Le parole che convincono

Due brevi storie per aiutarti a trovare la tua frase convincente, quella che ti farà ottenere ciò che vuoi da un’altra persona. Le parole messe in un certo modo anziché in un altro cambiano completamente il risultato, possono darti ciò che vuoi ottenere o NIENTE.

Storia della Texaco.images

Un famoso pubblicitario negli anni ’30 fu ingaggiato dalla Texaco per rinnovare il marketing e aumentare le vendite. Notò che gli addetti ai lavori domandavano: “Oggi diamo una controllatina all’olio?“, così fece sostituire quella frase con una domanda decisamente più ipnotica: “L’olio della macchina è al livello giusto?“


Storia del ciecoimages (1)

Un cieco chiedeva l’elemosina, sul suo cartello c’era scritto “Sono cieco, aiutatemi”. Un pubblicitario che passava di lì girò il cartello e vi scrisse sopra un’altra frase. Dopo tre ore il pubblicitario passò a vedere il cieco e notò che il suo cappello era pieno di monete. Il cieco capì per istinto che era la stessa persona che aveva scritto qualcosa sul suo foglio e gli chiese cosa avesse scritto. Il pubblicitario glielo disse. Sul cartello aveva scritto: “Oggi è primavera ma io non posso vederla”

E’ chiara la differenza?

Applica adesso questa strategia da pubblicitario quando desideri ottenere qualcosa da qualcuno. In primis se sei un venditore: stimola la curiosità, metti il dubbio, fa’ che i tuoi possibili clienti si chiedano se il tuo prodotto è proprio quello che fa per loro.

Applica la strategia da pubblicitario anche nella vita! Vuoi che tuo figlio giochi a golf? O vuoi che tua moglie ti lasci giocare in pace senza pretendere la passeggiata domenicale? Studia a tavolino la tua frase d’effetto, che lasci interrogativi e dubbi nell’inconscio di chi la ascolta.

Tu conosci tuo figlio e tua moglie, mettiti nei loro panni e pensa cosa potrebbe motivarli a fare quello che vorresti tu. Poi formula la tua frase o la tua domanda con sincero interesse per loro, convinto che ciò che proponi è un bene per te e per loro. Anche tua moglie preferirà lasciarti giocare a golf piuttosto che passeggiare con un marito che ha la testa altrove.

“Venditi” bene, usando le parole GIUSTE.

6 Commenti a “Le parole che convincono”

  • Paolo:

    Cara Alessandra, sono due aneddoti noti nel mondo degli affari e della pubblicità , ma è sempre bello risentirli e gustare l’intelligenza delle soluzioni semplici, dell’innovazione data dall’atteggiamento proattivo.
    Un piccolo consiglio a tutti : scavate in voi stessi ma sappiate che la vera soluzione è già nella prima badilata.

  • “Oggi è primavera ma io non posso vederla” – Molto bella.

    Quante persone non sanno vendersi Alessandra, tantissime davvero.

    E poi sapersi vendere richiede sforzo, tanta pratica e un pò di pelo sullo stomaco, per questo molti preferiscono piagnucolare e lamentarsi.

    E’ pià semplice puntare il dito che prendersi la responsabilità della propria vita. 😉

  • Concordo pienamente, prima di vendere qualcosa a qualcuno bisogna esporre se stessi appropriatamente.
    Grazie e salutoni
    riccardo

  • admin:

    Paolo! E’ proprio vero che la prima idea che ti viene in testa è quella giusta! (La prima badilata è la prima idea, vero?) Sto costruendo un nuovo sito con un’amica, abbiamo pensato un mese al nome del dominio e poi abbiamo scelto il primo che ci era venuto in mente. Però mi chiedo cosa c’entri la prima badilata con le storie del cieco e della Texaco…
    Cosimo tu di sforzi ne hai fatti tantissimi, ma adesso cominci a riscuotere gli interessi dei tuoi investimenti!
    Riccardo è come dici tu, l’etica e il desiderio di aiutare gli altri devono precedere la vendita. E poi, quando avviene la vendita, anche questa deve essere etica: diffida di chi vende ghiaccio agli eschimesi, anche se un bravo pubblicitario riesce a convincerti!

  • Miriam:

    Domani vado a farmi dare una controllatina all’olio… non so se è al livello giusto! Non conoscevo questa storia, ma davvero quella frase è potente

  • Giovanni:

    e´verissimo Alessandra, c’e´chi ha questo talento di natura e ,chi pur avendo le migliori intenzioni, formula la frase con parole inadatte e ottiene il risultato opposto.