Porta in attivo il conto corrente emozionale

i miei tre ragazziOggi non parlo di golf. Ogni tanto ho bisogno di proporre argomenti “emotivi”, che scuotano le coscienze. Non lo faccio per te che mi leggi, lo faccio per me. E’ un mio bisogno, desiderio, lo specchio del mio stato d’animo. Ma spero di coinvolgerti e di darti valore aggiunto.

Come il conto corrente bancario, nei rapporti con gli altri abbiamo un conto corrente fatto di depositi e prelievi. Ad esempio nel mio conto corrente aperto con ognuno dei miei tre figli (nella foto, 4 anni fa) cerco sempre di fare versamenti di cortesia, gentilezza, mantenimento delle promesse per mantenere il saldo in attivo. Mi accorgo bene quando il mio saldo è attivo perché percepisco il clima di fiducia, rispetto, amore verso di me. Vedo che apprezzano i miei consigli, mi ascoltano.

C’è stato un tempo in cui mi rivolgevo a mio figlio così: “studia, metti in ordine la tua stanza, sei disordinato, abbassa la musica, smettila di stare alla tv…” Agivo dandogli punizioni e criticandolo. Ho fatto questo con tutti e tre i miei figli, forse col maschio di più. In questo clima di sfiducia, non c’era comunicazione. Il mio conto corrente emozionale con lui era in rosso, il suo atteggiamento verso di me era scostante, irrispettoso, capriccioso.

Poi, finalmente, prima che fosse troppo tardi, ho iniziato a fare depositi sui conti correnti. Il deposito più importante che ho fatto verso mio figlio è stato quello che sembra più semplice: ascoltarlo. Ascoltarlo SENZA GIUDICARLO, senza fargli la predica, solo cercando di capirlo e di accettarlo così com’è. Mano a mano che arrivavano questi depositi il saldo in rosso diminuiva. Poi, a volte, prelevavo dal conto corrente, tornando alle vecchie abitudini, come qualche volta mi succede anche adesso. Ma l’importante è misurare spesso dalla qualità delle nostre relazioni il saldo del nostro conto corrente con ogni persona e tornare a versare.

Ecco come effettuare versamenti:

Comprendere la persona: non puoi sapere cosa è importante per lei e come fare un deposito sul vostro c/c se non la comprendi fino in fondo. Per valutare come fare un deposito cerca di capire cosa è importante per quella persona e fallo diventare importante per te quanto per te è importante la persona stessa. Ricordo che quando mio figlio di 6 anni mi raccontava le storie dei Pokemon non lo ascoltavo, considerando i suoi racconti stupidaggini. Aumentavo il passivo del mio c/c. Chissà come sarebbe oggi mio figlio se io mi fossi seduta per ore con lui a giocare con i pokemon e a fantasticare su di essi. Di certo a quel tempo il mio saldo sarebbe stato attivo.

Avere piccoli pensieri. Un sms, preparare un pranzo speciale, stare vicino a lui alla tv. Le piccole gentilezze e cortesie aumentano l’attivo del c/c

Mantenere gli impegni. Ho imparato a non promettere se non sono sicura di poter mantenere. Con una promessa mancata faccio un grosso prelievo.

Chiarire le aspettative. Spesso ci aspettiamo qualcosa da una persona e se questa non ce la dà rimaniamo delusi. Ci vuole coraggio, ma è meglio parlare, anche fra marito e moglie, per non creare malintesi e incomprensioni.

Dare prova di coerenza personale. Integrità, onestà, ma forse la coerenza è qualcosa di più. E’ conformare le parole all’azione, è evitare la doppiezza, difendere gli assenti, dissociarsi dal pettegolezzo. Difficilissimo! Quando sono fra amiche che parlano male di qualcuno adesso ci faccio caso, e mi dissocio. Trovo i lati positivi della persona di cui parlano e le zittisco. Difendendo la persona assente le mie amiche SANNO che difenderò anche loro quando è il momento. Evitare comunicazione falsa, cattiva o irrispettosa della dignità altrui è un grosso deposito!

Scusarsi sinceramente in caso di prelievo. Chiedere scusa è difficile, ma è prova di forza di carattere. Solo chi ha padronanza di sé può farlo. Attenzione però devono essere scuse sincere perché le scuse ripetute interpretate come insincere creano prelievo dal c/c.

Ascolto empatico. Invece di presumere pensieri, interpretare stati d’animo, ascolta col cuore cosa la persona ti vuole comunicare. Porta tutta la  tua attenzione a lui, come se non ci fosse altro che lui e come se fosse la persona più importante della tua vita. Ascolta per capire, ricevi la comunicazione profonda di un’anima umana. Mettiti nei suoi panni, verbalizza con parole tue quello che lui ti dice per dimostrargli che hai capito. Questo ascolto dà sicurezza all’altra persona che si sente importante, capita, motivata, approvata, apprezzata.

