Accetta i doni della vita

Dopo una lunga assenza dal mio blog ho deciso di tornare con un nuovo spunto di riflessione di vita anziché sul golf. Sul golf, prometto, scriverò la prossima settimana.

E’ una breve storia, metafora della nostra incapacità di accettare i doni della vita, convinti di non meritarli.

Tre uomini erano condannati alla ghigliottina: un medico, un avvocato e un ingegnere. il giorno dell’esecuzione i tre prigionieri furono messi in fila sul patibolo. “Desideri vedere in faccia la lama o guardare altrove?” Chiese il boia al medico. “Guarderò in faccia la lama!” Rispose coraggiosamente il medico. E qui accadde una cosa stupefacente: la lama si fermò a pochi millimetri dal collo del medico!

La folla dei cittadini riuniti rimase attonita e faceva mille congetture. Dopo una serie di discussioni concitate il carnefice disse al dottore: “Questo è un segno di Dio che non meriti di morire. Và, sei perdonato.” Colmo di gioia il medico si alzò e proseguì per la sua strada.

Poi toccò all’avvocato, il quale scelse anche lui di guardare in faccia la lama. La corda fu tirata, la lama cadde giù e ancora una volta si fermò a pochi millimetri dalla gola dell’uomo. Di nuovo ci fu un brusio fra la folla: due miracoli in un giorno! Proprio come aveva fatto col medico, il carnefice informò l’avvocato che si era prodotto un intervento divino e che poteva considerarsi libero. L’avvocato felice se ne andò.

L’ultimo condannato era l’ingegnere il quale, come i suoi predecessori, aveva scelto di guardare in faccia la lama. Fece combaciare il collo nella curvatura della ghigliottina  e alzò lo sguardo al marchingegno sospeso sopra di lui. Il carnefice stava per tirare la corda quando l’ingegnere indicò il sistema di tiraggio e gridò: “Aspetta un attimo! Penso di aver capito dove sta il problema!”

In ciascuno di noi risiede un ingegnere che lavora più del dovuto e si preoccupa maggiormente di analizzare il problema anziché accettarne la soluzione. Molti di noi sono rassegnati al fatto di convivere con i propri limiti, di non meritarsi la gioia, di vivacchiare senza vera gioia, tanto che se arriva un dono inaspettato non sono in grado di accettarlo… Dobbiamo essere disposti a lasciar cadere il pesante fardello della colpa, dell’indegnità e affermare che siamo pronti a ricevere tutto il bello che la vita ha da offrirci. Accettando i doni del cielo attestiamo di meritare liberazione, libertà e celebrazione.

Ho scelto questo brano del libro stupendo che sto leggendo perché mi succede di soffermarmi sul problema anziché guardare lontano, fiduciosa, all’obiettivo finale. Mi succede di rimproverare mia figlia per il disordine anziché abbracciarla perché le voglio bene. Mi succede di maledirmi per un colpo di golf sbagliato anziché gioire della bella giornata passata al golf e di tutti gli altri bei colpi…

Ti consiglio il libro dal titolo “Tutto il bello che c’è” di Alan Cohen, un’occasione per guardarsi dentro e dirsi “Ha ragione Alan, mi merito tutto il meglio che c’è”. Lo trovi  su internet, clicca qui: Macrolibrarsi

 

Anche se sei al mare, fra un romanzo e l’altro un po’ di introspezione non guasta. Buona lettura!

 

7 Commenti a “Accetta i doni della vita”

  • Rachele:

    Grazie, come sempre, Alessandra.
    Mi hai dato un motivo per meditare sul solito automatismo di non meritarmi le cose belle che mi accadono.
    Comprerò il libro, mi riserverò di leggerlo a breve, dal 23 luglio, quando avrò terminato gli esami del 3^ anno di counseling, a Roma.
    Ad agosto andrò nella mia casa in Toscana e mi sono ripromessa di venire a trovarti.
    Rachele

  • ALESSANDRO:

    Come al solito colpisci sempre nel segno, anche se troppo spesso nella nostra vita quotidiana, non mettiamo in pratica ciò che in fondo sarebbe molto facile fare.
    Grazie Alesandro

  • Giuliano:

    Grazie. Un libro che mi suggerisci tu non lo perdo. Patrizia domani va in libreria a comprarlo. A volte bisogna leggere quello che dovremmo saper mettere in pratica sempre, purtroppo….grazie e a presto. Un abbraccio G&P

  • Di questi tempi non mi resta molto tempo per leggere, come vedi sono qui a quest’ora mentre tutti dormono. Eleonora e sua madre sono malate, domani dobbiamo fare accertamenti. Ma la cosa più bella mi è capitata un anno fà è stata la nascita di mia figlia, talvolta ho anch’io dei dubbi che me la meritassi. Devo ancor oggi abituarmi invece a quanto mi fosse dovuta, grazie comunque di avermelo ricordato, amica più di sempre.

  • GIAN MARIA:

    molto bello, direi quasi Zen. in effetti x me è piu bello passare una buona giornata che fare bei tiri, anche se quando abbino le 2 cose……. poi ho carica x tutto il mese.

  • Gioacchino:

    Grazie Alessandra..
    Ho letto un tuo commento e hai colpito nel segno.
    E’ come dici te! Guardiamo il particolare e non il tutto.
    In qualsiasi situazione bisogna vedere ciò che è positivo e non solo i lati negativi.
    E sono molti i doni che la vita ci da.

  • Alessandro:

    Ciao Ale,

    grazie per aver messo la foto di Andrea !!!!

    a presto,

    Alex