Archivio di febbraio 2010

Come possiamo migliorare a golf?

resized_DSC00557

Ho selezionato domanda e risposta cruciale nell’intervista ad Andrea Perrino, quella che ci interessa direttamente:

Cosa puoi suggerire a noi di terza e seconda categoria per giocare un golf più regolare, evitare alti e bassi, portare a casa score più soddisfacenti?

Praticare il gioco corto. Riuscire a fare sempre non più di tre colpi da 50 metri. Praticare il gioco lungo, soprattutto in terza categoria, ha poca rilevanza perchè comunque è difficile arrivare in green con i colpi giusti per il par. Se invece si pratica l’approccio e il putt e si riesce a fare non più di tre colpi da 50 metri spesso si può fare bogie. Se poi si riesce a fare un solo putt perché magari l’approccio è bellissimo diventa possibile anche il par. Io suggerisco la pratica serrata sul gioco corto e invece noto che sul putting green non c’è mai nessuno!”

Mi riservo di fare un commento a questo suggerimento di Andrea.

Andrea!!!!!! Non vogliamo sentire questa frittata che già tutti i maestri ci propinano… Noi vogliamo il segreto, the secret, qualcosa che nessuno ci ha ancora detto! E’ chiarissimo che tu hai ragione, ovvio che garantirci tre colpi da 50 metri ci fa fare lo score, ma noi vogliamo sapere come fare al meglio questi colpi! Noi non abbiamo voglia di stare  ore sul putting green o sul pitching green (infatti da 50 mtri non è raro che io faccia anche 4 colpi nelle giornate no). 

Se tu Andrea ci dicessi, ad esempio, di fare gli approcci in un certo modo, proprio come li fai tu e quando sperimentiamo quel modo vediamo che funziona, saremmo felici e contenti di aver finalmente scoperto un “segreto”.

Penso di interpretare il desiderio di tanti golfisti quando affermo che cerchiamo il segreto. E se il segreto del gioco “bello, dritto, lungo, da tanti punti sullo score” fosse già in ognuno di noi?  Il nostro inconscio ha registrato qual è il giusto swing che fa volare la palla in un certo modo, il giusto approccio che avvicina la palla alla buca, il giusto movimento del putter per imbucare la palla. Lo sa perchè ogni tanto questi bei colpi perfetti e magici li rifacciamo. Il mio segreto per giocare meglio deriva unicamente dal mio atteggiamento interiore, dai film mentali e dall’energia del momento perchè mi alleno ben poco. Certo non raggiungerò mai risultati strabilianti, ma l’importante per me è divertirmi e giocare più o meno il mio handicap.

Cosa fare allora, rassegnarci, fare come dice Andrea e praticare il gioco corto cercando di fare due o tre colpi da 50 metri? Meglio fare un pò di tutto: allenarci il giusto e disporci mentalmente a giocare al meglio, rilassati e sciolti,e quando le cose vanno male adottare ogni tecnica mentale  e fisica (respirazione, fisiologia, visualizzazione) per superare l’ansia e ritrovare il giusto swing. Praticare con la mente attenta, concentrati e rilassati e affrontare il campo col giusto atteggiamento positivo e con scioltezza: questo è il segreto (di Pulcinella) che, come quello che ci ha suggerito Andrea (3 colpi al max da 50 metri), è molto più facile a dirsi che a farsi.

Il film dell’intervista sarà pubblicato al più presto!

 

 

 

 

 

 

 

Ti presento Andrea Perrino

resized_DSC00554

 

Andrea Perrino, vincitore dell’Alps Tour 2009, gioca nel mio campo.

Prima di incontrarlo avevo sentito parlare di lui come di una persona gentile, socievole, umile, disponibile, sorridente, colto, educato… Questi aggettivi non gli rendono merito!

Andrea è unico perchè è semplicemente se stesso. Non fa alcun sforzo a trattare con rispetto e considerazione  ogni persona che gli si avvicina e non ha corso il rischio di montarsi la testa dopo la vittoria dell’Alps Tour proprio perchè è rimasto se stesso: una persona SEMPLICE, con semplici aspirazioni di un ragazzo della sua età: l’amore, le amicizie, lo svago, il lavoro, il golf.

Ha deciso di fare del golf il suo lavoro, ha capito di potercela fare e nel 2009 ha vinto l’Alps Tour, con risultati strabilianti. In una delle gare del circuito ha chiuso a -18 in quattro giri! Qui sotto i suoi risultati nel 2009:

  • Vincitore ordine di merito Alps Tour 2009.
  • Vincitore Peugeout Loewe Tour Laukaritz.
  • Vincitore Allianz Open de Strasbourg.
  • Secondo classificato a 4 tornei del circuito Alps Tour.
  • Secondo classificato al Campionato Nazionale PGAI.
  • 11 volte top-10 nella stagione 2009.
  • Detentore Record Vincite sul circuito Alps Tour.
  • Secondo classificato nell’ordine di merito Pilsner Urquell Pro Tour.
  • Quinto classificato Ordine di Merito Nazionale 2009

Tutti questi premi gli hanno fatto guadagnare una cifra buona per uno della sua età. Se sommiamo a questi risultati il fatto che Andrea ha fatto l’università in America, scrive e parla correntemente  inglese e spagnolo, viaggia continuamente e gira il mondo, viene da  pensare: è proprio strano che non sia un montato…!