Avevo bisogno di scrivere questo post per ricordare a me stessa cosa conta di più. Capita anche a te di dimenticarlo?

(Ho preso spunto da 7habits di Stephen Covey)

 

 

 

 

25 Commenti a “Porta in attivo il conto corrente emozionale”

  • Pippo8:

    Assolutamente… occorre ogni tanto prendere in considerazione le cose che “veramente” contano. Consiglio, a chi ha voglia di leggere questa estate, un romanzo di Ellen Greene “Ricordati le cose belle”: potrebbe tornare utile o piacere per “piacere a chi si vuol bene e per piacersi”. Buone sorprese a tutti, pippo8

  • Patrizia Parravicini:

    Ti ringrazio e ti capisco!
    Ti ringrazio per avermi ricordato il modo più semplice di essere mamma e
    ti capisco perchè anch’io ho un figlio maschio e anch’io spesso mi rivolgo a lui in modo sbagliato.
    avevo bisogno di leggere questo post per ricordare a me stessa cosa conta di più!
    Un abbraccio,
    Patrizia

  • Che bell’articolo Alessandra.
    Credo sia uno dei più belli letti recentemente in giro per il web.
    Dovremmo tutti tenerlo a mente e metterlo in pratica.
    Credo che, se fossimo in grado di rendere vivo questo atteggiamento positivo intorno a noi, l’intero mondo comincerebbe pian piano ad essere più bello.
    Grazie

  • Patrizia:

    Grazie!!!!! Sei Speciale!!!!

  • Complimenti veramente bello sei riuscita a farmi riflettere…

  • alessandro:

    Ogni sms che mandi, è una scoperta che mi arricchisce sempre di più.
    Sei una persona speciale, e di questi tempi, piuttosto rara da incontrare.
    Grazie.

    Ale

  • gentile alessandra, ti ringrazio per aver condiviso con chi ti legge questa interessante riflessione sul comportamento che ognuno di noi “dovrebbe” avere nei confronti di chi ci circonda, in particolare con i nostri figli, se posso sintetizzare ciò che scrivi, direi che da queste buoni consigli esce la figura del genitore AUTOREVOLE quel genitore che ,ASCOLTA, COMPRENDE, SI RENDE DISPONIBILE, SOSPENDE IL GIUDIZIO,NON GIUSTIFICA MA CERCA DI CAPIRE LE RAGIONI .
    E’ anche vero che tutto questo non è semplice da mettere in pratica ma è la strada da percorrere per educare e formare delle persone che un domani saranno in grado di gestire le proprie emozioni, di essere meno ansiosi,più sicuri e con una buona autostima per stare meglio e vivere in pace con loro stessi.
    complimenti e grazie ancora.

  • Cris:

    Cara Alessandra,
    condivido quotidianamente le tue riflessioni avendo un figlio quattordicenne in piena crisi adolescenziale….E quante ” cadute” faccio con i miei errori nella relazione con lui !!
    Un amore sano non può prescindere dalla comprensione empatica e dall’ascolto….Grazie di cuore , a volte non è necessario conoscersi di persona per capire che l’amicizia ha mille sfaccettature…

  • antonio:

    Ho letto con piacere ed e bello complimenti..

  • Maurizio 60:

    Ciao Alessandra, condividere con noi le tue considerazioni e’ stato come aprire una finestra e lasciare entrare la luce del sole in una stanza rendendo tutto più nitido e chiaro. Grazie.
    Maurizio

  • pier guglielmo:

    Grazie Alessandra molto piacevole e mi sono ritrovato in molte cose e facendo un piccolo esame di coscienza penso di avere un buon “conto in attivo” con mio figlio ……ma leggere questi pensieri mi ha reso più consapevole di quello che devo fare e che faccio .

    un abbraccio ….te lo meriti!!!!
    Pier Guglielmo

  • Martina:

    Grazie mamma, ti voglio tanto bene

  • giovanni:

    E’ molto giusto quello che dici ,ma molto difficile ;ho tre figli tutti diversi;uno e’ piccolino mentre gli altri due stanno delineando il loro carattere.IL piu’ grande ha 16 anni e,da quasi un anno, non riesce a scendere sotto il 4 di hcp ;per lui e’ un grosso problema (anche perche’ il suo e’ un “vero” 4 ) che si ripercuote anche nella scuola . Quello di 13 e’ 6 di hcp(anche lui lo gioca) ed e’ opposto all’altro come carattere….non e’ facile fare i genitori

  • admin:

    Nicoletta e Cris, certo che non è facile! Anch’io cado spesso nei vecchi meccanismi, per fortuna me ne accorgo e sono pronta a scusarmi e a chiedere scusa.
    Giovanni rispetta i tre diversi caratteri dei tre figli, amali tanto, ognuno nel modo che più rispecchia le sue esigenze. “Trattali tutti allo stesso modo trattandoli tutti in modo diverso” (non ricordo l’autore di questo bel suggerimento)

  • daniela:

    Grazie Alessandra avevo bisogno di riflettere un pò su quanto hai scritto……..mi servirà per affrontare meglio i miei rapporti con il prosimo…….

