Articoli marcati con tag ‘buca’

Un campanello come buca

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La maggior parte dei putt non entra in buca perchè ci muoviamo male e tendiamo ad alzare subito la testa per vedere dove va la palla. Non è facile AVERE PAZIENZA e aspettare il “TOC” leggero della palla in buca.

Se fossimo sicuri che nella buca c’è un campanello che trilla FORTE all’impatto con la palla resteremmo lì dove siamo ad attendere quel sospirato TRILLO!

Il mio amico Mario ha inventato Tinnhole, un campanello metallico per fare il putt sul tappeto di casa. Anzichè tirare in buca, tiriamo verso il campanello e aspettiamo il “Tlin” senza GUARDARE.

Non credevo nell’efficacia di questa invenzione, finchè non l’ho provata. L’ho provata sul tappeto e ho subito sentito il trillo senza alzare il mio testone. Va bè – mi son detta – ero a meno di un metro, troppo facile, provo da più lontano. Un metro e mezzo: Tlin!  Due metri: Tlin!   F U N Z I O N A!  La percentuale di errore anche da tre metri è bassissima perchè il campanello aumenta la fiducia nello swing col putter, le spalle oscillano nel modo giusto e la testa rimane ferma dov’è!

Mio marito e mia figlia hanno voluto provare, abbiamo litigato per i turni finchè abbiamo scoperto il modo di giocare tutti e tre insieme: Tinhole al centro del tappeto, noi tre ai lati e i tre putter in azione scatenavano trilli continui all’impatto con quell’oggettino magico.

 A volte basta davvero poco per cambiare la percezione del colpo: SO DI FARLO BENE PERCHE’ SENTO IL RUMORE, mentre prima era: NON SONO SICURO di farlo bene, devo guardare. Udito anzichè vista, un senso al posto di un altro. E’ GENIALE, andrebbe messo dentro tutte le 18 buche del campo!

Lo trovi qui:

http://www.tinnhole.com/affiliates/jrox.php?id=1

Il furbo di turno in gara

Una volta giocavo in gara con tre soci del circolo, uno dei quali vedevo per la prima volta.

Mi marcava proprio lui, il nuovo, mentre lui era marcato da un principiante tutto concentrato su di sé, un 36 di hcp che non si curava di controllare la correttezza delle dichiarazioni del “Nuovo”. Alla fine di ogni buca gli chiedeva semplicemente: “Quanto hai fatto?” E segnava qualsiasi risposta… Forse si sarebbe accorto di un errore se il “Nuovo” avesse dichiarato “UNO!”

Due piccoli episodi mi hanno fatto capire che il “Nuovo” è una persona precisa, puntigliosa, a cui non sfugge niente.

Alla buca 7, un par 4 lungo, io sono in green con 3 colpi e sbaglio il primo putt, corto, che rimane a un metro e mezzo dalla bandiera. Appena pattato (male) il quarto colpo dico: “porca miseria, non mi piaceva fare 5!” Poi invece imbuco e tutta contenta dico “5!” al mio marcatore, il quale mi fa: “Ma come 5?” Non hai detto che non ti piaceva fare 5? Il primo putt che hai tirato era il quinto!”  Io gli spiego con tutta calma che no, non era il quinto ma il quarto essendo arrivata in green con 3 come lui e ricordandogli i miei tre colpi. E lui, a insistere: “Sì, ma tu hai detto quella frase e quella frase significa che volevi imbucare il quinto col primo putt, quindi hai fatto 6″  Alla fine sono intervenuti gli altri due che si ricordavano benissimo i miei 5 colpi e ha ammesso che andava bene il 5.

Poi alla buca 8 mi sono avviata sul tee della 9 col mio marcatore (il Nuovo, ormai chiamiamolo così!) che mi ha sussurrato: stai attenta a cosa ti dice Roberto, non ha imbucato il putt da dieci centimetri, e pensa che nessuno lo abbia visto, vuoi scomettere che ti dice 4? Invece ha fatto 5.”  Quindi appena Roberto arriva col suo cart gli chiedo: “Quanto hai fatto?” E lui: “5” Sono sollevata, avrei dovuto discutere perché non avevo visto il suo ultimo putt.

Il “Nuovo”, il mio marcatore, gioca piuttosto male, nelle seconde nove buche fa spesso tre putt e alla fine della gara, dopo il controllo, raccolgo io gli score per portarli in segreteria e guardando a sinistra del mio score, dove il Nuovo ha segnato i suoi punti, vedo molti scarabocchi, così dò un’occhiatina al suo score e… ORRORE! Vedo tutti “voti” bassi: 3, 4, 5, 6 e nemmeno una x. Io ricordavo bene la sua x alla 13, non aveva imbucato il secondo putt per fare 6 e lì aveva un colpo solo.

Poi con ORRORE crescente vedo 4 alla 17 dove sono certa del 5 (due in green e tre putt, dichiarati) e 6 alla 18 dove sono certa del 7 perché anche lì ha fatto 3 putt.

Rimango incerta sul da farsi, i miei tre compagni erano spariti e io non marcavo il Nuovo, così consegno gli score così come sono, il Nuovo aveva fatto 33.

Pazzesco! Ecco cos’era successo in realtà:

LUI sospettava l’inganno degli altri  (io che imbuco il quinto colpo e Roberto che dichiara il suo giusto 6) perchè LUI è abituato a ingannare!

LUI si è accorto subito che il suo marcatore non lo controllava e ha potuto rubare quanto ha voluto. Se solo avesse giocato un pochino meglio avrebbe dichiarato 50 punti…

LUI ha scarabocchiato e reso incomprensibili i punti che ha segnato sul suo score per vedere ogni volta come si metteva col punteggio reale o rubato.

LUI è una persona scorretta, ma più che altro è convinto che gli altri siano stupidi.

E io? Ho sbagliato, avrei dovuto dirlo in segreteria e scatenare un putiferio.

E tu? Che avresti fatto?

Dichiarazione di un neo-giocatore fissato

Ti racconto questa buca perchè ne vale la pena:
Domenica 29 novembre ore 11 e 20  hole 14 tiro dal tee il ferro 6 ( par 3  di  160 mt )

Toc! e passo il tee delle donne di circa un metro ( e intanto non pago da bere )

ore 11 e 25  circa secondo tiro con ferro 5 .

Toc! e faccio un animale scavatore di almeno 40 cm di erba. Distanza percorsa sì e no 50 mt. Cominciano a partire alcuni chiamiamoli improperi e qualche fuki .
Ore 11,40  precise  terzo tiro con PICCE (termine toscanaccio per il pitch) E MENTRE TIRO PENSO MA VA AFFFFF (ALLA PALLINA ) QUESTA DOVE VA ?

ORE 11 40 MINUTI 6 SECONDI E LA PALLA E’ IN BUCAAAAAAAAAAAA!!!
MORALE = ACCIDENTI AL GOLF (accidenti in senso positivo: due colpi sbagliati su 3 e ho fatto il par senza pagare neanche da bere)

Storia vera, firmata Alessio.