpi possibili!