  • Massimo:

    Ciao grazie sei sempre fantastica ed hai dei figli fantastici, beh saranno anche cresciuti . Sarei contento di arrivare quest’anno a 8 di hcp. Oggi sono 8,7 con un primo piazzamento in prima cat.domenica al Mercedes trophy a Montecchia.
    Obiettivo : hcp 4/5 arrivare a 50 anni e poi tour S.
    data di nascita 10/02/1966. Un augurio a tutti di buon golf ….eeee mediate meditate gente il golf e’ un gioco . E solo un gioco.
    Ciao ale
    massimo

  • cosima:

    Grazie per per il tuo articolo, è bellissimo.
    Non è facile essere genitori e questo mi ha indotto a fare un buon esame di coscienza. Sospendere il giudizio e comprendere le ragioni di un certo comportamento è la cosa più difficile, poi bisogna scegliere le parole giuste…
    Comunque ti sono grata di aver condiviso questi tuoi pensieri. Rifletterò.
    Non avrei mai immaginato che dal golf si potesse avere anche qualche insegnamento di vita!

  • papà e marito:

    brava ale…. condivido! Mi sento di aggiungere che con i figli ma anche con gli altri si possono conseguire versamenti di grossi importi sul c/c emozionale con uno sforzo apparentemente piccolissimo e cioè semplicemente ascoltare gli altri con la massima attenzione, resettando il nostro cervello e consentrarsi solo su quello che ti stanno dicendo condividendo le loro emozioni.
    Pensiamoci: sembra facile ma accade raramente, perchè gli altri ti parlano te li senti ma non sempre gli ascolti perchè il tuo cervello a quello che devi fare, a quello che non hai fatto, a quella telefonata, ecc…..
    E’ tutto troppo veloce e talvolta il solo parlare sembra una perdita di tempo, figuriamoci l’ascoltare!
    Ma l’unica via per comunicare con i figli è senz’altro ascoltarli, mettersi al loro piano e per fare questo alcune volte dobbiamo scendere ma molto più spesso dobbiamo salire e questo aggiunge difficoltà alla difficoltà.
    Coraggio, mettiamocela tutta, si può sempre migliorare!!
    A stasera
    MT

  • papà e marito:

    …. è TUTTO TALMENTE FRENETICO CHE NEL POST HO DIMENTICATO DIVERSI VERBI E AVVERBI ECC… MI SCUSO, MA SPERO DI RISULTARE UGUALMENTE COMPRESNIBILE.
    SORRY
    MT

  • admin:

    Papà e marito, ho l’onore di avere un tuo commento sul mio blog! Sei più bravo di me a capire gli altri ed entrare in empatia, specie quando non si tratta di me 🙂

  • GRAZIA:

    Sono d’accordo con tutto quello che tu hai scritto…io non ho figli,ma mi accorgo quando un genitore ha un dialogo con il proprio figlio……….dare prova di coerenza personale,anche questo è fondamentale e difficilissimo …. mi fa molto
    piacere leggere tutto ciò che scrivi …anche sul golf…. io purtroppo non sono
    brava: è un anno e mezzo che gioco e ancora non sono riuscita a prendere l’handicap….non riesci ad imbucare …mi ci vogliono sempre minimo 3 colpi…

  • Francesca:

    E’ bello anche leggere i grazie (gli interessi attivi) della tua famiglia e mi ha commosso soprattutto quello di Martina

  • Laura J:

    Non serve nessun commento, hai espresso consoderazioni che mi vedono d’accordo al 100% e che se anche le pesno non le ho mai scritte da nessuna parte. Grazie per aver condiviso con noi queste considerazioni (io non sono mai stata mamma, ma sono zia e nonna. Io gioco a golf da alcuni anno e non sono ancora riuscita a prendere l’handica, ma credo che con i tuoi suggerimenti riuscirò sicuramente a farcela. Ti terrò aggiornata, buon lavoro

  • Rosa:

    Importante! Soprattutto per noi genitori freschi freschi.

  • giovanni:

    Grazie di cuore Alessandra. Ogni tanto ricordare queste piccole perle di saggezza aiutano a capire meglio chi ti sta vicino e a rendere i rapporti piu veri e sinceri.