Postura perfetta, colpo perfetto

Avere una postura corretta è essenziale per trovare un colpo perfetto. La postura ha essenzialmente due funzioni. La prima è avere una posizione del corpo adatta ad effettuare uno swing  con angoli, (schiena  bastone) che permettano di sfruttare al 100%  la velocità che si riesce a creare.
La seconda è trovare la distanza tra i piedi e la palla dando cosi l’idea del piano dello swing di ogni bastone, dai wedge al drive.
Bene, vediamo come trovarla questa postura perfetta.
Prima di tutto impugniamo il bastone e mantenendolo parallelo al terreno, posizioniamolo tra la cintura e l’ombelico. Noi staremo dritti con la schiena e coi piedi larghi come le spalle e ginocchia diritte.
A questo punto allunghiamo le braccia stando ben attenti a mantenere il bastone parallelo al terreno.


Cosi facendo avremo creato un angolo, spina dorsale bastone di 90°.
Ora stando ben attenti a mantenere la distanza tra corpo e tappo del grip cominciamo ad inclinarci con la schiena. Per fare questo movimento sarà importantissimo portare i glutei indietro, come se dovessimo appoggiarci ad una parete 10 cm. dietro di noi.


Continuando l’azione glutei- schiena arriveremo a toccare per terra con la testa del bastone (che toccherà il suolo con il tacco)
Se avremo fatto le cose a dovere avremo un angolo di 90° tra shaft e spina dorsale (controllate con uno specchio alla vostra destra o con un amico)
Solo ora lasceremo che le ginocchia, fino ad ora tenute diritte si pieghino o meglio si rilascino.
Il punto in cui la testa del bastone tocca il terreno è dove la palla va posizionata come distanza tra voi e quest’ultima.
Ecco fatto abbiamo trovato la posizione e gli angoli corretti per effettuare un buon colpo.


Logicamente questa routine è e deve essere fatta con tutti i bastoni dal più corto al più lungo.
Se avrete l’occasione di guardare i professionisti del tour tutti usano questa routine logicamente non cosi cadenzata, ma ammorbidita dai loro feeling, ma tutti arrivano sulla palla posizionando il bastone dall’alto verso il basso inclinando la schiena. Invece molti dilettanti posizionano prima la faccia del bastone dietro la palla e poi “si tirano su” con il corpo o la schiena.
Un’ultima cosa, c’è molta differenza nel posizionarsi sulla palla e piegare le ginocchia e poi inclinarsi con la schiena o fare esattamente il contrario. La foto a sinistra mostra “prima ginocchia e poi schiena”. La foto a destra mostra “prima la schiena poi le ginocchia”

     
Vediamo brevemente le sostanziali differenze.
Voglio precisare che entrambi i modi sono corretti anche se modestamente credo che piegare le ginocchia e poi la schiena crei una posizione “old style” e più difficile da usare sopratutto per medi alti Hcp o persone con problemi di schiena o di una certa età.

Piegare le ginocchia e poi piegare la schiena, questo porterà una posizione dove le spalle, le ginocchia e le punte dei piedi si troveranno su di una retta verticale. Questa posizione si creava assieme al concetto “siamo delle molle” e si usava ruotando le spalle nel backswing cercando di mantenerei fianchi fermi.

La seconda postura ovvero piegare la schiena e solo dopo rilasciare le ginocchia porta ad avere spalle e piedi sulla stessa retta e le ginocchia, meno piegate, dietro.
Questa posizione che ultimamente sta avendo molto successo amche tra i migliori giocatori del tour promuove invece un maggior movimento dei fianchi sia nel back che nel downswing, cosa praticamente molto cercata ed apprezzata da tutti i dilettanti in generale.
Ora partendo dal concetto generale che il corpo umano (dopo numerosi studi di biomeccanica) non può comportarsi come una molla credo oggettivamente che il secondo modo sia quello che aiuti maggiormente i giocatori nell’esecuzione di uno swing che tiri la palla più dritta e più lunga sfruttando al meglio delle possibilità di ognuno di noi  le forze angolari che andremo a creare.
E dopo una giusta postura, buon golf a tutti!
Lorenzo Bosisio

11 Commenti a “Postura perfetta, colpo perfetto”

  • Grazie Lorenzo e grazie Alessandra!

    Proprio oggi dopo 5/6 anni di fermo macchine ho ripreso la mia sacca e mi sono ritrovato a testare entrambi i modi.

    Senza dubbil quello di piegare le ginocchia dopo mi ha reso un po’ piu’ facile le cose 🙂

    Nota per Alessandra… ho vinto la gara di putt con il mio cliente “barando” visto che conoscevo gia’ la strategia mentale che insegni nella tua clinic!

  • massimo:

    E’ lo stesso concetto base che il mio proff. mi ha inculcato da qualche anno e devo dire che i progressi in lunghezza ed equilibrio sono aumentati notevolmente
    saluti

  • antonio:

    Grazie Ale informazione fondamentale

  • Marta:

    sinceramente non vedo la differenza, ho provato tutte e due le posizioni.
    Forse se drizzo prima la schiena poi piego le ginocchia devo avvicinarmi o allontanarmi dalla palla. Vero?

  • alessandro:

    Alessandra
    grazie per tutto quello che stai facendo
    il tuo entusiasmo mi sta contaggiando

    CONTINUA COSI’

  • Matteo:

    ogni tanto è bene “rinfrescare” e tornare ai fondamentali.
    Troppo spesso con il tempo si dimenticano e per presunzione ci si affida ad un “feeling” che però va alimentato di modestia.
    grazie

  • bruno:

    CERCO DI CAMBIARE POI TI DIRO’ COME SONO ANDATO.GRAZIE DEI CONSIGLI.

  • lorenzo bosisio:

    Cara Marta, la differenza la vedi nelle ultime foto dove quella riga verticale che parte dalle spalle e finisce alle punte dei piedi tocca, in una le ginocchia nell’altra no.
    piegare troppo le ginocchia blocca la rotazione dei fianchi.

    Riprovaci magari guardandoti in uno specchio laterale e noterai la differenza-
    lorenzo

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  • fabrizio:

    Alessandra grazie da un povero principiante, anzi da un principiante povero che è peggio! Pignolescamente devo osservare che la dichiarazione:
    Se avremo fatto le cose a dovere avremo un angolo di 90° tra shaft e spina dorsale
    non risponde a quello che si vede in foto (l’angolo è sensibilmente maggiore di 90°) Allora?
    Comunque la rutine esposta è molto efficace ed utile anche se il grande Zanardelli insegna quella opposta!
    Ciao!

    f

  • Carlo:

    Ho provato con un ferro corto e ho notato che adottando il vostro sitema vale a dire prima arretrare i glutei che consentono di abbassare il bastone e la relativa testa fino a toccare il terreno e poi flettendo leggermente le gambe,la parte inferiore del corpo sta in perfetto equilibrio. Si avverte una sensazione come se dei chiodi ancorassero le scarpe al terreno in quanto il peso del corpo non si trova ne sui talloni ne sulle punte dei piedi,bensì sugli avampiedi come suggeriscono gli esperti-Un ancoraggio così radicale consente alla parte superiore del corpo una rotazione più fluida e ritmica e questo senso di stabilità conferisce al colpo una probabilità di riuscita molto elevata-Molti errori sono determinati spesso dalla instabilità degli arti inferiori che compromettono a priori una adeguata esecuzione del colpo-Grazie cordialmente Carlo