Lo specchio
“Non sopporto quella persona”. “Il tale mi sta antipatico, è spocchioso e pieno di sè” “Non voglio più avere a che fare con quel tizio, si approfitta di me”.
QUANTE VOLTE senti pronunciare queste frasi? Quante volte ti capita di valutare negativamente un tuo simile?
QUELLO CHE NON TI PIACE DI QUELLA PERSONA è QUELLO CHE NON TI PIACE DI TE STESSO, LUI è IL TUO SPECCHIO. Quando la prima volta ho sentito un’affermazione del genere sono rimasta impietrita. Accusavo un’amica di non essere onesta con me, di non dirmi tutto quello che pensava – dunque l’accusavo di falsità – e vedevo in lei la disonestà che è anche in me! Così ho iniziato a volermi conoscere meglio e modificarmi là dove volevo cambiare.
Anche nei miei racconti di golf descrivo il fenomeno dello specchio. Quando qualcuno ti dice: “mi hai fatto sbagliare, ti sei mosso” oppure “togliti mi fai ombra” tu gli rimandi l’immagine specchiata delle sue incertezze, delle sue paure. Quando sospetti che qualcuno rubi sul punteggio e tu lo giudichi lui ti rimanda l’immagine specchiata della TUA disonestà. Stai attento!
Anche i tuoi rattoni, ganci e colpi orribili di vario genere riflettono un tuo stato interiore (dubbio, incertezza, ansia), così come quando giochi da Dio tu crei la tua realtà di un bello score.
Riporto da uno splendido ebook questi 7 modi di specchiarsi negli altri. Buona lettura!
Specchio n. 1. E’ quello che fornisce indicazioni circa quello che io sto inviando nella realtà esterna ora. L’atteggiamento delle persone che mi circondano rispecchia il mio attuale stato d’animo.
Specchio n. 2. E’ quello che fornisce indicazioni circa ciò che io sto giudicando e come lo sto facendo. Se le persone che mi sono vicine mi fanno arrabbiare, ciò significa esattamente che io sto giudicando esattamente l’atteggiamento che mi procura rabbia. Ed è su questo che devo applicarmi per dissolvere il “giudizio”.
Specchio n. 3. E’ quello che fornisce indicazioni circa ciò a cui io sto rinunciando ed è rappresentato da individui con i quali siamo in particolare sintonia.
Specchio n. 4. E’ quello che fornisce indicazioni circa ciò da cui io in questo momento dipendo (dipendenza affettiva, economica, mentale…)
Specchio n. 5. E’ quello che fornisce indicazioni circa il rapporto con l’essenza del divino e si può individuare attraverso la relazione che abbiamo con i nostri genitori.
Specchio n. 6. E’ quello che fornisce indicazioni circa la nostra vera essenza. E’ stato definito “l’oscura notte dell’anima”. Attraverso questo specchio possiamo comprendere quanto è e qual è il potenziale della forza interiore.
Specchio n. 7. E’ quello che fornisce indicazioni circa la perfezione della vita. Qualunque esperienza si manifesti in verità non ha mai nulla di sbagliato, tutto è esattamente come deve essere.
Ecco quindi che osservando i nostri rapporti col prossimo possiamo comprendere tante cose di noi stessi. L’immagine che ci arriva attraverso gli altri rispecchia semplicemente aspetti di noi su cui vale la pena riflettere. Bisogna sempre ricordare quindi che quando vediamo qualcosa di sbagliato negli altri quell’errore esiste dentro di noi. Se io miglioro, il mondo migliora. Bisogna assumersi questa responsabilità, non è necessario che gli altri migliorino: basta che lo faccia io per rendere perfetta la mia realtà.
Ti invito, da oggi, a notare le volte in cui la realtà che ti circonda NON ti piace e indagare dentro di te cosa rispecchia quella realtà. E poi ti invito a un passo ulteriore: comincia a notare cosa c’è di bello nella tua vita e poi ringrazia te stesso per avere dentro di te questa bellezza!
plllole di grande saggezza
Ci voglio provare grazie dei suggerimenti poi ti faro sapere…
Di sicuro, come diceva un vecchio proverbio “è più facile vedere la pagliuzza nell’occhio altrui che non la trave nel nostro” e questo ci dovrebbe far riflettere a lungo. Credo che la cosa più difficile sia GUARDARSI “con distacco” perchè in genere o si fa l’errore descritto sopra, oppure alcune volte si commette l’errore opposto, cioè si è ipercritici con se stessi e si vedono tutti gli altri più bravi, più belli, più in gamba e via dicendo. Vi assicuro che anche questo atteggiamento è distruttivo e obiettivamente poco equilibrato.
Grazie per questa email e grazie anticipate per il regalo.
Un abbraccio
Concordo Annamaria: a volte ci sentiamo inferiori agli altri e ci sentiamo incapaci di raggiungere risultati che invece altri raggiungono. Arriviamo anche a trovare mille giustificazioni a questo nostro senso di inferiorità “non ho tempo, sono troppo vecchio, ho troppi impegni familiari, non ho soldi……” SONO TUTTE FESSERIE! Noi valiamo quanto gli altri e siamo al mondo per gioire della vita, per amare noi stessi e gli altri. Ti ho inviato l’ebook, vedrai che ti piacerà.
mi ritengo molto fortunata d’averti conosciuto, mi piacerebbe poterti conoscere personalmente,condivido tutto quello ke dici,e ke fai golf compreso.complimenti Alessandra sei una splendida persona!
ciao, mi sono da poco iscritto al tuo bel sito, non perchè ami giocare a golf ma per i prati che si vedono come sfondo quando qualcuno gioca a golf, soprattutto mi ha colpito la tua intelligenza emotiva ecc. in quanto utilizzi le strategie sia nel gioco che nella vita, inoltre un’altra cosa che mi sembra di scorger vividamente in te è la Passione per ciò che fai e per tutto; volevo aver cortesemente il libro completo della Pace comincia da te, mi farebbe piacere, grazie e buon cammino fatto di .. buche risolte e riempite di passione e divertimento, saluti da pippo8
ottimo approccio alla vita!
Molto bello e ricco di spunti di riflessione!
ogni volta che scrivi qualcosa mi fai sempre molto riflettere ma questa volta è superiore alle altre e molto ma molto ” migliorativa ” se mi passi il termine…..grazie posso dire che mi sarà di grande grande aiuto per tuitti i miei problemi. un abbraccio.
Grandi verità, specchiarsi è facile ma non dice niente.ciao e grazie
Grazie, ci proverò, ma sono certo che funzioni, un abbraccio
…quando guardo la pallina, ferma ed immobile, ironicamente perfetta e poi in aria, alla ricerca dell’ obiettivo da te voluto, penso alla necessità del vuoto.
E’ vero. La storia dello specchio è credibile e affascinante, basta praticarla con calma e fermezza, ma creando il vuoto, il silenzio, l’assoluto. (prepararsi al tiro con devozione, poi liberarsi del peso del risultato, per gioire quando la pallina tocca terra)
In fondo la pallina altro non è che un pianeta nell’infinito cosmo delle possibilità di realizzare un obiettivo. Insomma penso che un sorriso, una breve risata ci aiuti a trovare le nostre traiettorie cosmiche…il campo da golf è in fondo il nostro universo, sempre uguale e sempre diverso….
…e poi ci sono gli altri, e poi ancora noi…
grazie e ciao