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paura del giudizio

    Sabato pioveva a dirotto ma non sia mai che rinunci al golf!

Con marito e figlio partiamo speranzosi – a volte le previsioni del tempo sbagliano – a volte vicino al mare il tempo è migliore che qui a Lucca – se poi fosse una pioggerellina di tipo scozzese potremmo giocare ugualmente.

E invece… tuoni, fulmini, lampi e pioggia scrosciante. Decidiamo per il campo pratica coperto.

Il campo pratica non è esattamente la mia passione, non ne ho mai fatto un mistero. Del resto, anche i miei risultati parlano chiaro: sono in terza categoria, non mi ci schiodo dall’alba del mio golf. Ma mi va bene così. Cerco ogni possibile strategia per giocare al meglio con le mie risorse e spesso la trovo.

Comunque sabato ho preso un secchio pieno di palline e mi sono armata di buona volontà.

A un certo punto della pratica è arrivato il maestro con un’allieva e si è messo proprio dietro di me. Indovina un pò? Mi sono sentita – a torto – osservata e ho cominciato a fare swish/sdeng/stumf, un parente lontando del gioco del golf.  Cosa è successo nella mia mente?

– paura del giudizio (le paure avverano il mio peggior GIUDIZIO del mio golf)

– imbarazzo per essere sotto i riflettori (ERRORE! Al maestro di me non gliene frega niente. Probabilmente neanche mi guardava)

-poca fiducia nel mio gioco (per forza! Gioco solo in campo)

– nessuna focalizzazione sui colpi (ero focalizzata sul DIMOSTRARE)

Dopo qualche brutta palla sono tornata in me per tirar fuori dal cappello uno dei miei sistemi mentali. Ho fatto tre respiri profondi e ho praticato il “da-da-da-da”, il  fratello gemello di “pronti-attenti-via-fine”. Pronunciavo la parola DA allo stance, DA alla fine del back, DA all’impatto e DA al finish. Evitavo di pronunciare le sillabe a voce alta, ma focalizzavo il mio pensiero sulle sillabe che sussurravo mentre guardavo la palla. Finalmente avevo spostato l’attenzione dall’ego (dimostrare, importanza, pensare di essere interessante agli occhi del maestro…) al PRESENTE.

Prendevo colpi meravigliosi! E la cosa più bella è che piacevano a ME e non volevo dimostrare niente a nessuno.

Alle clinic golfissati pratichiamo a lungo l’esercizio pronti-attenti-via-fine, forse è quello con la maggior percentuale di successo.

E’ ben descritto anche nel mio “Segreti delle Clinic Golfissati” che hanno già scaricato in molti. Per chi partecipa a una clinic è GRATIS!

Se ancora non hai visto la presentazione, è QUI

 

Di quelli che hanno partecipato alla clinic me lo hanno chiesto solo in 4. Chiedete e vi sarà dato! 

 

Niente istruzioni per uno swing fluido

swingMentre scrivevo questo ebook sperimentavo in casa la “liberazione” dello swing, ossia facevo l’esercizio che descrivo in “Libera” il tuo miglior swing:

dividevo lo swing in quattro tempi immaginari e pronunciavo a voce alta le parole di “liberazione”: Pronti-attenti-via-fine.

 Dovevo pur capire bene quello che scrivevo! All’inizio non ci riuscivo, cioè mentre pronunciavo le parole pensavo a qualcos’altro, poi però ho iniziato a rilassare la muscolatura e concentrarmi solo sulle parole pronunciate, che nel frattempo erano aumentate di volume.

Risultato? Mia figlia Sara (foto sotto), che studiava nell’altra stanza, mi ha presa per matta. Ho capito che era il caso di sperimentare la liberazione del mio swing in campo pratica!

sara

Noi golfisti amatoriali che iniziamo a giocare da adulti siamo ormai abituati a seguire le istruzioni della mente critica quando giochiamo a golf: gira le spalle, stendi il braccio sinistro, scendi dall’interno, ruota il fianco… Fino a che UNA SOLA di queste sensazioni funziona va tutto bene, ma quando iniziamo a sbagliare proviamo a correggere con un altro pensiero, poi correggiamo anche questo con uno nuovo… con pessimi risultati!

Il mio amico Massimo, nelle giornate golfisticamente NO, dopo l’errore si dà del cretino con una tale cattiveria che sembra rivolgersì a un’altra persona anzichè a se stesso. La sua “auto-conversazione” è tipo questa:

“No, no, Massimo! Te l’avevo detto di non affrettare, di andare su piano piano e poi fermarti in alto! Sei proprio uno scemo! ”

Lancia un improperio dietro l’altro contro se stesso perché LUI conosce bene la teoria ma non riesce a metterla in pratica e le sue istruzioni a “Massimo2” sono inascoltate!

Come scrivo nel report, noi umani abbiamo due identità: la mente razionale, che ho chiamato sè1 e l’inconscio (l’istinto), sé2.

Ebbene, Sé1 conosce la teoria e Sé2 fa lo swing.  Sé2 ha bisogno di libertà, non di superistruzioni! Non conosce l’italiano, non sa che farsene dei consigli di Sé1, è più propenso a sbagliare quando è intasato di informazioni!

Scarica gratuitamente il  report “Libera il tuo miglior swing” dalla lettera di presentazione del mio ebook, prova il “pronti-attenti-via-fine” e fammi un resoconto di com’è andata.  Mi raccomando, non fare come Lina (una lettrice del mio blog)… Mi ha scritto ieri un’email, dicendomi che mentre provava in casa il “pronti-attenti-via-fine”  da tanto che ha liberato il suo swing  ha preso in pieno col ferro lo sgabello del pianoforte che si è spezzato in due!

 Clicca qui, scorri la lettera per trovare il report gratuito “Libera” il tuo miglior swing:

http://www.golfissazione.com/diecipassi

Appena ti arriva il report NON AVERE FURIA, ci mette due minuti ad aprirsi. E’ meglio se clicchi col destro e fai “salva oggetto con nome” poi lo salvi dove vuoi tu e lo leggi tutte le volte che vuoi.

Dedicato alla tua realizzazione!