Cuore di mamma
Questo è un blog di golf e di crescita personale, ma oggi lo trasformo in una pagina di diario. Il blog è mio e ne faccio quello che voglio!
Sono in vacanza a Creta dove mio figlio Tommaso fa l’animatore qui all’Aquis Zorbas Village di Anissaras. Tommi è qui da aprile, lavora dalle 8 di mattina alle 2 di notte per 400 euro al mese con un solo giorno di riposo la settimana. Qui a Creta non riesco a pensare ad altro che a lui, alla vita faticosa che fa, al fatto che lo vedo magro, che mangia male, che sta troppo al sole, che non beve abbastanza…E poi mi chiedo che ne sarà del suo futuro? Cosa farà quando torna a casa ad ottobre?
Poi lo guardo recitare in teatro, intrattenere le persone con i giochi in piscina e al mare e lo vedo contento, entusiasta, gioioso esprimere se stesso in quello che fa.
Allora dovrei essere felice!
Sì, sono felice, ma la mia felicità è infarcita di dolore. Il dolore della lontananza, del distacco, del fatto che mio figlio non mi appartiene più. Del fatto che domani me ne andrò da qui e non lo vedrò per altri tre mesi, lui mi accompagnerà all’aeroporto e io piangerò. Del fatto che la sua sorellina lo adora e soffre di nostalgia, piange spesso perchè Tommi è lontano e si addormenta con la sua foto sul comodino e il suo orsacchiotto nel letto.
Poi tutto questo passerà e resterà la felicità. Ho un figlio fantastico, benvoluto da tutti, in un team di animazione di ragazzi meravigliosi che lo hanno accolto come un fratello. I miei più cari amici sono qui con noi ad acclamare Tommi e non si perdono un suo gioco né una sua performance in teatro. La mia famiglia è di nuovo riunita e i miei tre figli sono qui, insieme, felici. Lui, Tommi, è sereno, lavora con entusiasmo e adesso che noi siamo qui per lui ha un’ulteriore carica di allegria e senso di valore.
La felicità dei miei tre figli è il primo obiettivo della mia vita e adesso, guardandoli, so che sono sulla strada buona per raggiungerlo. Ma così come non c’è rosa senza spina, non c’è gioia che non passi dal dolore. Questa gioia “sofferente” mi pervade adesso, appena arrivo a casa cercherò consolazione nel campo da golf!
mi hai fatto piangere……..
mi hai fatto piangere …….
buon rientro….
SE LUI E’ FELICE TU DEVI ESSERE FELICE SE LUI SI DIVERTE TU TI DEVI DIVERTIRE SE LUI E’ CONTENTO TU DEVI ESSERE CONTENTA SE LUI GIOCA TU DEVI GIOCARE CON ME AL COSMOPOLITAN SABATO PV TROFEO BMW GIA’ SEGNATI ORE 9 ( FORSE ) METTICI UNA PAROLINA TU CHE SEI SOCIA
PS MA PENSA COME STA LUI SENZA MAMMA TRA I …..
CIAO BELLA QUESTA E’ LA VITA IN PASSATO UN GIORNO L’HAI FATTO ANCHE TU
Cara Ale,
ho letto il tuo articolo e voglio tranquillizzarti…E’ giusto preoccuparsi per la distanza, per le molte ore che fa, per il troppo sole eil poco bere, per il mangiare che di sicuro quando mamma non c’e’ sempre si mangia peggio…ma devi anche essere tranquilla, io conosco te e la tua famiglia, siete una famiglia unita e vi volete un gran bene. Lascialo tranquillo lui lo sa che quando avra’ bisogno di te, di voi ci potra’ come le altre figlie sempre contarci.
Ps. Conoscendoti all’aeroporto fai scorta di fazzoletti di carta …tra te e Sara…
Signora , le devo fare i miei complimenti. siamo stati vicini per una settimana, ma non abbiamo avuto modo di conoscerci di persona, ma con questo articolo dice tutto di se. Siete una bella famiglia , Tommy è fortunato, anch’esso non poteva essere da meno ! E’ un bravo ragazzo e ce lo ha dimostrato ! E si merita di vivere questa esperienza, anche perchè è accompagnato da un buon team di colleghi ! un saluto Sonia
cara Alessandra ho letto le tue parole, il tuo sfogo, il tuo pensiero o le tue emozionim, chiamalo come vuoi e ci ho ritrovato quello che poi e’ successo anche a me, e sara’ successo a tutte le mamme, ogni volta che il primo cucciolo se ne va per un po’, per lavoro o per studio o anche o per vacanza …. ma queste sono esperienze che servono e arricchiscono i nostri figli ed anche noi. Il distacco e’ sempre difficile ma loro hanno bisogno della loro indipendenza, non ci saranno per sempre i genitori a fare da tramite tra loro e il mondo ed allora e’ giusto che facciano esperienze e che siano indipendenti e autosufficienti. Io come sai ho due figlie femmine e la prima cosa che ho insegnato loro e’ che non devono mai dipendere da nessuno, che devono avere un lavoro loro, che devono essere autonome e che devono cercare di cavarsela sempre nel migliore dei modi, in questo mondo si nasce da soli e da soli si muore ….l’amore, la famiglia, gli affetti e anche gli amici ci aiutano a vivere meglio e sono importantissimi ma bisogna spesso fare i conti con noi stessi ed allora ben vengano le esperienze come quella di tuo figlio………sicuramente al ritorno troverai un ragazzo piu’ grande e maturo e sicuramente piu’ sereno e felice anche per l’esperienza fatta…ed allora ritieniti fortunata della tua bella famiglia e saluta con affetto da parte mia tutti i tuoi ragazzi un abbraccio Marilina……anche io la prima volta che sono andata via dalla mia famiglia sono stata a Creta…era il 1981
lo abbiamo lasciato in un posto meraviglioso,non essere triste pensalo sorridente ai bordi di una piscina con un pollo bianco tra la mani oppure con le sue buffe faccie in teatro era semplicemente Tommy lui sereno e contento, e noi tutti lo adoriamo per come è, si forse un po’ stanchino ma ha 20 anni e a quella eta’ tutto va a meraviglia………..
Gli stessi sentimenti li provo adesso verso mia figlia adolescente, sta’ prendendo il volo e io non sono pronta, non lo sarò mai!