Golf e solidarietà
Aldo Fogli, il volontario del Movimento Shalom, mentre consegna i soldi in prestito a una donna del Burkina.
A cosa pensava Aldo quando ebbe l’idea di fondare una banca in Burkina Faso?
Forse voleva dare un significato nuovo alla sua vita, forse voleva restituire parte della fortuna di cui ha sempre goduto, o forse semplicemente sapeva come muoversi avendo lavorato 35 anni in banca. A lui non sembra di aver fatto una gran cosa, ma io ricordo bene quanto ha penato per avere le necessarie autorizzazioni dal governo locale, per raccogliere i soldi necessari dai donatori, per la malaria che ha preso diverse volte al suo ritorno in Italia.
“Queste donne meravigliose mi danno talmente tanto in termini di affetto e gratitudine che non sento alcuna fatica” dice col sorriso sulle labbra, “restituiscono i soldi fino all’ultimo centesimo e la stragrande maggioranza esce dalla povertà. Una di queste donne ha avuto in prestito solo 13 euro, con cui ha comprato un grosso sacco di arachidi, il carbone, i sacchettini di carta e il sale. Ha sbucciato le arachidi, le ha tostate e salate, messe nei sacchetti e vendute. In un mese è riuscita a restituirmi i 13 euro e adesso continua il suo commercio col guadagno.”
Piccoli miracoli, vite a cui è restituita una dignità. Noi con 13 euro non riusciamo neanche a comprarci un guanto da golf.
“Ho istruito alcuni ragazzi giovani che portano avanti il lavoro della banca e viaggiano in tutto il paese per consegnare il denaro alle persone che ne fanno richiesta, si spostano nelle campagne a molti kilometri di distanza da Ouagadougou, la capitale. Uno di essi è diventato una personalità, tutti lo osannano e lo vedono come un salvatore, ha acquistato una fama insperata ed è raggiante di felicità per il ruolo importante che ha assunto nel suo paese. Non ci vuole poi molto a cambiare in meglio la vita delle persone.”
Non ci vuole molto! Ci vuole una montagna di altruismo.
“Due volte l’anno di media sto in Burkina un mese per coordinare da vicino l’attività del microcredito. Prendo la macchina e arrivo nei posti più sperduti per portare a domicilio i soldi dei prestiti e riscuotere le rate, siamo banchieri ambulanti perchè la gente non ha modo di spostarsi. Vedo delle realtà incredibili: la gente più è povera e più è accogliente, sorridente e grata. Mi invitano a pranzo e divento uno di loro.”
Ho scelto il progetto di Aldo perchè lo conosco e so che i soldi vanno a buon fine. Nel passato ho fatto errori nel destinare i miei soldi in beneficenza, ci sono onlus che devono mantenere apparati troppo grossi e preferisco a ffidare i miei soldi a chi conosco personalmente.
Ho versato 1000 euro al Movimento Shalom per aver venduto circa 200 libri nei campi da golf, spero di poterne versare altrettanti quando uscirà il mio nuovo ebook!
Sono persone da ammirare per il bene che fanno