Andrea passa intere giornate ad allenarsi nel campo da golf, quando arriva a casa la sera evita di stare ore su facebook o di spippolare col telecomando della tv:  è completamente presente per la sua ragazza. Chissà se lei è gelosa dei successi di Andrea, della sua popolarità. Per adesso non ne ha motivo, a meno che a forza di accumulare vittorie Andrea non vada fuori testa come ha fatto Tiger Woods…resized_DSC00559 

 Ecco alcune domande dei lettori e risposta di Andrea:

Andrea, che differenza c’è fra i campi da golf “normali” e quelli che hai provato sull’Alps Tour?

I campi dell’Alps non sono molto differenti dai campi in cui giochiamo tutti i giorni. Ce ne sono alcuni che sono perfetti e curati nei minimi particolari proprio come se fossero preparati per una gara del tour, ma tanti altri sono modesti da tee a green. L’ unica vera differenza è che i green sono quasi sempre veloci e discretamente duri in modo tale che sia più difficile fermare la palla ma una volta col putt in mano chi putta meglio è avvantaggiato in quanto la palla rotola perfettamente. I campi dei tour maggiori Challenge e European sono sempre curatissimi e il 90% delle volte vengono estremizzate le loro condizioni per rendere il percorso il più “difficile” e selettivo possibile in modo tale che chi gioca meglio quella settimana vince. Differentemente dall’Alps i campi dei tour maggiori sono più lunghi, con le piste più strette e magari con qualche asta estremizzata in modo tale che solo i migliori possano fare birdie!

Quale tipo di rapporti riescono ad instaurare fra loro i giocatori?

Nell’Alps i rapporti tra i giocatori sono ottimi, io son riuscito a fare amicizia con tutti. Ho viaggiato più volte con stranieri, ho avuto modo di conoscerli bene e credo di poter considerare molti di questi ottimi amici sui quali posso contare sempre.
Sui circuiti maggiori c’è più riservatezza e molta più professionalità quindi più individualità e ho notato tanti piccoli gruppetti solitamente di giocatori della stessa nazionalità. Nei pochi tornei che ho giocato per adesso io non ho fatto fatica a socializzare con gli stranieri ma ogni tanto mi rendo conto che non si aprono al 100%, sono più conoscenze che vere amicizie.
L’età, la carriera e la reputazione di ognuno spesso e volentieri creano dei piccoli limiti al farsi avanti e socializzare, però c’è un grandissimo rispetto l’uno per l’altro.

Parliamo di cibo ed energia. Qual è la tua dieta?

Quando sono in gara fuori dall’Italia è difficile seguire una dieta strutturata. All’estero non c’è la cultura della pasta, per cui cerco di mangiare carboidrati con verdure a pranzo e proteine la sera. A casa do la preferenza alla pasta per pranzo, verdure a volontà e a cena carne e verdure; senza essere categorico, seguo una dieta dissociata. A volte cucino da solo piatti molto semplici, ma quasi sempre trovo tutto pronto!

Prendi integratori?

Sì. In gara uso il polase, periodicamente prendo vitamine e integratori come il supradyn.

Le altre domande dei lettori sono le seguenti:

-Come hai capito di poterti avviare al professionismo?

– Qual è il segreto del tuo gioco, così diverso da quello di noi amatori: carattere, disciplina, allenamento o disposizione mentale?

-Che pensieri hai in gara nella passeggiata verso la palla fra un colpo e l’altro?

-Quando giochi peggio hai un tipo di pensiero diverso? Quale?

– Qual è per te il colpo più difficile?

– Cosa puoi suggerire a noi amatori di seconda e terza categoria per essere meno discontinui e giocare sempre al meglio?

– Perchè c’è questa tendenza a fare proselitismo nel golf? Non si sta meglio con pochi giocatori..?

– Qual è il tuo pensiero quando esegui il colpo di golf?

Nell’intervista le risposte di Andrea! Giovedì mattina sul blog.

Un golFissato eccezionale

resized_DSC00568Oggi ho fatto 9 buche con Alessio, conosciuto grazie al blog, che mi ha regalato due giubbottini senza maniche da golf di sua produzione!

Nella foto sotto due indossatrici di eccezione, le mie figlie, presentano il mio regalo che ho apprezzato TANTISSIMO perchè mi è arrivato senza che lo chiedessi, per la gentilezza e generosità di Alessio.

Alessio è un principiante super fissato, ma così fissato che lui stesso dice che non può esistere qualcuno più fissato di lui. Gioca solo da 7-8 mesi e gioca BENE! Santifica le feste puntualmente, nel senso che non salta un sabato né una domenica al golf, cerca nuovi spunti per migliorare da chiunque, guarda e impara dalla televisione e dai compagni di gioco. In gara alterna tiri bruttini  a colpi bellissimi e colpi di c…, gli è successo di imbucare con un approccio da 60 metri! Non ci sono parole giuste per esprimere tanta fissazione, così gli farò un’intervista perchè vale la pena sentir parlare di golf con tanta enfasi, passione ed amore.

E tua moglie? -gli ho chiesto- non è gelosa? Ma no, anzi, è tutta contenta quando mi tolgo di torno…

In effetti i problemi fra marito golfista  e moglie non golfista ci sono quando i due sono giovani e desiderosi di stare insieme, ma quando sono sposati da 25-30 anni il desiderio di stare insieme ha un calo vertiginoso, mentre il desiderio di giocare a golf (una volta provato ad alzare la palla anche solo un paio di volte ) è simile a quello del drogato di fronte a una bella striscia di coca!

resized_DSC00569

Questa è l’email autoironica di Alessio che mi è arrivata un paio di ore fa, la copio e incollo perchè mi è piaciuta un sacco:

Carissima e notevolissima giocatrice di golf quando arriva la foto di RABBIT
WOODS dove e’ immortalato nel suo splendido inarrivabile fantastico
inimitabile swing?